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I NEED YOU
Harry
voleva davvero provare a dormire, provare a dimenticare che in quel
momento Louis, il suo Louis,
stava infilando la lingua in bocca ad una persona che non era lui.
Sapeva
che il suo ragazzo era costretto a farlo, per il bene della band.
Ma
al suo di bene, non ci pensava mai?
Insomma,
perchè mai dovevano ancora nascondersi?
Si
amavano, si amavano da impazzire. Ma erano costretti a fare queste cose.
Harry
era costretto a stare male, ad essere corroso dalla gelosia che
lo attanagliava ogni volta che doveva subirsi le foto di Louis con
Eleanor.
Se
fosse stato per lui avrebbero fatto coming out anche subito, ma il
più grande non voleva e lui non poteva farci più
di
tanto.
Poteva
solo piangere, stare male e bere fino a dimenticare tutto, imbottirsi
di sonniferi e obbligarsi a dormire.
Da
qualche mese a questa parte, poi, soffriva di attacchi di panico anche
abbastanza violenti.
Quando
succedeva Louis non c'era mai perchè era proprio la sua
assenza a scatenarli, Harry non gli aveva mai detto niente di questo
suo problema.
L'unico
a conoscenza degli attacchi di Harry era Zayn.
Il
riccio, infatti, in questi momenti si faceva spesso aiutare dal
pakistano che aveva appositamente fatto varie ricerche su come gestire
la cosa e come farli cessare.
Così,
Harry, quando non ce la faceva a superare gli attacchi di
panico da solo chiamava il moro che tra le imprecazioni verso Louis
arrivava in pochi minuti in suo aiuto, lo abbracciava, lo faceva
respirare regolarmente e in pochi minuti passava tutto e rimanevano
solo le numerose e calde lacrime a circondargli il viso.
E "
Devi dirglielo Haz, devi fargli vedere come ti riduce. Così
poi ho una valida scusa per spaccargli la faccia" gli
diceva sempre
Zayn.
Il
pakistano aveva tanta voglia di dare un pugno sul viso di Louis e di
farlo cadere a terra sanguinante, perchè okay, lui gli
voleva un
bene dell'anima ed era uno dei suoi migliori amici, ma ultimamente non
poteva fare che odiarlo per tutto quello che stava facendo passare ad
Harry.
Il
riccio, comunque, lo pregava sempre di stare zitto e non dire niente
a nessuno e Zayn non resistendo a quei pozzi verdi da cucciolo e alle
sue dannate fossette lo accontentava senza troppe cerimonie.
Harry
ci stava provando davvero ad addormentarsi, ma ogni volta che
chiudeva gli occhi vedeva Louis e Eleanor avvinghiati e allora si
arrendeva e li riapriva di scatto.
Controllò
l'orario, erano le tre di notte.
Louis
sarebbe tornato l'indomani mattina, era stato costretto dalla
Modest a restare a dormire in un albergo con la sua 'ragazza'. Il
riccio si fidava, sapeva che Louis non ci avrebbe fatto nulla, che
avrebbero dormito in letti ricorosamente separati e si sarebbero
toccati solo
davanti
alla gente per farsi vedere.
Ma
gli dava comunque fastidio non averlo lì con lui, a
coccolarlo e a farci l'amore come ogni sera.
In
oltre, anche se il suo ragazzo continuava a negarlo, si vedeva da
lontano un miglio che Eleanor era cotta di Louis e che ci provava
spudoratamente e in continuazione.
Si
fidava, si, ma era comunque preoccupato e agitato all'inverosimile.
Si
alzò dal letto e andò verso il bagno frugando tra
i
medicinali, dopo aver trovato ciò che cercava non
esitò a
prendere un sonnifero non troppo pesante per cercare di dormire almeno
un po'.
Passati
dieci minuti, cullato dalla cover di "Look after you" di Louis,
riuscì a prendere sonno.
Non
riuscì a riposarsi per più di un'ora
però,
perchè si svegliò poco dopo con il viso coperto
di sudore, le
lacrime incessanti e un incubo ancora impresso nella mente.
Harry
non era mai riuscito a stare troppo solo in questi momenti di
crisi, e sapeva che Zayn in quel momento era l'unico a potergli far
compagnia. Di certo non gli faceva piacere svegliarlo e interrompere le
sue poche ore di sonno ma, davvero, aveva bisogno di parlare con
qualcuno e di sentirsi dire che era uno stupido a pensare che Louis lo
stesse davvero tradendo con Eleanor.
Così,
dopo alcuni minuti in cui cercò di calmare i
singhiozzi da solo, decise che era davvero il caso di chiamare Zayn.
Anche
se in quel momento aveva bisogno di Louis che lo consolava e di
nient'altro.
Dopo
molti squilli, Zayn rispose.
"Pronto?" la voce
del pakistano era ansimante e Harry potè
chiaramente sentire un gemito che immaginò essere di Liam
"Pronto?" chiese di
nuovo spazientito
"Z-Zay,
s-s-scusa i-io..." il riccio
cercò di mettere insieme
dell scuse sensate, insomma, non aveva interrotto il sonno di Zayn ma
qualcosa di più importante e di certo non voleva che il
pakistano lasciasse Liam in quel momento
"Harry,
sei tu? Harry scusami non ho letto chi era. Che hai? Stai male? "
chiese preoccupato
"N-no,
davvero scusami è t-tutto okay" ed Harry
provò
davvero ad essere convincente ma non riuscì a trattere un
singhiozzo che non sfuggì al pakistano.
"Tranquillo,
Haz. Arrivo subito." Harry
sentì la chiamata chiudersi e si maledì per
averli interrotti.
Dannata
insicurezza e paura alle quattro di notte.
Pensò
prima di scendere ed aprire al pakistano che sarebbe arrivato fra poco.
Pochi
minuti dopo si trovò sulla porta Zayn, con i capelli
spettinati (strano) le guance rosse e il fiatone.
"Hai
la maglia al contrario" fece
notare Harry alzando un sopracciglio
"Oops"
ridacchiò
lui, entrando e sistemandosi
"V-vi
ho interrotti?" chiese
Harry strofinandosi il naso
"Mh,
credo che negare sia inutile, Liam si è fatto sentire. Ma
non fa niente, hai fatto bene a chiamarmi" sorrise
"Liam
mi odia ultimamente" ammise
scuotendo la testa
"Non
ti odia, è solo geloso perchè non capisce il
motivo
per cui ogni volta che chiami io vengo da te, lui avrebbe fatto la
stessa cosa. E non m'importa se si arrabbierà, di certo non
sarà una cosa così a dividerci. Ci amiamo oltre
le
sciocchezze"
spiegò posando la giacca sul divano
"Vorrei
che anche io e Lou fossimo così forti"
sospirò Harry cercando di trattenere le lacrime
"Ma
voi siete forti, lo siete. E supererete tutto, Haz. Te lo prometto" sospirò
Zayn guardandolo
"Ho
s-solo paura. N-non ce la faccio più a nascondere
ciò
che sono. V-vorrei urlare al mondo che lo amo, p-perchè lui
no?"
sussurrò per poi essere circondato dalle braccie del
pakistano che lo
strinse più che poteva.
E
tra le braccia di Zayn, Harry scoppiò in singhiozzi, un po'
perchè non ce la faceva più, un po'
perchè avrebbe voluto
che fossero un altro paio di braccia a circondarlo.
Zayn
lo trascinò in camera sua e di Louis e alcuni minuti dopo
riescì a farlo calmare.
"Harry,
perchè non lo chiami?" chiese
Zayn passando una mano sulla sua guancia
"Sono
le cinque, Zay, di notte"
sussurrò solo prima di prendere un bel respiro
"Servirà
a calmarti e a lui non dispiacerà sentirti" replicò
ancora
"Zay
non mi va di farlo, voglio vederlo, toccarlo, non sentirlo tramite
un cazzo di telefonino" sbottò
acido prima di sotterrarsi nel
lenzuolo
"Ti
farà stare meglio, perchè lo so che ti
è
venuta la malsana idea che lui si sta strusciando con Eleanor, ma non
è così. E sentirlo, ti farà capire che
sei un vero
idiota a pensarlo" disse il
pakistano prendendo in mano il cellulare di Harry e
componendo senza ancora aver ricevuto il permesso il numero di Louis
"Muoviti" lo
incitò ancora Zayn conseglianogli il suo IPhon.
"Pronto?"
squittì
una voce allegra e sveglia, quella di Eleanor
"S-sono
Harry, Louis dov'è?" chiese
acido il riccio
"Mmh,
in questo momento è sotto la doccia. Posso dirgli che hai
chiamato"
sbottò la ragazza
"No,
lascialo pure dormire e scusa se ti ho svegliata" disse
sospirando molto infastidito.
Perchè
diavolo aveva risposto Eleanor al telefono del suo
fidanzato? E perchè Louis si stava facendo una doccia alle
cinque di notte?
"Oh,
non ho dormito per niente e neanche lui. Eravamo troppo impegnati, e
credo che non dormiremo ancora"
Quella
frase non poteva davvero averla sentita, non poteva essere vero.
I
suoi non erano stati sospetti idioti, ma terribili verità.
Il
mondo gli cadde addosso, il cellulare cade sul pavimento rovinandosi ma
a lui non importava.
Le
parole vorticavano nella sua testa che non poteva far altro che
collegarle fra loro e rendere tutto più straziante.
Zayn
che aveva sentito tutto, cercò di tendere la mano verso di
lui per rassicurarlo e "Ci
dev'essere stato un malinteso, tranquillo
Haz. E' tutto okay" disse.
La
reazione di Harry fu inaspettata.
"
Non dire che è tutto okay, mi ha tradito e sto
così
perchè tu mi hai obbligato a chiamarlo" urlò
per poi
scansare con tutta la forza che aveva Zayn facendolo cadere a terra e
facendogli sbattere la guancia sullo spigolo del letto.
"Cazzo"
imprcò il pakistano portandosi una mano sulla guancia.
"Zay,
Zay scusami. Scusa, scusa non volevo. Io-io...scusa"
sospirò carcando di avvicinarsi e guardare i danni che aveva
fatto al viso del moro
"Merda,
da dove la tiri fuori tutta questa forza? potevi uccidermi"
borbottò Zayn volgendo il viso in una smorfia
"Io..davvero
non ero in me, mi dispiace" si
scusò ancora dispiaciuto.
"Tranquillo,
con qualcuno ti saresti dovuto sfogare. Ora, scusami, ma vado un attimo
in bagno a metterci dell'acqua"
"Ti
accompagno"
"Non
sono un impedito, ce la faccio da solo"
ridacchiò il pakistano afferrando il cellulare da terra.
Harry,
però, che non era stupido, capite le intenzioni di Zayn si
avvicinò alla porta del bagno.
"Non
me ne importa un cazzo se c'è la segreteria telefonica
Louis. Hai rotto veramente i coglioni. Come cazzo ti sei permesso di
far soffrire Harry? di tradirlo con quella specie di dipendente dal
cappuccino? Io sono stato zitto fino ad adesso, mi sono trattenuto per
suo volere. Ogni volta che gli prendeva un attacco di panico per causa tua
lo
raggiungevo e lo consolavo. Se te lo stai chiedendo, beh si, Harry ha
spesso crisi di questo genere di attacchi ma buono come è
non te lo dice per
non farti stare male quando invece quello che sta male è
lui. E
sappi che mi ha sempre impedito di massacrarti di botte, ed io come un
coglione l'ho ascoltato. Ma stavolta non starò zitto ne
tantomeno fermo, per cui vedi un po' di non farti trovare a meno di
dieci metri di distanza se vuoi intera la tua faccia da culo"
urlò Zayn ed Harry pensò a quando Louis avrebbe
ricevuto
il messaggio delle segreteria, chissà cosa avrebbe pensato.
Il
pakistano, però, a quanto pare non aveva finito la sua
sfuriata perchè continuò dopo una breve pausa
"Harry
non è un cazzo di giocattolo da manovrare, lui ti ama,
Louis. Ti ama davvero troppo. Ti dovresti vergognare di aver fatto
soffrire la persona che più teneva a te"
Il
riccio a quelle parole rese ancor più reali dalla voce
incazzata di Zayn, ritornò subito a letto visto che era
troppo
stanco per rimanere in piedi.
Louis
non ti ha mai amato.
La
testa gli girava come mai prima, si sentì sbiancare e
cominciò a tremare in modo spasmodico e surreale.
Louis
ti usava.
Afferò
le caviglie con le mani e appoggiò il viso sulle sue
ginocchia.
Louis
ti tradisce.
Cominciò
senza neanche rendersene conto a dondolarsi avanti e
indietro pordando una mano fra i suoi ricci tirandoli con troppo forsa.
Louis
ti ha mentito.
Calde
lacrime iniziarono a scendere sul suo viso.
A
Louis non importa nulla di te.
Le
lacrime si trasformarono in singhiozzi incontrollabili, i sussulti
di Harry si rincorrevano e non lasciavano al riccio neanche il tempo di
riprendere fiato.
Spaventato
dal fatto che non riusciva a prendere ossigeno cominciò a
singhiozzare ancora più forte.
Harry
solitamente sapeva gestire i suo attacchi di panico, ma questo
era veramente troppo forte e neache Zayn lo avrebbe potuto aiutare.
E
forse il riccio preferiva lasciarsi andare e finirla là,
perchè la vita senza Louis sarebbe stata un vero schifo.
"Harry,
Harry cazzo!" urlò
Zayn raggiungendolo velocemente.
"Un'altro
Haz? Tranquillo, vieni qua" disse
ancora cercando di abbracciarlo non troppo forte
"Adesso
Haz, respira come fai sempre" cercò
di dire mentre gli faceva segno con una mano del ritmo da tenere.
Ma
Harry non si sforzò di provarci, un po' perchè
non
voleva un po' perchè stavolta era troppo difficile cercare
ossigeno.
Così
il riccio scosse la testa e "N-non
r-r-riesco...."
provò a dire con il risultato di perdere ancora
più
ossigeno.
Il
rumore dei passi di qualcuno al paino di sotto fecero alzare Zayn.
"Chi
cazzo è? Harry, faccio subito. Lo mando via io quel
bastardo, tu prova a respirare per favore" lo
pregò scendendo.
Harry
si impegnò con tutta la forza e riuscì a prendere
mezzo respiro mentre si alzava e raggiungeva le scale, si
appoggiò alla linghiera e cercò di non farsi
vedere.
"Vattene
immediatamente da questa casa"
urlò Zayn a Louis che muoveva la meni disperatamente
"Che
cazzo vuoi? Questa è anche la mia casa, quello che deve
andarsene sei tu" rispose
Louis
"L'hai
tradito Louis, lo stai facendo soffrire"
provò a dire Zayn calmandosi
"E'
vero, hai ragione. Lo faccio soffrire sempre, non sapevo che ci
stava così tanto male per Eleanor, non pensavo che fosse
così geloso. E mi faccio schifo per questo, ma lo amo Zayn,
lo
amo tanto"
sussurrò Louis abbassando lo sguardo.
"E
non l'ho tradito. Io non so cosa sia passato in testa a
quella
ma io non riuscivo a dormire e sono andato a fare una doccia. Non
riuscivo a dormire senza di lui, perchè mi mancava cazzo. Io
non
l'ho tradito" disse
sicuro Louis.
E
bastarono quelle parole a convincere Harry che Louis non avrebbe mai
fatto qualcosa del genere, e il riccio si diede mentalmente dello
stupido per aver creduto alle parole di Eleanor che non faceva altro
che cercare di dividere quella coppia.
"Perchè
dovrei crederti, mh? era tutto contro di te" lo
accussò Zayn puntando un dito contro il petto dell'altro
"Non
sei tu che devi credermi. Mi deve credere lui, mi deve credere
perchè lo amo. E forse mi lascerà comunque
perchè
lo faccio stare sempre una merda, ma deve sapere che io non l'ho
tradito e non la farei mai per il semplice fatto che è
l'unico a
farmi stare così bene. Forse non basterà fargli
sapere
che tengo a lui e che non vorrei mai fargli del male ma..." Louis
fece una pausa prima di sospirare di nuovo.
Harry
non ce la faceva più a stare in piedi anche se retto alla
linghiera.
Le
parole di Louis che aveva confessato il suo amore come mai aveva fatto
prima erano confuse nella sua testa.
I
singhiozzi erano ancora forti ma ora era felice e forse sarebbe anche
morto per mancanza d'ossigeno, ma sarebbe morto felice.
Un
tonfo segnò la caduta di Harry accasciato sul pavimento e
sia Louis che Zayn corsero al piano superiore.
"Oh
cazzo. Harry!" urlò
il pakistano raggiungendolo e facendo appoggiare la testa sulle sua
ginocchia.
"Che
sta succedendo?" chiese
allarmato Louis
"Un
attacco di panico, più forte degli altri. Deve respirare ma
non ci riesce, deve respirare cazzo!"
sbottò Zayn.
"L-Lou"
balbettò Harry ancora in preda ai singhiozzi
"Louis,
forse è meglio che provi tu" lo
incitò il moro alzando la schiena del riccio
"Ma
io n-non so che fare. Mi sento così in colpa"
sussurrò sedendosi accanto ad Harry
"Non
è difficile, deve solo respirare. Credo che voglia avere
vicino te ora e non me" disse
ancora Zayn.
Louis
prese allora Harry e lo accoccolò al suo petto il
più possile stringendolo a se.
"L-Lou"
balbettò ancora il riccio stringendo la presa
"Piccolo,
sono qui. Calmati per favore" provò
a dire Louis.
"N-non
riesco a-" si
bloccò in preda all'ennesimo singhiozzo
"Devi
respirare Harry, ti aiuto io" disse
Louis
"Respira
ora, piano" lo
incitò.
Il
riccio cercò di prendere aria ma un singhiozzo
bloccò il suo tentativo e gli fece fare un verso strozzato.
"Amore
mio, ce la puoi fare. Prendi un respiro, dai"
provò ancora.
Il
riccio provò di nuovo ma fallì peggiorando la
situazione.
Louis
si spaventò ma cercò di mantenere la calma.
"Piccolo,
ci sono qui io. Prova di nuovo, con calma" disse il
castano portando una mano sui ricci di Harry e massaggiandoli per farlo
rilassare.
Harry
calmò i singhiozzi a quel tocco che solo Louis sapeva dargli.
"Bravo,
ora respira piano. Fallo per me, Haz. Per favore" disse
continuando a massaggiargli la cute.
Harry
rilassò i muscoli fino a lasciarsi completamente verso il
corpo dell'altro.
Provò
di nuovo a respirare ma si bloccò subito, la paura
di perdere Louis che aveva provato, la tensione degli ultimi giorni e
la sofferenza degli ultimi anno si stavano facendo sentire tutte in
quel momento.
Harry
per mancanza d'aria sbiancò ancora di più e si
accasciò fra le gambe di Louis, con gli occhi chiusi.
"Harry!
Harry! "
urlò Louis terrorizzato
"Zayn chiama un ambulanza, corri" continuò
rivolgendosi al pakistano
"Lou
sarebbe inutile. E' una cosa psicologica, non fisica"
"Non
me ne frega un cazzo, non respira. Il cuore non ha un battito normale"
sbottò Louis.
"Va
bene, vado sotto a chiamarla. Ma calmati almeno tu!"
"L-Lou
ho p-paura"
soffiò il riccio riaprendo gli occhi
"Non
devi avere paura piccolo. Ci sono io, non ti lascio più, ma
ti prego, ti scongiuro respira" disse
l'altro accarezzandogli la fronte.
"Louis,
c'è stato un incidente stradale con un pullman, le ambulanze
sono tutte occupate"
urlò da sotto Zayn
"Merda,
merda. Ti ci porto io all'ospedale, andiamo" sussurrò
ad Harry
"N-non
v-voglio " rispose
l'altro scuotendo la testa
"Harry,
per favore." lo
supplicò Louis
Ma
il riccio scosse ancora le testa, non aveva voglia di muoversi o di
uscire, voleva restare tra le braccia di Louis.
"A-Aiutami
t-tu"
supplicò il riccio
Louis
sembrò pensare un attimo in preda al panico anche lui per
poi illuminarsi come se avesse avuto un idea geniale.
Avvicinò
la sua bocca a quella di Harry tenendo ancora le mani fra i suoi ricci.
Non
cercò la sua lingua come faceva sempre, ma gli diede
pssigenò che entrò subito nei polmoni dell'altro.
Ed
Harry sembrò subito stare meglio al pensiero che l'ossigeno
di Louis era dentro di lui.
"Va
meglio, piccolo?" chiese
Louis sulle labbra di Harry che annuì piano.
Louis
appoggiò Harry steso a terra si mise sopra di lui,
tappò il naso del riccio con due dita per poi dischiudere la
bocca e appoggiarla a quella dell'altro di nuovo, gli diede aria
una,due,tre volte finchè Harry non sembrò
veramente stare
meglio.
"Prova
a respirare da solo adesso. Piano, piano piccolo" disse
Louis tendendo una mano sulla fronte.
Ed
Harry lo fece, riuscendo finalmente a cessare i singhiozzi e a calmarsi.
Perchè
l'unica cosa di cui aveva bisogno era Louis ed ancora una volta ne
aveva dato la prova.
Quando
l'attacco di panico fu cessato del tutto, Harry abbracciò
Louis con tutta la forza che aveva.
"Grazie
Lou, grazie" sussurrò
sull'orecchio dell'altro.
"Non
dovresti ringraziarmi. E' tutta colpa mia, solo colpa mia"
borbottò facendosi sguggire una lacrima.
"Non
è vero, non ne sapevi niente. Non è colpa tua" provò
a dire il riccio passando un dito sulla spina dorsale di Louis per
calmarlo.
"Ho
avuto così tanta paura di perderti. Non provarci mai
più, io-io" disse
Louis nascondendo la testa fra l'incavo della spalla di Harry che come
rispista lo strinse maggiormente.
"Ti
amo così tanto, Lou"
sussurrò sorridendo
"Anche
io ti amo, piccolo" rispose
sfiorando la pelle scoperta dell'altro.
I
due finirono in poco tempo nel letto, e si addormentarono subito
davvero troppo stanchi per fare l'amore come avrebbero desiderato.
Harry
con la testa sul petto di Louis.
Louis
con un braccio a cingere il fianco di Harry.
E
quando Zayn passò a controllare, vedendoli così
non
potè fare a meno di sorridere e pensare che finalmente
sarebbe
potuto correre dal suo Liam a farsi perdonare e a fare l'amore per
tutta la mattina e il pomeriggio del giorno dopo...
HELLO!
Allooora questa
è la mia prima vera
Larry, diciamo che ne avevo fatta un altra ma l'ho cancellata
perchè era qualcosa di orrendo.
Non mi piace chissà quanto ma l'ho pubblicata lo stesso
asdfgh.
Adoro Harry cucciolo e Louis che lo salva o lo consola, adoro il fluff
con un po' di angst, adoro le situazioni drammatiche con il fluff,
insomma adoro il fluff con tutto :3
Ringrazio chi ha letto e spero che mi facciate sapere cosa ne pensiate
con una recensione critica o positiva, non mi offendo in nessun caso.
Volevo precisare che NON ho niente contro Elenor ( sa fare bene il suo
lavoro uu) ma per questa storia mi serviva un po' stronzetta ehehe.
Perdonate se ho lasciato qualche errore davvero! Ciao belleeee.
Detto questo vi lascio con il mio twitter: qui
Se vi va passate dalla mia long su Larry:
Their
existences will live
Trama: "Un
angelo" sussurrò piano il ragazzo che sembra ipnotizzato
"Come
scusa?" chiese confuso Louis che non avevo capito bene.
L'altro
si risvegliò e scosse la testa arrossendo ancora di
più e
puntando gli occhi verdi su quelli azzurri di Louis.
"N-niente,
s-scusa" balbettò il riccio cercando di uscire da quella
situazione scomoda.
***
Quando
Phoebe sciolse la presa di entrambi unendo le mani di Louis ed Harry,
tutti e due furono percorsi da un brivido sulla schiena.
Mollarono
subito la presa, arrossendo e distogliendo lo sguardo.
"Phoebe
ma che fai?" la ammonì Louis, anche se sfiorare la pelle
morbida dell'altro non gli era affatto dispiaciuto
"Siete
belli insieme" disse solo sorridendo innocente facendo arrossire Louis
e sorridere Harry che la prese di nuovo per mano.
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