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Se ne
stava seduto lì,solo,su l’unica altalena non ancora distrutta da suo cugino
Dudley;Magnolia Crescent era buia e deserta e l’unica illuminazione proveniva
dai lampioni che diffondevano una flebile luce che si estendeva per pochi metri.
Il cielo era coperto quella notte,le nuvole gonfie di pioggia annunciavano
tempesta. Il vento soffiava feroce sulle chiome degli alberi e la luce della
luna appena visibile proiettava spaventose ombre sotto di lei.
Quel
paesaggio cupo intorno a lui era lo sfondo perfetto per l’abisso di dolore e
solitudine che l’avvolgeva.
Era un
mese ormai che il 5° anno si era concluso e come ogni anno questo era finito nel
peggiore dei modi. La notte al ministero era ancora vivida nella sua mente come
se fosse successo tutto solo poche ore fa. Eppure….
Rivide
ancora il viso di Sirius,il suo grido senza voce pochi secondi prima che finisse
dietro il velo. Sentì ancora una volta il freddo, duro colpo allo stomaco che
ormai non lo abbandonava mai.
La
rabbia,il dolore e il senso di colpa si mescolavano in un vortice all’interno
della sua anima ormai frantumata.
La rabbia
e il desiderio di vendetta spesso prendevano il sopravvento sul senso di colpa e
allora lenivano un po’ il dolore lasciando spazio alla frustrazione per non
poter fare niente almeno per il momento.
La
persona che aveva ucciso il suo padrino,l’aveva giurato a se stesso,Bellatrix
Lestrange, avrebbe pagato per ciò che aveva fatto,ma non era ancora tempo…
Il senso
di colpa a volte era più forte e allora il dolore ritornava più violento di
prima lasciandolo in uno stato di semi trance mentre lasciava che rivivesse ogni
momento della morte di Sirius,mortificandosi,sapendo che ciò che era successo
era soprattutto colpa sua,lo sapeva bene anche se tante volte cercava di
negarlo,ma senza riuscirci veramente.
Ma quello
era solo l’inizio del suo tormento,quella era solamente la punta di un
iceberg,al di sotto dell’acqua gelida che era diventata la sua vita,vi erano
anni e anni di bugie,cose non dette,tenute nascoste da una delle persone di cui
ancora si fidava. Ora questa fiducia era scomparsa e anche l’ultima luce di
speranza se n’era andata,ora si sentiva solo,solo come non lo era mai stato.
A
complicare le cose ulteriormente c’era anche un altro grande problema. Si era
innamorato,oh si ora se ne rendeva conto,si era innamorato dell’unica persona di
cui non avrebbe dovuto innamorarsi,l’unica che non avrebbe mai e poi mai
ricambiato il suo amore:Draco Malfoy.
Eh si
proprio lui,quell’arrogante,viziato bastardo che percorreva i corridoi della
scuola come se fossero di sua proprietà,il figlio di uno dei mangiamorte che
odiava di più.
Eppure
era accaduto,non sapeva neanche come,ma era accaduto. Una mattina si era
svegliato e se n’era reso conto,un macigno gli era caduto sul petto,bloccandogli
il respiro;Com’era potuto succedere?
Sapeva
solo che da quando suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban aveva passato ore ad
osservare il suo comportamento,le sue reazioni,non visto,e ciò che aveva
scoperto l’aveva sorpreso profondamente:era felice,Malfoy,per la prima volta da
quando lo conosceva,il suo viso aveva perso la sua maschera di perfidia e ora il
suo viso era sereno. Eppure gli occhi erano attraversati da un velo di
malinconia che ancora non era riuscito a capire.
Aveva
passato così tanto tempo a guardarlo in quegli ultimi giorni che ora che era
tornato a casa ne sentiva la mancanza.
Lo
amava,senza ombra di dubbio. Aveva scoperto finalmente la sua umanità,la sua
sensibilità celata per troppo tempo sotto quegli occhi così freddi,di ghiaccio
che facevano tremare se solo incrociavi lo sguardo con lui.
Ora però
in quegli occhi c’era la luce, una nuova luce,non c’era più il padre a dirgli
cosa avrebbe dovuto fare,a ordinargli come vivere la sua vita,senza dimostrargli
il minimo affetto.
Perchè
ora Harry se n’era reso conto,la vita di Draco non era perfetta come aveva
creduto,la sua casa era una fortezza,la fortezza della solitudine, che aveva
imprigionato le sue emozioni per troppo tempo. Anche lui,come Harry,aveva
sofferto e soffriva ancora,erano più simili di quanto avrebbe mai potuto
immaginare. Schiavo degli eventi ai quali non poteva opporsi,burattino nelle
mani di altre persone,incapace di fare le proprie scelte da solo,incapace di
liberarsi dalla prigione in cui si trovava,qualcuno stava vivendo la sua
vita……proprio come Harry…..
E poi
c’era l’ultimo problema,si ultimo ma non meno importante o più facile da
risolvere degli altri.
E il
problema era Piton,o meglio,il suo ricordo,quel ricordo che aveva visto nel
pensatoio l’ultima lezione di Occlumanzia e che aveva cancellato quelle
poche,precarie certezze che possedeva sui suoi genitori.
Suo
padre,James Potter,era davvero,come Piton non gli aveva mancato di ricordare per
5 anni,un arrogante bastardo che se la prendeva con i più deboli. Ora si sentiva
vicino a Piton più di quanto lo fosse in quel momento con le altre
persone,quelle persone che avevano detto di volergli bene e che invece gli
avevano mentito,quelle stesse persone dalle quali si sentiva tradito.
Perché
Piton,come lui,aveva sofferto,anche se conosceva solo una minima parte del suo
passato,ora lo vedeva con occhi diversi,sapeva che l’uomo freddo,sgradevole che
era diventato era solo la conseguenza di ciò che aveva passato durante la sua
adolescenza,e sapeva che parte di ciò era colpa di sua padre e del suo padrino.
Ora
capiva realmente il motivo dell’odio così forte verso di loro,e Harry si sentiva
colpevole per ciò che il padre aveva fatto,e ora non biasimava Piton se lui se
l’era presa così tanto con Harry.
Come
avrebbe potuto biasimarlo ancora dopo tutto ciò che aveva passato?anche lui come
Harry e Draco aveva sofferto più di quanto sia lecito nonostante la tenera età,e
ognuno aveva reagito a suo modo a ciò che aveva passato.
Com’era
possibile che ora avesse più fiducia di Piton e Malfoy, di quanta ne aveva nelle
persone che fino a quel momento aveva visto come la famiglia che gli era stata
strappata 14 anni fa?i suoi amici,Remus,la famiglia Weasley,Silente…
Si
sentiva tradito da tutti loro,le persone che avrebbero dovuto stargli vicino gli
avevano mentito,per l’ennesima volta,e ora non si fidava più di loro.
Almeno
Piton e Malfoy,per quanto fossero stati sgradevoli nei suoi confronti,non gli
avevano mai mentito,mai,erano stati sempre schietti e sinceri anche se la verità
l’aveva ferito tante volte.
Eppure le
bugie facevano ancora più male….era stanco di essere protetto,stanco che le cose
gli venissero tenute nascoste “per il suo bene” come gli avevano ripetuto tante
volte…eppure come aveva dimostrato per l’ennesima volta a tutti loro,le bugie
creavano solo danni,e quella volta i danni che aveva provocato non potevano
essere riparati,Sirius era morto e con lui era sparita anche l’ultima speranza
di avere una famiglia.
Desiderava solo che le persone gli volessero bene,che lo considerassero solo
Harry e non Harry Potter,il bambino-sopravvissuto,il Prescelto,il Futuro
salvatore del mondo magico o altri dannati modi in cui lo consideravano e che a
lui non appartenevano affatto.
Ma
purtroppo quello era il prezzo da pagare per essere Harry Potter;quanto avrebbe
preferito essere un ragazzo normale,e non colui che aveva il peso della guerra
sulle spalle,perché ora lo sapeva,era lui l’unico che poteva uccidere per sempre
Lord Voldemort,tutto il mondo magico contava su di lui e lui sentiva su di sé il
peso del mondo,una responsabilità più grande di lui,che non sapeva sarebbe
riuscito ad affrontare.
Tutti
queste preoccupazioni affollavano la sua mente e un peso terribile si era
installato nel suo stomaco. Perchè doveva essere tutto così difficile?Perchè
doveva vivere in questo modo?
Non era
giusto lo sapeva…eppure tutti hanno le loro croci da portare,tutti i lori demoni
da affrontare,e questo pensiero lo consolava…non era l’unico……solo,aveva
sofferto più degli altri……
The only one
When they all come crashing down - midflight
you know you're not the only one
when they're so alone
they find a back door out of life
you know you're not the only one
Quando
tutti loro si abbattono- a metà del volo
Sai di
non essere l’unico
Quando
saranno soli
Troveranno una porta per sfuggire alla vita
Sai di
non essere l’unico
We're all
grieving
lost and bleeding
Stiamo
tutti soffrendo
Persi
e sanguinanti
All our lives
we've been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I'm not believing
heaven shine a light down on me
Per
tutte le nostre vite
Abbiamo aspettato
Qualcuno da chiamare nostro leader
A
tutte le vostre bugie
Io non
credo
Il
cielo ha puntato una luce su di me
So afraid to
open your eyes - hypnotized
you know you're not the only one
never understood this life
and you're right I don't deserve
but you know I'm not the only one
Talmente spaventato di aprire i tuoi occhi- ipnotizzati
Sai di
non essere l’unico
Non ho
mai capito questa vita
E hai
ragione,non me lo merito
Ma sai
che non sono l’unico
We're all
grieving
lost and bleeding
Stiamo
tutti soffrendo
Persi
e sanguinanti
All our lives
we've been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I'm not believing
heaven shine a light down on me
Per
tutte le nostre vite
Abbiamo aspettato
Qualcuno da chiamare nostro leader
A
tutte le vostre bugie
Io non
credo
Il
cielo ha puntato una luce su di me
Don't look
down
don't look into the eyes
of the world beneath you
don't look down, you'll fall down,
you'll become their sacrifice
right or wrong
can't hold onto the fear
that I'm lost without you
if I can't feel, I'm not mine,
I'm not real
Non
abbassare lo sguardo
Non
guardare negli occhi
Il
mondo sotto di te
Non
guardare giù,cadresti
Diventerai il loro sacrificio
Giusto
o Sbagliato
Non
posso trattenere la paura
Di
essere perso senza di te
Se non
riesco a sentire,non sono mio,
non sono reale
All our lives
we've been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I'm not believing
heaven shine a light down on me
Per
tutte le nostre vite
Abbiamo aspettato
Qualcuno da chiamare nostro leader
A
tutte le vostre bugie
Io non
credo
Il
cielo ha puntato una luce su di me
[the
only one-Evanescence]
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