dark....
love e alter ego
Guardava la pioggia
infrangersi contro le finestre dell'aula,quel
giorno la giovane Pan non riusciva proprio a concentrarsi
sulla lezione, infatti, stava pensando a come convincere i
genitori a mandarla a quel concerto tanto atteso...Trunks, il ragazzo
che le piaceva, avrebbe suonato per la prima volta dopo mesi di prove
insieme al gruppo a cui lei stessa lo aveva presentato. Dopo poco, la
campanella suonò avvisandola che anche quella noiosa
giornata di scuola era finita, fece per andarsene quando si accorse che
la catena appesa alla sua gonna era rimasta malamente appesa allo
schienale della sedia; ecco, era la seconda in un mese che si rompeva,
Pan era ormai arresa all'idea che forse lo stile Dark non era per lei,
troppi impicci fra borchie, ciondoli e catene!.
la giovane dark
si avviò all'uscita e mentre salutava alcuni suoi amici, si
accorse che un ragazzo la stava chiamando, rossa d'imbarazzo si
girò, riconoscendo la voce:-Ciao Trunks...- ,-allora Pan?
verrai a vederci sabato?- era
così....dannatamente..perfetto, nemmeno bellissimo...solo,
semplicemente...perfetto.
-Non ho ancora
chiesto ai miei, ma insomma, credo di si!- -bhè, lo spero,
anche perchè vorrei vederti dopo il concerto, se vuoi
ecco...potremmo andare al nuovo pub, sai quello dietro il teatro- , un
appuntamento ?- chiese lei schersando:-esatto, quindi, vedi di esserci!
ora vado ! ciao!- detto questo Trunks la baciò sulla guancia
e corse via.
Rossa
in viso Pan camminava con una mano a coprire la guancia baciata da
Trunks e parlando tra sè tutta inbambolata sospirava :
-un
appuntamento....io...Trunks....un appuntamento....un appuntamento....-
arrivata
a casa, scoprì che la porta della sua stanza era aperta,
strano...la lasciava sempre chiusa a chiave per paura che sua madre
entrasse a farsi gli affari suoi, la chiave, era appesa al
suo mazzo delle chiavi di casa; Pan lo prese in mano e
controllò: -allora, quella del cancello, quella della porta
e..- prese in mano il piccolo ogetto d'ottone- quella della mia stanza-
Pan si avvicinò piano alla porta, o sua madre
aveva fatto un doppio della chiave in sua insaputa oppure un ladro le
era entrato in casa scassinando la finestra della camera e aprendo
dall'inerno la porta scassinando anche quella; preoccupata dalla
seconda opsione entrò nella stanza, e vide, seduto sul
pavimento, comodo e a gambe incrociate un ragazzo,
incredibilmente magro con dei grossi occhi nocciola e i
capelli ramati ; egli portava dei pantaloni attillati neri, una camicia
bianca lasciata sbottonata e una giacca da uniforme
scolastica nera. Pan rimase un secondo in silenzio a
contemplare il ragazzo, aveva la pelle incredibilmente chiara,
e al collo portava una catenina lunga dorata, ciò
che colpì la ragazza fu il ciondolo attaccato a
questa:
- una piccola
chiave d'ottone.-. :-ti aspettavo! Ciao Panny!- il ragazzo le
sorrise...chi era?:-Ciao...chi sei? e sopratutto, dove hai preso quella
chiave?- il ragazzo si alsò svelto dal pavimento e
mettendosi le mani in tasca disse:-sono Kyo , questa
è la chiave...della mia stanza- ,-al massimo-
disse Pan- è della mia- -Appunto- disse lui. ecco!
Pensò Pan, ho uno psicopatico in casa...:-siediti, devo
dirti una cosa..- Il ragazzo la prese per le braccia:- siamo uguali io
e te-
-cioè?
- Pan cercò di stare al gioco...:-tipo fratello e
sorella???- :-No, io sono te, e tu sei me...siamo la stessa persona.. e
io...ho bisogno di te adesso.-
-tu sei
matto...- Kyo la guardò male:- Pan, hai una cicatrice sul
fianco destro, molto piccola, vero?- -si, e allora?- quella, le era
stata fatta per errore dei medici, durante la sua nascita
data da un parto difficile.
Kyo
alsò la camicia bianca a rivelare il fianco, su di esso, la
stessa identica cicatrice.
Primo
kapitolo che spero vi abbia incuriosito.......... graxie a
tutti! Midori
chan^^
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