Il successore di L

di ViaggioAstrale
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-Mello, dobbiamo andare!- gli suggerii appena riuscimmo a prelevare Near dai binari. Il mio amico si guardò intorno allarmato.
-Tranquillo, se la caverà come sempre, si arrabbierebbe se ora la cercassi, sai com'è fatta!- tentai di calmarlo, anche se non ero certo neanche io di quello che stavo dicendo, ma a quanto pare l'avevo ocnvinto perchè prese in braccio Near e scappammo insieme alla folla impazzita. Dietro di noi sentii l'esplosione potente che ci raggiunse e ci scaraventò a terra più in là. Mello si rialzò in piedi e si guardò intorno preso dall'ansia.
-YUMI!- gridò verso la nuvola di fumo che si estendeva sul luogo dell' incidente. Poi continuò a cercare tra la gente traumatizzata che guardava le macerie.
Near si ricompose in fretta. Si pulì il vestito bianco, poi riprese tra le mani una ciocca di capelli e cominciò a torturarsela.
Anche io mi ricomposi ma prima di riuscire a pensare ad altro vidi Mello che ci correva incontro tutto neurotico.
-Deve essere rimasta nel treno!- ci disse e si voltò per correre verso la polvere che si andava dissolvendo.
Essere preoccupato per qualcun'altro non era da lui, ci doveva tenere parecchio.
Nel frattempo gli agenti dell'SPK ci avevano ritrovato, uno di loro era ferito al braccio, ma non gravemente.
Ci affrettammo sul luogo dell'incidente e ineffetti nel fumo si corgevano diversi vagoni, accanto a uno di questi c'era proprio Yumi, distesa a terra. Non si muoveva per cui temevo davvero il peggio.
Mello si inginocchiò agitato vicino alla ragazza o meglio dire a ciò che ne restava di lei viste le sue condizioni...io non riuscivo proprio a distinguere bene come fosse messa dato che il sangue le copriva gran parte del corpo. Il mio amico le sollevò piano il braccio destro, perchè quello sinistro sembrava disgustosamente martoriato, e tentò di controllare se aveva battito. Poco dopo sbiancò completamente in viso e si lasciò sfuggire di bocca due parole poco udibili:
-E'...morta-
Mi chinai anche io per controllare meglio, ma senza pensarci due volte le misi una mano sul seno per sentire bene se aveva battito, sarebbe stato troppo difficile controllarle qualche altra parte del corpo e non mi pareva il momento di badare a certi dettagli.
-E' viva- conclusi prendendomi una sigaretta e accendendola con movimenti veloci. -Per fortuna è viva-
Gli agenti dell'SPK ci chiamarono subito un'ambulanza che arrivò pochi minuti dopo. Portarono Yumi a bordo, posizionandola su un lettino con estrema cura. Mello sembrava sotto shock  e si rigirava neuroticamente il crocifisso tra le mani.
Un infermiere si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.
-Si sente bene?- ma il biondo non rispose, si limitò a farsi accompagnare a bordo dell'ambulanza.
Il viaggio fu veloce e nessuno di noi fiatò. Mi fecero spegnere la sigaretta dicendo che era vietato fumare a bordo, così me la riaccesi più tardi, appena scendemmo. Portarono la ragazza in sala operatoria e noi non potemmo che aspettare fuori.
Poco dopo un medico uscì dalla sala. Mello si avviò a passo svelto per entrare ma quello lo fermò.
-Scusi ma per ora non potete entrare-
-Come sta?- chiesi io a quel punto.
-E' ancora a rischio di vita, l'abbiamo dovuta ricucire quasi tutta...-
-Non parli di lei come di una bambola di pezza!- gridò Mello furioso.
-Si calmi, qui stiamo in un ospedale non in una fabbrica di giocattoli, dicevo, l'abbiamo dovuta ricucire e abbiamo rimosso dal suo corpo i pezzi di vetro dopo averle fatto una radiografia. Ha subito varie lesioni gravi, dovute prevalentemente a tagli da vetro robusto rotto, e ci ha quasi rimesso l'occhio sinistro che abbiamo salvato per miracolo, ma temo che la cucitura si vedrà anche più avanti. L'osso della caviglia destra presenta delle crepe e si è rotta due costole che abbiamo già provveduto a sistemare. Il bacino ha subito lesioni medio-gravi in vari punti. Inoltre il braccio sinistro si trovava in gravissime condizioni, abbiamo preso in considerazione l'idea dell'amputazione ma per fortuna siamo riusciti a ricucirlo, dato che l'osso era intatto. Siete stati molto fortunati, se fosse arrivata qualche minuto più tardi, sarebbe morta dissanguata. Appena la potrete vedere vi faremo sapere!-
-Fortunati? Fortunat...FOR-TU-NA-TI?!! MA COME SI PERMETTE?! COME SI PERMETTE DI PARLARE DI FORTUNA IN UN CASO DEL GENERE?!- scoppiò Mello che dalla diagnosi si stava sentendo male.
-Stia bene a sentire, secondo lei quante persone sopravivrebbero allo scoppio di una bomba, eh!? Questa qui non si è rotta il cranio, è in condizioni di camminare e muoversi, una persona normale sarebbe morta subito in un incidente del genere ma questa pare essere un fottutissimo ninja! HA CAPITO!?- diventò furioso il medico di colore, che fino ad allora sembrava così calmo e sgridava chiunque alzasse la voce all'interno dell'edificio. Mello si zittì, ineffetti non era cosa da poco...Yumi, ancora una volta, l'aveva scampata alla morte. Avevo ragione, quella ragazza se la sarebbe sempre cavata...
-Ah, quasi dimenticavo, anche il bambino sta bene. Non lo ha perduto per grazia di Dio!- concluse il medico…




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