Sorridimi
Austin le vede, tutte quelle
persone
sotto il palco, le sente.
Centinaia
di
braccia si allungano sgomitando verso di lui, gli sembra quasi di
percepirli i battiti di tutti quei cuori che aspettano solo di essere
spezzati dalla sua voce che tra poco squarcerà l'aria, il
cielo, gli
animi e i sogni di quel pubblico che forse lì vede per la
prima
volta.
Tutti
gli occhi
sono puntati su di lui, su Austin, e quasi vorrebbe gettarsi sulla
folla o nascondersi dietro il backstage perché, anche se
nessuno può
immaginarlo, Austin Carlile ha paura.
Tanta
paura di
deludere ed essere deluso, di non sentirsi a suo agio su quel palco,
di aver preso la scelta sbagliata.
Tino
da il tempo,
sente le dita della sua mano serrarsi intorno al microfono come se
questo volesse scivolargli via, conta i secondi che lo separano dal
vero inizio dello show.
Un
attimo prima di
aprire le labbra fino a quel momento serrate, il ragazzo si volta
verso che Alan che, di rimando, gli rivolge un largo sorriso.
E
Austin fa un bel
respiro, si rilassa, lascia che l'adrenalina del pubblico arrivi fino
a lui e lo attraversi.
Canta.
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