1_Lovely complex
Titolo: Lovely
complex
Fandom: One
Piece
Tipologia: Flash
Fiction
[ 742 parole fiumidiparole
]
Personaggi:
Roronoa
Zoro, Sanji Black-Leg
Rating: Giallo
Genere:
Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti:
Shounen ai, Alternative Universe
Tabella/Prompt:
Inverno › 02. Cioccolata calda
12
Storie - #02 Colori: #11. Marrone
The season challenge: Inverno
› Cioccolata
calda
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
La
settimana non era cominciata per niente bene, e più se ne
stava sul tetto della
scuola a fumarsi una sigaretta nonostante il freddo intenso che gli
punzecchiava il capo, più ne era assolutamente sicuro.
Due
giorni prima si era beccato due richiami per quel suo vizio, un quattro
in un
compito e una nota di demerito per aver alzato la voce in classe, e
tutto a
causa di quel marimo idiota dai denti d'acciaio. Ma non aveva
cominciato lui,
nossignore. Era stato quel cretino a dare inizio a tutto chiamandolo
quattr'occhi
e dandogli dello stupido damerino, quindi lui cosa c'entrava se aveva
semplicemente reagito? Nulla, accidenti.
Scompigliandosi
i capelli, Sanji sbuffò fuori il fumo della sigaretta e si
strinse nel
giacchetto marrone che indossava per cercare di ripararsi dal freddo,
non
avendo la minima intenzione di entrare dentro e di essere di nuovo
colto in
flagrante con una stecca fra le dita. Poteva sopportare un po' di vento
gelido,
in fin dei conti.
«Prima
o poi questo vizio ti ammazzerà, quattr'occhi
riccioluto».
Al
suono di quella voce, Sanji strinse la sigaretta fra i denti talmente
tanto da
spezzarla, e fu con uno sguardo di fuoco che si voltò verso
il compagno di
classe, fulminandolo e riducendo gli occhi a due fessure.
Perché doveva sempre
rompergli l'anima ovunque si trovasse, quel cretino di Zoro? A causa di
quel freddo non aveva nemmeno
voglia di litigare, quindi che lo lasciasse in pace.
«Nessuno
ha chiesto il tuo parere, sorriso d'acciaio».
«Tsk.
Sta' zitto ed entra, piuttosto. Tra poco ricominciano le
lezioni».
Sanji
inarcò un sopracciglio, sistemandosi gli occhiali sul naso
prima di scrollare
un po' di cenere in più dalla punta della sigaretta.
«E da quando ti interessa,
esattamente? Sei il primo a defilarti appena possibile»,
costatò, e Zoro si grattò
dietro al collo, quasi fosse stato colto in fallo. Era stato beccato,
effettivamente. Così, facendo finta di niente, si
legò meglio la sciarpa
intorno al collo e si lasciò cadere seduto al suo fianco,
lasciando Sanji ancor
più scettico. E adesso? «Non eri ansioso di
tornare a lezione, marimo?»
«Ho
cambiato idea».
«Di'
piuttosto che ti sei reso conto della cazzata che hai detto».
Zoro
gli scoccò un'occhiataccia e si avvicinò
maggiormente, abbassando il capo verso
di lui come se volesse osservarlo meglio, levandogli poi la sigaretta
dalle
mani. «Non ti sopporto, ricciolo. Non ti sopporto proprio,
accidenti a te»,
borbottò, annullando la poca distanza che li separava per
unire le proprie
labbra a quelle del compagno, il quale rimase a dir poco esterrefatto
dalla
bizzarra situazione che era venuta a crearsi.
Sbagliavo
o... quel marimo dai denti d'acciaio lo stava baciando? Lo stava
baciando,
dannazione! E lui, come se non bastasse, non stava facendo niente per
impedirglielo,
anzi, si era sporto maggiormente verso il suo viso per ricambiare quel
contatto, sebbene la sua mente gli stesse ripetendo di mollargli un
calcio in
culo e d andarsene. Che diavolo di ascendente aveva su di lui,
quell'idiota?
Si
separarono solo quando Sanji sentì qualcosa pizzicargli
dolorosamente la
lingua, e fu con uno scatto che tornò faticosamente alla
realtà, riscuotendosi
a poco a poco. «Merda», bofonchiò poi,
cercando di riacquistare contegno e
portandosi due dita alla bocca. «Il tuo apparecchio mi ha
quasi segato la
lingua, sorriso d'acciaio». Fu proprio nel dirlo che si rese
conto di quanto
fosse appena accaduto, e si guardarono negli occhi per qualche istante
prima di
arrossire come due mocciosi alla prima cotta e distogliere lo sguardo,
scattando
in piedi nel medesimo attimo.
«Torniamo dentro?»
ruppe il ghiaccio
Zoro,
avviandosi per primo. E per una volta Sanji fu del tutto d'accordo con
lui,
giacché dentro avrebbero anche potuto far finta di... ah,
accidenti, a chi
voleva darla a bere?
«Torniamo
dentro» ripeté per non pensarci, sentendosi un
vero e proprio idiota. Non
avrebbe mai creduto che l'attrazione tra lui e quell'idiota fosse
reciproca,
per quanto avesse sempre provato qualcosa nei suoi confronti e l'avesse
sempre
nascosto dietro ad una maschera nervosa per non far trapelare niente
nemmeno con
se stesso. Forse adesso avrebbe potuto smettere di fingere, anche se le
liti, probabilmente,
non si sarebbero mai placate. In fondo loro erano fatti
così.
«Ohi,
ti va una cioccolata calda?»
«Offri
tu?»
«Solo
per questa volta».
Sanji
abbozzò un sorriso, dandogli una pacca su una spalla prima
di aprire la porta
del terrazzo e avviarsi lungo le scale che portavano alle aule.
«Andata», sentenziò,
sentendosi stranamente bene, più di quanto non lo fosse
stato quando era
salito.
Forse
quella settimana non era iniziata poi così male, a ben
pensarci.
_Note inconcludenti dell'autrice
Raccolta
vecchia vecchissima che avevo postato soltanto sul mio account
Livejournal.
Però, siccome io sono scema e devo
continuamente rompere le scatole con le mie raccolte - vecchie, nuove,
mezzane, stupide -, ho deciso di
postarla anche qui su EFP, giusto per aggiungere qualcosa in
più a tutta la fila di casini e casotti che ho
già in corso
Okay, okay, sto decisamente sclerando e questo caldo mi sta dando alla
testa, quindi direi di chiuderla qui e di finire di sparare cazzate,
dato che ne ho sparate pure troppe
Solo una cosa prima di sparire: ZORO
CON L'APPARECCHIO. Adesso posso defilarmi e aspettarmi
occhiatacce, ecco XD
Commenti e
critiche sono ben accetti, ovviamente.
Alla
prossima.
♥
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