Memories longer than the road that stretches out ahead

di Roxanne Potter
(/viewuser.php?uid=115588)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Gli occhi di John sono persi nel buio pastoso in cui è immersa la sua camera. Non vede nulla, sente solo la pressione morbida del letto su cui è disteso e il respiro di Chyntia che dorme accanto a lui.
Anche John vorrebbe dormire. Chiudere gli occhi e addormentarsi dolcemente, senza più pensieri, senza preoccupazioni, senza lacrime che combattono per sfuggirli dagli occhi. Senza che il viso di Paul e le sue parole sferzanti gli tornino in mente ogni volta che tenta di abbandonarsi al sonno.
Forse tra di loro è finita, è davvero finita. Forse c'entra quella donna che è entrata da poco nella sua vita e che sta sconvolgendo la sua mente e tutti i suoi punti di vista, Yoko. Forse no.
Forse, pensa John chiudendo gli occhi, non è il nuovo sentimento che prova per Yoko ad averlo allontanato così tanto da Paul.
Cosa si è spezzato tra di loro, in quell'unione così apparentemente perfetta? Chi l'avrebbe detto che prima o poi i loro litigi non si sarebbero conclusi con le solite scuse, ma che sarebbero andati avanti tra occhiate fredde e parole taglienti?
I diritti della Apple, le questioni burocratiche... fanculo a tutto questo. A lui non importa davvero di soldi e percentuali, anzi, non gliene importa per niente. Lo capisce solo la sera, quando cerca di addormentarsi e il pensiero di Paul arriva a stringerli il cuore in una morsa insopportabile di dolore: i loro sguardi distanti, gli insulti più pesanti che mai che si sono scambiati, le parole scostanti di due persone che non provano nulla l'una per l'altra.
Che fine ha fatto il loro amore? Che fine ha fatto quell'intensa perfetta?
Ogni volta che ci pensa, John si sente semplicemente male. Vorrebbe solo tornare indietro nel tempo, cancellare tutto, ricominciare daccapo con Paul e...
Yoko. John sente le sue mani tremare, la sua mente andare in pezzi in un vortice di confusione, indecisione e tristezza.
Affonda di nuovo il viso nel cuscino, si ripete di dormire, dormire, dormire. Vorrebbe così tanto aprire gli occhi e scoprire che al posto di Chyntia c'è un'altra persona, dal sorriso dolce e rassicurante, pronta ad accarezzargli il viso e a sussurrargli di lasciar andare, di dormire senza preoccuparsi più del futuro. Forse sua madre, forse Yoko, forse addirittura Paul...
È quello che ripeti a Paul ogni giorno. Tu ora hai Yoko. Vuoi Yoko. Smettila di pensarci, John, falla finita.
Scegliere Yoko. Lasciar andare via anni e anni di risate, di baci rubati, di un amore che si traduceva in canzoni e musica. Lasciar andare Paul.
È così che dev'essere.
Passano pochi minuti prima che John, con le lacrime ancora trattenute dietro gli occhi chiusi e le mani strette intorno alla federa del cuscino, si addormenti, immaginando il tocco delicato di una donna che gli sussurra che tutto va bene, che deve solo dormire e che quando riaprirà gli occhi lui sarà una persona diversa, libera, in una vita diversa.
Hai scelto Yoko.
Ma, un attimo prima di scivolare nel sonno, John sa che la figura immaginaria china sul suo letto che gli sta mormorando dolcemente di dormire è quella di Paul.

Note.

Dovevo aggiornare ieri, ma EFP non mi ha fatto entrare nel mio profilo. Comunque eccomi qui. Spero che vi sia piaciuto il capitolo, vi giuro che il prossimo (L'ultimo.ç_ç) sarà più allegro e spensierato. A domani!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2018064