Perdere tutto,
il coraggio, la maturità forzatamente acquisita nel vagabondaggio al seguito di
un demone.
Tornare completamente bambina, e
guardare con occhi di bambina la mattanza che
comincia.
Vedere Inuyasha trasformarsi ancora in un mostro, e sapere che non
avrà pietà. Vedere il monaco fuggire chissà dove,
purché lontano dai suoi compagni, stringendosi convulsamente la mano fasciata.
Soprattutto, vedere il proprio signore, Sesshomaru,
che snidando la spada le lancia lo sguardo inequivocabile di chi si appresta al
suo ultimo duello.
Perdere tutto. Tornare
completamente bambina. E, come una bambina, piangere
disperatamente sino a che il mondo non scompaia nelle lacrime.