L'inverno

di Lyla Vicious
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Questo breve racconto mi è stato ispirato da un'idea balenatami in testa durante il mio risveglio :) leggetelo e se vi va recensitelo per favore :) vorrei davvero migliorare :) Mi trovavo nel bel mezzo della città,nel bel mezzo del caos e del nulla allo stesso tempo. Strimpellavo la mia chitarra vecchia, lacera e usurata, come se non ci fosse un domani, la gracile schiena poggiata ad un muretto. La custodia aperta, nella fulgida speranza di un pasto, anche oggi, almeno oggi. Cantavo, con tutta la voce che conservava il mio corpo, urlavo il dolore del cuore. E osservavo, guardavo i passanti, i loro occhi, la loro indifferenza tagliente come carta vetrata. E io avevo fame, il mio corpo tremava, nel gelo di Dicembre, indossavo gli abiti dell'anno precedente, mi disgustavo come uno scarafaggio. Ma poi, un uomo mi guardò. No, non lo repellevo, non aveva paura, soltanto gli occhi lucidi dalla compassione, per quella ragazza gracile, smunta, abbandonata a sé stessa. Tendevo la mano, per favore, la prego. Piangevo quasi, la voce spezzata, le mani madide di sangue. L'uomo si avvicinò a me, invece, ancora senza smettere di scaldarmi con il suo sguardo. E mi diede un abbraccio, mentre intorno a noi il tempo si fermava.




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