nuovo sensei
"Ouuffa ma quando
arriva?" chiese Neko-chan ai suoi compagni.
Tra i banchi
di scuola sedevano Nami, Ritstukarudo e Rukia assieme al
suo cane Gasorin, ovvero i suoi compagni di team; per la precisione
erano il team 17; il giorno prima avevano superato brillantemente
l'esame per diventare ninja e ora stavano aspettando da una trentina di
minuti il loro nuovo sensei.
"Calmati un
pò Neko-chan.." disse il ragazzino ke indossava uno strano
kimono scuro.
"Io non mi
calmo per niente! guarda te se quello lì ci deve far
aspettare così tanto, insomma!" ribeccò lei
sistemandosi per l'ennesima volta il vestito nero ke
indossava;
per completare l'opera portava ai fianchi due spade e stariati kunai le
pendevano dalle cintura.
Rukia si
avvicinò alla sua compagna: vestiva con una felpa con
cappuccio a cui aveva arrolato le maniche fino al gomito e dei
pantaloni fino al ginocchio, ma invce dei soliti sandali portava delle
infradito; in testa aveva una stranissima bandana nera con delle
orecchie. Con un tono falsamente romantico disse:
"Le tue gote
rosse.. i tuoi capelli lucidi..... i tuoi occhi... sei proprio
più brutta quando ti arrabbi!!"
Succesee tutto
in un lampo: Neko-chan estrasse un kunai e cercò
di colpire Rukia, che aveva fatto appena in tempo ad allontanarsi
ridendo come una pazza per la reazione dell'amica; le due iniziarono ad
insegiursi senza sosta per tutta l'aula oramai vuota visto ke tutti gli
altri ragazzini erano andati avanti con i loro professori.
Ristukarudo si
avvicinò a Nami che stava accarezzando
distrattemente Gasorin e cercando di schivare gli svariati kunai ke
Neko-chan lanciava in aria nel tentativo di beccare Rukia.
"Secondo te
dovremmo cercare di fermarle?" Chiese alla kunoichi ke indossava un
vestitino blu cangiante.
"Mmm.... 10
ryo che non riesce a prenderla prima dell'arrivo del sensei!" Rispose
"Ci sto!"
Rukia era in
una situazione seccante: era stata messa con le spalle
alla porta e non aveva modo di scappare; di fronte a lei Neko-chan le
lanciò un kunai e....
"Che Mocciosi
noiosi: non faccio in tempo ad arrivare all'aula che
già cercae di farvi del male.. prima vi faccio suparare
l'esame
per diventare chunin meglio è......" borbottava il Jonin che
aveva aperto la porta sulla quale era appoggiata Rukia che gli cadde
rovinosamente addosso mentre Neko-chan lanciava un pugnale che si
conficcò nel muro del corridio.
Il ninja si
rialzò e fissò i suoi allievi: aveva la
faccia di uno che non dorme mai abbastanza e, a partire dalla
barba sfatta, dai capelli impastati fino alla divisa tutta sporca,
emanava un senso di sudiciume e menefreghismo assoluto.
"Perchè
proprio a me sono toccati quattro mocciosi.... e poi
quel ragazzino... devo stare teento a lui.." Pensò il Jonin
guardando Ristukarudo.
"Bene,
seguitemi." disse rivolto ai ragazzi
"Nami-chan mi
devi 10 ryo!"
"D'oh!!"
Arrivarono in
uno dei campi di addesramento vicino alla foresta; il sensei si
grò verso di loro e disse:
"Ok ragazzi il
sono Nara Kuroishika il vostro maestro, vi
guiderò attraverso le varie missioni fino a quando non
diventerete chunin dunque vedete di non deludermi, tra tre mesi
c'è un esame vedete di passarlo ke non voglio continuare
questa
seccatura a lungo".
Al sentirsi
chiamare così provarono un forte moto di
irritazione, ma durò poco.... forse on era così
malaccio.......forse..........
"tu,
ragazzino, chi sei?"
"mi chiamo
Konoha no Ritsukarudo, s........."
"Ok basta
così, non voglio sapere la storia della tua vita e i
tuoi sogni, mi basta solo sapere come ti chiami, non posso mica correre
per la foresta urlando "quattrocchi ricciuluto" nel caso seccante che
tu ti perda!"
Il moto di
irritazione del "quattrocchi ricciuluto" aumentò di
livello... gliela avrebbe fatta vedere a quello lì chi
era......
"Tu sei una
Hyuga giusto?"
"Esatto il mio
nome è Hyuga Nami."
"Ok.. tu?"
"Inukuka Rukia
e...."
"Il botolo?"
"....ci stavo
arrivando!"
"Si si va
bene....."
"Il mioCANE si
chiama Gasorin."
"M... e per
finire tu sei?"
"Akakatana no
Neko-chan."
"E quello?"
Neko-chan
guardò in basso: tra le gambe era seduto in modo
regale un bellissimo gatto dal pelo lungo grigio e bianco e gli occhi
erano un meraglioso color ambra, che fissavano con alto disprezzo
Kuroishika.
"Lui
è Tommy!" Rispose Neko-chan con tono fiero come se fosse la
cosa più quotidiana del mondo.
"Ah.... capito
tutto..." rispose il sensei che non considerava la cosa
più naturale del mondo portarsi appresso un animale ovunque
si
andasse.... a lui gli avevano appena sbolognato cinque.. no SEI
bestioline.........
Kuroishika si
allontanò di qualche passo dai soui allievi e disse:
"Naturalmente ora c'è un esame per testare le vostre
capacità e decidere se tenervi o meno. Dovrete tentare di
colpirmi in un determinato punto (che adesso non vi dirò ih
ih
ih) e se uno di voi ce la farà sarete tutti promossi. Se
nessuno
di voi ce la farà io non vi riterrò alla mia
altezza.
Cominciamo dalla ragazza coi coltelli: vediamo che sai fare!Sappiate
che non vi attaccherò mi limiterò a difendermi."
Neko-chan si
avvicinò ed estrasse le due spade, attaccandolo con
furia. Kurishika riusciva a scansare le sue lame,
fino a quando Neko-chan non fece una finta, come se volesse colpirlo al
collo, mentre in realtà la seconda lama lo colpì
di
striscio alle gambe.
"Ferma!" disse
il sensei.
Lei si
fermò trattenendo a stento.
"Mi dispiace
per voi, ma hai sbagliato, no è questo il punto. Ora chi
vuole provare?"
Neko-chan
aprì la bocca come per dire qualcosa, ma poi la
richiuse, e continuò così due o tre volte poi si
riprese
e sbottò "Allora dovè sto maledetto punto?"
"Se te le
dicessi dovè starebbe il difficile? Forza ora prova tu cane."
"Mi chiamo
Rukia."
"Ma quanto
siete permalosi..."
"La vedremo...
Gasorin! Juujuin Bunshin!"
IL cane si
trasformò in una copia di Rukia e insieme si diressero verso
il folto degli alberi.
'Bé?' Pensò Kuroishika vedendo la sua allieva
allontanarsi, ma non fece in tempo a rilassarsi che sentì
delle
mani ke lo prendevano per le caviglie e lo trascinavano sotto terra!
"Doton Shinjuu Zanshu no Jutsu!" "Gatsuga!"
L'uomo sprofondò fino all'addome dove venne colpito da
violentemente da un vortice di zanne e artigli.... Solo alla fine della
mossa Rukia si rese onto che in realtà quello era...
"Un ciocco di legno?" disse la ragazza uscendo dal sottosuolo
scrollando i lunghi capelli per liberarli dalla terra.
"Già quello era una sostituto altrimenti a quest'ora non
riuscivo neanche a respirare visto la forza del tuo attacco. Comunque
hai sbagiato non si trova sul busto."
'Ma allora... ho capito!' Pensò Rukia rialzandosi mentre
Gasorin riprendeva la sua forma originale.
"Ora tocca a quello che pare di più un ragazzo. Forza fatti
sotto!"
In men che non si dica Ritsukarudo iniziò ad attaccarlo con
pugni e calci che Kuroishika riusciva a parare non senza
dificoltà.
'Così questo ragazzo è un esperto del taijustu..'
Pensò sorridendo e scansando un pugno che stava per colpirlo
sotto il mento, ma mentre lo scansava notò che il pugno si
apriva e dal palmo sbucava....
'Un osso?'
Purtroppo non riuscì a tirare indietro la testa in tempo e
l'osso gli tagliò il mento.
Riuscì però a scostarsi in tempo prima
dell'arrivo di altri attacchi...
"Allora è vero... sei l'orfano della Nebbia."
"Non chiamarmi in questo modo... sensei. Il mio nome lo sapete
utilizzate, quello." Disse ristkarudo facendo rientrare l'osso.
Nami lo fissò pensando ai quattro anni che erano passati da
quando si erano conosciuti: sapeva che "Konoha no" era il cognome ke
veniva dato agli orfani di guerra provenienti da altri villaggi ninja,
che rimanevano in una specie di "casa famiglia" dove crescevao tutti
insieme... Ma non aveva mai sospettato che Rtsukarudo venisse da
lì.
"Va bene, ma hai sbagliato anche tu. Ora la vostra ultima
possibilità è... Nami giusto?"
"Sì"
"Bene allora cominciamo."
Nami si avvicinò lentamente attivando il Byakugan e
studiando l'aversario, dopodichè lo attaccò con
il Juken colpendolo con forza alle braccia visto che quello era l'unico
punto rimasto.....
"Mi dispiace ma hai sbagliato anche tu!" Disse il maestro ridendo.
"Ma come! Era l'ultima parte rimasta!"
"No..." disse avvicinandosi ai suoi allievi "C'è ancora una
parte ed è...."
"QUESTA!" urlò Rukia assestandogli un forte calcio nelle
palle; il maestro si accasciò a terra tenendosi gli
attributi malridotti.
"......si...era.....questa.. ma ormai non vale più... tu hai
gia avuto la tua possibilità" Disse ansimando.
"Si sbaglia." Intervenne Neko-chan "Il colpo prima lo ha assestato
Gasorin. Dunque adesso siamo suoi allievi!"
Kuroishika si rialzò dolorante; "Vedremo. Domani fatevi
trovare qui alle sette in punto altrimenti non se ne fa niente chiaro?"
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"Allora
sono o non sono un genio?" disse Rukia trionfante mentre si
dirigeva verso l'ospedale con Nami. Questa alzò gli occhi
sorridendo e rispose: "Per la quarta volta: Sì!"
Il sorriso
dell'Inuzuka si allargò ancora di più:
"Chissà cosa dirà Kiba! A proposito... come sta
tuo fratello?"
Il sorriso di
Nami si spense: "Non ha ancora ripreso conoscenza." rispose; l'amica le
cinse le spalle e disse "Vedrai che migliorerà"
All'interno
dell'ospedale si divisero: Nami andò verso il reparto del
fratello e lo stesso fece Rukia.
"NII-CHAN ce
l'ho fatta!" disse, quasi urlando entrando nella stanza; Dopo un
secondo notò che non era solo: su una sedia sedeva
un ragazzo alto tuttovestito di nero e il volto dipinto di viola.
"Kankurou-san."
disse a mo' di saluto inchinandosi leggermente; provava un grande
rispetto per il ragazzo, da quando aveva slvato il fratello e
soprattutto era rimasta affascinata da quello che trasportava sulla
schiena avvolti nelle bende, appoggiati i quel momento per terra.
"Cosa sono?"
Chiese incuriosita annusandoli con circospezione e percependo
un forte odore di legno, sangue e veleno.
"Sono dei cadaveri! BUUUUUU!" Disse con falso tono pauroso Kiba
agitando un solo braccio imitando con esso il movimento del fantasma,
mentre l'altro era immobilizzato dalla flebo.
"Dopo di questa ti sei giocato i biscotti che avevo portato.. ma
è anche vero che tu non li puoi mangiare ancora dunque li
dividerò con Kankuro-san!"
"A-aspette.. non saranno mica quellidi pastafrolla..."
"E la granella di nocciole. si son proprio quelli."
"Nu..." Disse un Kiba disperato.
"Non li avevo mai asaggiati." Disse Kankuro prendendone uno
"Cos'è che sei riuscita a fare?"
"Mgiufto!" rispose con la bocca piena "Nii-san tu non puoi immaginare
quanto son stata geniale!"
'come no..........'
Bene sembra che sia
riuscita finalmente a completare un nuovo capitoloe sembra anche ke a
nessuno sia importato molto del capitlo precedente... è vero
era scritto un pò coi piedi, ma io no sono brava a scrivere!
va be spero che questo venga considerato meglio.... Alla prossima!!
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