A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Prologo
Erano i primi di Dicembre, e a Hogwarts
tutti stavano
cercando di ricostruire la scuola. Hermione, insieme a Harry e Ron,
cercava di
ricostruire l’aula di Trasfigurazione, sotto i comandi della
nuova preside dopo
la morte di Silente, la McGranitt.
-Bene ragazzi, per oggi è
tutto. Potete tornare nei vostri
dormitori- esclamò la professoressa McGranitt.
-Ehi Hermione, noi andiamo ai Tiri Vispi
Weasley, tu vieni
con noi?- chiese Ron, ma la ragazza rifiutò.
-No grazie…
magari vi raggiungo dopo. Ciao!- Hermione si
sentiva stanca in quel periodo, per via d tutti i lavori per la
ricostruzione
della scuola. Stava andando verso la Sala Comune dei Grifondoro, dove
avrebbe
preso un buon libro e si sarebbe messa davanti al camino a leggere.
-Guarda, c’è la
mezzosangue!- gridò Blaise Zabini indicando
Hermione. Draco gli diede una gomitata.
-Non è carino parlare
così alle persone.- esclamò sottovoce
Draco, lasciando a bocca aperta Blaise, che però si riprese
subito e si
avvicinò alla ragazza, seguito a ruota da Draco.
-Ehi mezzosangue!- la
salutò Blaise, sotto lo sguardo
inferocito di Draco.
-Cosa c’è?
L’hai sempre chiamata così!- Zabini si
girò verso
Draco, come per giustificarsi di ciò che aveva appena detto.
Draco estrasse la
bacchetta dalla divisa e la puntò al collo
dell’amico:-Chiedile scusa.-
disse cercando di stare il più calmo possibile, ma dalla
bocca del ragazzo non
uscì altro che un lamento soffocato per via della bacchetta
sotto il mento.
-Chiedile scusa!- urlò Draco.
Blaise guardò prima lui, poi
Hermione, che stava guardando la scena con un po’ di paura,
ma non per lei, ma
per il povero Zabini.
-Scu… scusa
per quello che ti ho detto… io… io non
volevo…-
disse infine Blaise. Draco lasciò scivolare la sua bacchetta
sul collo del
ragazzo, come un avvertimento: non avrebbe più dovuto dirlo,
o se la sarebbe
vista con lui.
-Scusalo.- riuscì solo a dire
Draco.
-Tranquillo! Andiamo a
Hogsmeade?- chiese lei. Draco annuì,
la prese per mano e si smaterializzarono.
-Davvero, mi dispiace
per quello che ti ha detto Blaise…-
disse Draco, una volta arrivati a Hogsmeade e sempre tenendo la mano
della
Grifondoro.
-Draco, ho sentito quelle parole tutti i
giorni per sette
anni, ormai non mi colpiscono più tanto come prima.- disse
Hermione, cercando
di tirar su il morale al ragazzo, che però, con quelle
parole, che lasciarono
intuire che era lui, la causa del male di Hermione, si
intristì ancora di più.
Camminarono un
po’ senza che nessuno dicesse nulla. Poi, ad
un tratto, Draco si girò verso Hermione, le mise le mani sui
fianchi e la
guardò negli occhi:-Mi dispiace. Mi dispiace di averti
offesa in tutti questi
anni. Sai, forse mio padre non era molto sensibile, anzi. E io pensavo
di dover
diventare come lui, perciò me la prendevo con tutti. Ma solo
ora ho capito che
ho sbagliato, non avrei MAI dovuto dirti quelle cose, scusami.
Seguì un
istante di assoluto silenzio tra i due, e proprio
quando Draco distolse gli occhi da Hermione, lei lo baciò.
***
Harry e Ron si erano appena
smaterializzati a Hogsmeade. Ron
decise di andare prima a ai Tre Manici di Scopa, poi dai fratelli,
visto che li
vedeva tutti i giorni, e quasi gli uscivano dalle orecchie.
-Due burrobirre,
grazie- esordì Ron alla cameriera.
-Ron, sono preoccupato per Hermione- disse
ad un tratto
Harry. Ron lo guardò come per chiedere spiegazioni.
-Sai, -continua Harry
–in questo periodo mi sembra un po’
strana. Sta con noi molto meno di prima, e la vedo sempre aggirarsi nei
sotterranei, vicino alla Sala Comune dei Serpeverde… per me
sta tramando
qualcosa!- disse. Ron lo guardò scettico, prima di bere un
sorso di burrobirra.
-Ma dai! Quella cosa vuoi che trami? Per
favore Harry, non
dire sciocchezze! Devo ricordarti che al secondo anno si è
trasformata in un
gatto? Un gatto, Harry!- Finito il
discorso, pagarono e uscirono, avviandosi al negozio di Fred e George.
Passando, Ron vide una
coppia sbaciucchiarsi, ma non ci fece
caso. Harry invece, notò la testa bionda e si disse:
“Oh guarda, Malfoy si è
fatto la ragazza!” sorridendo, all’idea della
povera ragazza in questione.
Malfoy e la ragazza si staccarono, e
quello che Harry vide
lo lasciò letteralmente senza parole.
-Harry,
perché sei così?- chiese Ron preoccupato, vedendo
la
faccia da pesce
lesso-scioccato dell’amico.
-Così come?- chiese Harry,
facendo finta di niente e continuando
a camminare, senza però staccare gli occhi da Hermione e
Draco, che intanto
stavano andando ai Tre Manici di Scopa, mano nella mano.
Harry
rabbrividì solo al pensiero che quei due si fossero
messi assieme. Non disse nulla a Ron e finalmente arrivarono ai Tiri
Vispi
Weasley.
***
Hermione e Draco si
sedettero ad un tavolino, e cominciarono
a parlare di un po’ di tutto; della ricostruzione del
Castello di Hogwarts, del
Quidditch… poi, Draco toccò un tasto dolente.
-Hermione, quando dirai ai tuoi amici che
noi due stiamo
assieme?- le chiese prendendole le mani.
-Non lo so…
magari nelle vacanze di Natale provo a
dirglielo, ma non so come la prenderanno…- rispose lei, un
po’ titubante.
-Ehi, andrà tutto bene.- la
rassicurò Draco.
Saaaaaaaaaaaalve a tutti!
Sono Eleonora e questa è la mia prima
fanfiction. Perchè è una long? Bella domanda!
Credo perchè mi ispirano di più le long,
così ho voluto provare anch'io :)
Questo è solamente il prologo della storia, visto che
è corto, ma gli altri saranno -SPERO- più lunghi.
Questa è una Fremione,
ma all'inizio,come avrete notato, sarà una Dramione.
Perchè? Perchè mi piacevano entrambe e non sapevo
cosa scegliere LOL
Beh, forse è ora che io mi dilegui... Recensite se vi va, a
m fa piacere sapere cosa ne pensate della storia! :)
P.S. Cercherò di aggiornare ogni settimana, anche se credo
che ora aggiornerò molto spesso dato che a casa mi giro i
pollici ogni santo giorno, visto che i miei amici sono in vacanza :)
Baci,
Ele
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