Publicity Idiot - Pubblicità Idiote

di SalazarSerpeverde
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Capitolo Tredicesimo - Olio Divino, Tecnici Inadeguati & Attori Sconosciuti Sottopagati


Cari lettori, voglio che sappiate che se questa storia è arrivata al tredicesimo capitolo, è solo grazie alla vostra presenza... MA CHE AVETE CAPITO? Starsene qui a commentare una delle cose che più odio al mondo è una tortura! Ma visto che ci siamo, direi di cominciare.
Per prima cosa, vorrei sfogarmi parlarvi su quel benedetto Sagra Olio, ovvero quell’olio 100% Italiano, senza imperfezioni, lavorato da contadini che si lavano sempre le mani e lavorano seriamente... ovviamente dobbiamo vedere quali di queste cose è davvero esatta. Certo in uno spot non possono dire che è un fottutissimo olio maledettamente comune, e che nessuno vi denuncerà se prendete una marca diversa. Ma che parlo a fare. “Analizziamo” meglio questo spot pubblicitario. C’è Benedetta Parodi (quanto mi urta quella donna, non so perché!) che apre un contenitore di legno. In quel momento il suo volto e quello del tizio sfigato che viene pagato 10 centesimi l’ora per affiancarla in una pubblicità di 30 secondi, si illuminano quasi come se qualcuno stesse sbattendo in faccia a loro una lampadina da qualche trilione di volt.
In quel momento tutto diventa chiaro e limpido come l’acqua: il Sagra Olio è il nuovo Messia sceso sulla Terra, e tutti noi dobbiamo inchinarci ed ascoltare la sua parola e predicare come fedeli apostoli il suo messaggio di pace e amore.
Credete che esageri? Guardate quella merdosa pubblicità e vedete che faccia da salmone costipato fa Benedetta Parodi quando vede quella bottiglia di semplicissimo olio che le splende in faccia.
Ma direi che ci siamo dilungati anche troppo su una semplice bottiglia di olio, quindi cambiamo argomento.
BENVENUTI SIGNORI E SIGNORE, NELLA NOSTRA FASCIA “HOT” DELLA SERATA!
Questa volta la protagonista è Belen Rodriguez, ma che lo dico a fare, solo lei può prendere per il culo mezza nazione italiana con quel genere di pubblicità. Se non si fosse ancora capito, sto parlando di Linkem... esatto, una linea internet.
Parte la pubblicità, ed ovviamente gli effetti della crisi italiana si fanno sentire... si, come no. Arriva Belen, credo sia vestita questa volta, su un cazzutissimo macchinone che costa più di ogni vostro spicciolo in banca. Il “tecnico” con la scollatura, la maglietta stretta per far risaltare le tette, ed il pantaloncino di jeans più corto che abbia mai visto, scende dall’auto sbattendo in faccia a tutte le telecamere presenti, la sua valigetta con su scritto LINKEM!!!!!!!! Dopo una camminata super sexy, dove mancano solo i paparazzi che la tartassano di fotografie, vediamo un vecchio, che proprio non c’entra una mazza in mezzo a Belen Rodriguez e Francesca Piccinini. Ovviamente il “vecchio” è il marito di Francesca, ed a momenti sbava. Giurerei anche di aver scommesso con un mio amico che sarebbe morto d’infarto, la prima volta che ho visto quello spot. Però sto divagando. Dicevo: esce Belen dall’auto, con la sua splendida valigetta in mano, e c’è qualche cosa come MEZZ’ORA di camminata sexy, con un sottofondo che 
POTREBBE SEMBRARE EROICO OPPURE ALL'ALTEZZA DI QUELLA CAMMINATA, ma se ascoltate bene, dice solo: Connect your life on your device... E se provate a tradurre, capirete che è una frase decisamente NON degna di un sottofondo eroico. Dopo la camminata sexy, l’inquadratura si sposta ACCIDENTALMENTE sul suo sedere. Poi il nostro ESPERTISSIMO tecnico, che secondo me ancora deve riuscire a capire come si apre lo sportello di un frigorifero, tira fuori dal nulla un semplice trapano e monta un apparecchio di dubbia funzionalità sul muro della famiglia Sfigati...
si, questo è il nome che ho dato alla famiglia, problem?
... poi se lo fa rigirare tra le dita una decina di volte, come un cowboy fa con una pistola, e se lo rinfila nel taschino. Ma come un cowboy inesperto, non soffia nemmeno sulla canna del suo trapano prima di rinfilarselo nella cintura.
A quel punto Belen mostra...
dopo che qualcuno l’ha mostrato a lei
...come si accede ad internet, e il marito della famiglia Sfigati, per ringraziarla, assume una faccia che dice: Adesso limoniamo!
Solo che ci si mette di mezzo la moglie di lui (giustamente) ed urla tutta contenta: “HAI VISTO AMORE! SIAMO CONNESSI!
Si, ma che lo dici a fare con tutta quell’enfasi? Non è che non avevate più nessun altro motivo per vivere senza quel tecnico che vi attaccava uno scatolino alla parete di casa vostra. E poi, caro marito Sfigati, secondo me era meglio restare senza internet, adesso ti toccherà guardare tutti i video, partite ed interviste fatte a quella pallavolista di tua moglie e fare una faccia convincente che non faccia trasalire le tue vere emozioni, cioè che ti stai annoiando a morte e preferiresti essere nel letto di quella... ehm... donna? Condoglianze per te.
Però, cari lettori, non fatevi ammaliare da quello che è successo in casa Sfigati. Se anche voi vi decidete a prendere Linkem, vi arriverà soltanto un grassone barbuto e sudato di un metro e ventisei, con una cintura talmente stretta da fargli vomitare il pancreas a momenti, che vi manda a fanculo, vi lancia addosso la scatola di Linkem e se ne va, prendendo qualche gioiello random che trova nei cassetti mentre raggiunge l’uscita. Non tutti sono fortunati come gli Sfigati, cari lettori.
Direi che mi sono dilungato troppo, quindi adios!
...
...
Io: Stupido internet! Non va mai! *compone numero* ”
Rocco Siffredi: “Chi è che ha chiamato Linkem?”
Io: “Oh meeeerd...!”




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