IL MATRIMONIO
Hikaru guardava la sua immagine riflessa nello specchio.
Che strana sensazione provava… O meglio sarebbe stato dire
che non provava.
Nulla.
Si sentiva assente, come svuotata da ogni emozione, come se
tutto quello non stesse accadendo a lei, ma ad un’altra ragazza.
Un’altra ragazza che le somigliava molto, un’altra ragazza
dalla lunga chioma fulva, per l’occasione raccolta in un morbido chignon.
Un’altra ragazza vestita con un lungo abito bianco, simbolo
di purezza, nel giorno del suo matrimonio.
Un velo di candido pizzo poggiato sul capo e trattenuto da
due sottilissime forcine, le ricadeva sulle spalle e lungo la schiena.
Unica nota di colore un fiore rosso infilato tra i capelli e
il velo, sopra l’orecchio destro.
Rosso, il colore del fuoco, il suo colore… lei che era stata
una guerriera in un altro tempo, in un altro mondo…Chi avrebbe creduto ad una
cosa del genere osservando quella giovane donna in abito da sposa, chi avrebbe
mai potuto vedere in lei la ragazzina con armatura e spada che era stata sei
anni prima?
“Sei bellissima Hikaru!” Mormorò Fuu, incapace di trattenere
una lacrima, che lasciò cadere lungo la guancia.
“E’ vero, sei stupenda!” confermò Umi, che indossava un
lungo abito da damigella di raso blu, identico, nel modello, a quello verde
indossato da Fuu.
I colori dell’acqua e del vento…
Chiunque avesse assistito a quella scena non avrebbe notato
nulla di bizzarro, solo un quadretto molto comune in occasioni del genere: una
sposa e le sue due migliori amiche, nella canonica della chiesa, intente negli
ultimi ritocchi, prima dell’inizio della cerimonia.
Eppure in quella stanza non aleggiava la felicità, l’aspettativa,
l’emozione che avrebbero dovuto esserci in un giorno come quello, il più bello
per una ragazza.
Le due damigelle avevano disegnato sul volto un sorriso
triste, e la sposa stessa appariva del tutto indifferente a ciò che la
circondava.
Hikaru prese meccanicamente il bouquet di rose bianche che Umi
le porgeva.
“ Beh…noi ti aspettiamo qui fuori…” Disse Fuu, avviandosi
verso la porta, seguita da Umi.
Hikaru si limitò ad annuire, senza voltarsi.
Una volta chiusa la porta dietro le sue spalle, Umi fece un
profondo sospiro di rassegnazione.
“Non posso credere che lo farà davvero…Si sta condannando
all’infelicità, sposando un uomo che non ama!” Disse Fuu con un tono di voce non
troppo alto per non farsi udire dall’interno della stanza da cui era appena
uscita.
“Lo credo anche io, purtroppo, ma che possiamo fare? Abbiamo
fatto di tutto per convincerla a desistere da questa follia…ma Hikaru sa essere
molto testarda!” Ribattè Umi sconsolata.
Si perché quel giorno Hikaru si sarebbe unita in matrimonio
con Yu, un giovane, amico dei suoi fratelli dai tempi della scuola, da sempre
invaghito di lei.
Una volta che la giovane aveva raggiunto la maggiore età,
aveva ottenuto infine il permesso dai fratelli Shidou, inflessibili con
chiunque si avvicinasse alla loro sorella minore, di farle la corte.
Corte che lei aveva sempre cortesemente respinto, nonostante
egli si facesse sempre più insistente.
Umi e Fuu non avevano mai avuto simpatia per quel ragazzo di bell’aspetto,
ma altrettanto arrogante e troppo sicuro di sé, che era convinto di poter
ottenere tutto ciò che voleva. Non riuscivano a capire come i fratelli di Hikaru,
sempre così protettivi nei confronti della sorella, potessero approvare un
pretendente simile!
Ma l’amicizia, evidentemente, confondeva il loro giudizio, e
a ciò si aggiungeva il debito di gratitudine verso la famiglia di lui che un
tempo aveva aiutato finanziariamente la famiglia Shidou.
Evidentemente Yu era consapevole di tutto questo, e ciò non
faceva che aumentare la sua presunzione, e la sua convinzione che presto o
tardi la piccola Hikaru sarebbe stata sua!
Anche perché a nessun altro pretendente sarebbe stato permesso
di avvicinarsi a lei.
Per due anni la ragazza lo aveva tenuto a distanza,
respingendo le sue avances, finchè un giorno, inaspettatamente, con somma
soddisfazione di entrambe le famiglie e con costernazione delle sue amiche, Hikaru
aveva accettato la proposta di matrimonio del giovane.