Anonimo.

di Dulcamara_KR
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Anonimo.



 
Si diramano amputazioni
sugli stipi degli omicidi 
in provetta;
una cella iperbarica
a cloroformizzare
i silenzi in atrofia,
vibrazioni congestionate
di un'esalazione verticale.
Permeare in endovena:
la decapitazione
è la virtù di ogni cardine mai colto,
di ogni congedo inascoltato;
un paradigma allo specchio
da torchiare sui testicoli,
senza volto,
con ciprie in ossidazione
e cravatte usurate
che palpitano.
Uno straccio di narcotici
a sedare le gallerie detonate,
masticare gli acidi gastrici
per un pranzo d'alto rango;
la dimestichezza del fango
nell'occludere un respiro
demolito
nei catorci di un pungolo onirico
rifinito da una vertigine
sulla caligine impiccata.
Ed io,
tra i relitti,
ad affiggere punteruoli
sulle ali
di un ventilatore rotto.




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