Annuncio di un'effusione seppellita.

di Dulcamara_KR
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- Annuncio di un'effusione seppellita.



Mescolo diaframmi alle contusioni in apnea,
mi fletto sulle stasi dei gargarismi ingoiati:
amnesie di suole consunte
nelle destinazioni mai giunte
di un'unghia di gesso che rigurgita parole

e lapidi di ego rinunciati.
Stendo martiri con oli estivi
sulle carnagioni levigate
e l'infusione di pelli rettilinee
si estende negli involucri dei giganti,
nei crepuscoli in miniatura,
nelle albe distratte dalle aurore invernali,
viscerali.
Esecro il tempo:
trasfusione di combustioni terminali,
esalazioni di tic tac imposti alle cadute,
ai decolli,
al mio planare senza braccia,
senza ali,
senza labbra.
Un ingorgo di metallo mi scinde le ciglia
per un lapsus gesticolato,
un bisturi malandato,
una domenica che non ho apostrofato.
Ostruisco le gengive delle interiora appese
senza gancio
in un suffumigio di tacchi inchiodati
all'asfalto genuflesso
che bacia i piedi per un arto da inalare,
impalare.
Ed incendio lingue di petrolio,
di un sabato sputato sui camini,
una stoffa mai usata di un annuncio sul mio letto,
una balaustra tetraplegica
all'incrocio degli affanni iniettati
alla rivista porno di un abbraccio seppellito.




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