Naruto
tornò a casa alle 7.00 di sera. Di solito la scuola finiva
alle 4.00 ma il professore Orochimaru ,per punirlo per aversi
rifiutato di fare il compito, gli aveva fatto lavare tutte le aule
del primo piano. Il ragazzo saliva velocemente le scale. Non vedeva
l'ora di sdraiarsi sul divano e dormire fino al giorno dopo. Naruto
prese le chiavi di casa dalla tasca posteriore dei Jeans e aprì
la porta. Appena entrato lanciò lo zaino sul divano e si
stiracchiò per bene le braccia. Con un sbadiglio entrò
nella piccola cucina. Era davvero minuscola!Si collegava al salotto e
al suo interno c'era una credenza bianca,un fornello,una
lavastoviglie e un piccolo frigo rosso. Si versò un po' di
latte nel bicchiere e lo bevve tutto in un sorso. Adorava quella
bevanda! Fin da piccolo ,nei momenti in cui si sentiva stanchissimo,
sua nonna Tsunade gli dava sempre un bel bicchierone di latte tiepido
e subito, quasi come fosse una pozione magica,il ragazzo si sentiva
meglio. Stava per andarsene quando la sua attenzione si concentrò
su un biglietto un po' spiegazzato posato sopra al tavolo.
Incuriosito, lo prese fra le mani e molto svogliatamente lo aprì.
La scrittura era molto frettolosa e in alcuni punti le parole erano
sbiadite, come se qualcuno ci avesse pianto sopra.
“Mi
dispiace Naruto,ma la tua mamma ha deciso di farla finita per
sempre...spero che comprenderai il mio gesto!
Ti
vorrò sempre bene...
Mamma”
“Cazzo!”
imprecò Naruto, accartocciando il biglietto. Corse in camera
da letto e trovò sua madre distesa sul letto,immobile e per
terra c'era,metà rovesciato, quel flacone di pillole che la
facevano star bene e che, forse, l'avevano uccisa. Naruto corse verso
il letto,scivolando con le ginocchia sul pavimento e urtò il
comodino. Strinse i denti cercando di ignorare il dolore causato
dalla botta e cominciò a scuotere la donna.
“Mamma!!
Dai mamma svegliati!” urlò il biondino prendendo la
madre per le spalle e scuotendola con forza. Ma lei rimaneva immobile,con il viso pallido e le labbra un po' viola che la facevano
sembrare dannatamente ad un cadavere. Naruto prese fra le mani il suo
polso e controllò il battito cardiaco. Il cuore, anche se un
po' debolmente, batteva ancora.
“Devo
farla vomitare!” pensò il ragazzo ritornando come una
scheggia in cucina. Prese velocemente un bicchiere dal lavello ,lo
riempì di acqua e ci buttò dentro una manciata di sale.
Fece sedere la donna e ,con le mani tremanti, le fece ingoiare quella
strana soluzione. Pochi secondi dopo, la donna aprì gli occhi
e, non facendo in tempo a correre in bagno, vomitò
tutto,pillole comprese, sul secchio che Naruto le aveva messo davanti
al viso. La mamma posò il secchio per terra e con due occhi
stanchi guardò tristemente il figlio.
“Naruto...”
bisbigliò la ex signora Uzumaki con un filo di voce. Naruto la
prese fra le braccia e l'abbracciò forte, trasmettendogli
tutto il suo calore.
“Perché
l'hai fatto mamma?!Perché volevi ammazzarti?!” disse il
ragazzo malinconicamente accarezzando i capelli biondi come il grano,
così simili ai suoi, della donna. Lei non rispose e si limitò
a posare la testa sul petto del ragazzo chiudendo gli occhi. Naruto
la cullò dolcemente, baciandole la fronte fredda. Fuori aveva
cominciato a piovere e le gocce di pioggia scendevano lentamente
lungo il vetro. Il biondino rimase per ben 20 minuti in quella
posizione,tenendo ben stretta a se la madre come se avesse paura che
quella scappasse. La mise sotto le coperte e, dopo averle dato un
dolce bacio sulla guancia, andò in entrata. Un dolore enorme
gli aveva preso il cuore e sentiva una strana morsa allo stomaco. Si
sedette per terra e appoggiò la schiena al muro. Con rabbia
diede un pugno alla superficie liscia della porta, creando una crepa
su di essa. Ci era mancato davvero poco..... se non fosse arrivato in
tempo la sua mamma sarebbe morta e lui si sarebbe trovato da solo, in
un mondo che non aveva pietà per nessuno...nemmeno per un
povero sedicenne con problemi famigliari! Un tuono squarciò il
cielo, illuminando con una luce bianca la stanza. Naruto si sentiva a
pezzi... di solito ci era abituato alle pazzie della madre perché,
siamo sinceri, non era la prima volta che tentava il suicidio! Ma
questa volta il ragazzo aveva davvero paura... le mani gli tremavano
ancora e tutto il coraggio che lo invadeva ogni volta che affrontava
una gara al “Ready, set and go!” era scomparso lasciando
il posto ad un panico che gli aveva fatto fermare il cuore per un
secondo. Chiuse gli occhi e si mise ad ascoltare la pioggia. In quel
preciso momento gli serviva qualcuno accanto e una persona Naruto
l'aveva già in mente... doveva andare da lei, gli serviva la
sua dolcezza che ogni giorno lo faceva innamorare sempre di
più....aveva bisogno di Hinata...
Hinata
era sdraiata sul divano e guardava con uno sguardo annoiato il
televisore. La piccola Hyuuga era a casa da sola... la madre lavorava
come infermiera nell'ospedale di Konoha e quella sera aveva i turni
di notte, mentre la sua sorellina minore era andata a dormire da
un'amica. La ragazza si stiracchiò come un gatto e guardò
il grande orologio appeso alla parete. Le lancette segnavano le 9.30.
Hinata appoggiò la testa al cuscino e si mise a guardare il
soffitto. La sua mente non faceva altro che pensare a Naruto.
“Chissà
che cosa mi stava per dire prima che il prof entrasse in classe!”
pensò Hinata contando le gocce di pioggia che scendevano lungo
il vetro appannato della finestra. Qualcuno bussò
ripetutamente alla porta di casa facendo ridestare la moretta dai sui
pensieri.
“Arrivò!”
urlò la ragazza, infilandosi le ciabatte e correndo in
entrata. Accese la luce e a gran voce chiese “ Chi è?”
. Dall'altra parte non rispose nessuno. Nel corpo di Hinata cominciò
a crescere la paura. Ma chi poteva mai essere a quell'ora? Non fece
neanche in tempo ad aprire dal tutto la porta che lo sconosciuto
entrò in casa e , con grande stupore della ragazza,
l'abbracciò forte facendola andare con la schiena contro al
muro. Hinata sgranò gli occhi dallo stupore. Non poteva essere
lui....
“N-naruto?”
disse la moretta sotto voce non capendo il motivo di quel gesto. Il
ragazzo in risposta la strinse ancora più forte a se e Hinata
si accorse che il suo corpo era scosso dai singhiozzi. La moretta non
si chiese se era giusto o sbagliato, sapeva solo che doveva
ricambiare quell'abbraccio. Rimasero abbracciati per alcuni minuti,
che per Hinata sembrarono ore, poi Naruto si staccò lentamente
da lei.
“Naruto
che è successo?” chiese la hyuuga guardando preoccupata
il biondino. Lui la guardò per un secondo negli occhi e, con
grande stupore della ragazza, le prese il viso tra le mani e la
baciò......
HOOOOOLA!!!!!!
questo capitolo l'ho scritto a scuola, forse è un po' corto ma
davvero pieno di amore secondo me ( ma solo secondo me eh!) Sono
davvero di fretta quindi ringrazio velocemente tutte le mie lettrici
: Elfetta93, Dreem, suscystar, LaTerrestreCrazyForVegeta, Xari-chan,
Talpina pensierosa, Elie91, Hinatina, mart, Kalahari, Hin@t@ , Hana
Turner, Babypunkettin@ e Uriko,.
AL
PROSSIMO CAPPY CHICA!!!!!
Rebel
Girl : )
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