Trick
or treat?
Trick
and treat!
Dovevano
vendicarsi. Li aveva abbandonati, non potevano perdonarla facilmente.
Anzi, non potevano perdonarla proprio. La bambina dai lunghi capelli
blu aveva promesso alle sue due bambole che non le avrebbe mai
abbandonate. E invece, le aveva abbandonate nel bosco dopo che i suoi
genitori le regalarono una nuova bambola dai capelli lunghi e rosa.
La bambina, di nome Miku, aveva chiamato le due bambole dai capelli
d'oro e gli occhi azzurri Rin e Len, e li aveva fatti diventare
gemelli, per via della loro grande somiglianza. L'altra bambola dai
capelli rosa, per quanto avessero potuto udire Rin e Len, l'aveva
chiamata Luka, e anche a lei aveva promesso che non l'avrebbe mai
abbandonata. Ormai rimasti soli, i due si trasformarono in umani.
-Ci
ha abbandonate Len- disse dispiaciuta Rin. Anche se Len
sapeva
benissimo che quel tono era falso. A lei non dispiaceva affatto
quando li abbandonavano, lei era molto sadica, e le piaceva uccidere
tutti quelli che li abbandonavano. Colpa di una strega e dei suoi
genitori, che l'hanno abbandonata quando era piccola, poi una strega
trasformò lei e il suo ragazzo, Len, in due bambole. Anche
Len era
stato abbandonato, si conobbero in strada.
-Già,
e tu sai cosa succede a chi ci abbandona, vero?- disse
sarcastico
Len. A lui piaceva entrare nella mente delle persone e manipolarle,
per poi portare a termine i piani di Rin. Lei annuì ed
andarono nel
loro castello per fare un piano. Il loro obbiettivo era uno solo:
rubare il cuore di Miku. Si misero d'accordo, e la sera stessa Len
entrò nei sogni di Miku, facendola arrivare al loro
castello.
Secondo la blu, lei stava sognando. Era solo un sogno.
Camminò fino
a che non vide un castello, e una voce accattivante e paurosa
echeggiava nella buia foresta. Questa voce intimava la ragazza a
scappare e a rifugiarsi in quel castello. Ovviamente tutto questo era
opera di Len. Miku bussò varie volte, e finalmente la porta
si aprì,
rivelando le figure di Rin e Len, che Miku non aveva riconosciuto.
Appena arrivati in salotto, Len coprì gli occhi della blu
con una
benda nera come la notte
-Scusaci,
ma non puoi vedere, sennò l'illusione svanirà-
disse il biondo.
Miku era sempre più preoccupata, e chiuse gli occhi.
-Vuoi
un pò di zucchero nel latte? Sai con un pò di
immaginazione la
cannella sarà una bacchetta e il latte ribollirà
in men che non di
dica, vuoi che ci metto anche lo sciroppo tesoro?- disse Rin,
cercando di essere il più accogliente possibile. Ovviamente,
erano
accoglienti solo perchè dovevano portare a termine
l'obbiettivo.
Miku annuì semplicemente, e dopo aver bevuto il latte,
sentì una
mano che prendeva la sua
-Ti
accompagno io in camera mia,
tu devi solo seguirmi e
fidarti di me-
la persuase Len. Miku lo seguì senza problemi, e in pochi
secondi si
ritrovò in un grande letto.
-Tranquilla,
in questo letto con il baldacchino non ti accadrà nulla-
la
rassicurò, sempre per finta, Rin. Len le fece fare degli
incubi, in
cui lei era piccola e aveva le bambole. I due, dopo di questo, se ne
andarono. Miku si svegliò prima del previsto, e nell'alzarsi
la
benda lasciò scoperto un suo occhio. La ragazza vide cose
che non
doveva vedere. Un mondo pieno dei suoi incubi. Poi vide Rin e Len
seduti, ma le loro ombre erano quelle delle sue bambole. A Miku si
rizzarono i capelli. Aveva capito tutto. Quelle erano le sue bambole,
ma non si capacitava del fatto che fossero umani, non trovava una
spiegazione logica.
-Dobbiamo
aspettare la mezzanotte, Len. E' vicina...- disse Rin con una
voce molto inquietante. Miku iniziò a tremare per la paura.
Aveva
una fifa blu come i suoi capelli.
-Lo
so... Il prossimo compito spetta a te Rin-chan- disse con
tono
malefico Len. I due si fissarono per un bel lasso di tempo, ma Rin
ruppe quel silenzio, che ormai stava divorando lentamente la povera
Miku.
-E
con questo sono 333. Abbiamo riscattato la strega. Potrà
farci
tornare normali- disse Rin sprizzando allegria da tutti i
pori.
Len sorrise e baciò la bionda. Miku rimase spiazzata: li
aveva
sempre visti come dei gemelli, e invece non lo erano...
-In
questa foresta non esistono più i sentimenti, voglio
ritornare ad
essere quello di una volta. Inoltre è sempre stata avvolta
nel
mistero, la nebbia e tutto il resto...- ammise
Len. Alla blu scappò uno starnuto traditore e i due si
girarono. Con
molta velocità Miku si rimise nel letto facendo finta di
dormire
-Oya
oya, che bambina cattiva, si è già svegliata!-
esclamò Len.
-Già,
ha visto tutto forse. Vorresti metterti a piangere?- disse
Rin
togliendo la benda a Miku. Un rintocco di un vecchio orologio si
udì,
e i due sorrisero.
-Ormai
non c'è più tempo, torniamo allo spettacolo!-
esclamò Len. Si
sentì una vocina molto inquietante e malefica dire
-Allora,
ce lo dai?- e Miku riconobbe la sua voce di quando era
bambina,
ma era diversa. Così inquietante, buia, spenta, non aveva
nulla a
che fare con i bambini. I bambini sono dolci e innocenti. La blu
spalancò, per quanto ancora fosse possibile, gli occhi, e si
ritrovò
i due biondi davanti a lei, e Miku si accorse che avevano gli occhi
arancioni.
-Hey,
cosa ti ha fatto spalancare gli occhi?- chiese Len
-Oh
forse ha bisogno di un pò di latte caldo. E' anche molto
pallida-
continuò
Rin. I due si
avvicinarono e la bloccarono nel letto. La blu non aveva scampo.
-Sai,
noi ti abbiamo ospitato, ma vogliamo qualcosa in cambio-
disse Rin, giocherellando con un fiocco del vestito di Miku. Il
fiocco era vicino al cuore, ed era rosso.
-Abbandona
l'idea di avere scelta, daccelo subito-
la rimproverò Len. Nella mente della blu rimbombava la
parola
"daccelo". Rin sporse la mano in avanti e strappò il
fiocco di Miku. Ma... Non strappò solo il fiocco...
-Nee...
Choudai?-
*Fate
ciao ciao a Len-san*
Ma
ciauuu :D
Eccomi
con una nuova OS.
Altro
momento di noia,
niente
di che (?)
Ieri
è stata la giornata migliore della mia vita
e
così ho deciso di scrivere.
Spero
vi piaccia, lasciate qualche recensione?
Fatelo
per i nostri gemelli preferiti *-*
Se avete qualche idea su una OS
ditemelo!
A proposito dei gemelli,
in questa storia li ho fatti:
sia gemelli
sia fidanzati
Alcune saranno contente, credo
:D
Alla
prossima,
Puffa
xx
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