Forse sì, forse no

di VENTO POETICO
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Ed eccoci. Qui, tra pensieri e parole che corrono via e non tornano più. Pronti a mantenere quella promessa o forse no, quante sicurezze vengono a mancare nella vita. Con la paura dell’incomprensione e il dolore delle parole che son bloccate in fondo al cuore. Con mia sorpresa sei tu, tu sempre impacciato, a parlare mentre io ascolto le tue parole.
 
E-Sana io …. Sai devo ancora trovare il coraggio di dirti….
 

 
Forse m’illudo sperando che tu sia qui per dirmi ciò che io vorrei attestarti?che quella cintura di nero colore è stata vinta per dichiararsi? Forse sì, forse no… io però le dirò, quelle parole che temo e temerò a lungo.
 

E-Grazie perché tu hai saputo salvarmi dall’oscurità in cui vivevo. Hai salvato la mia vita e…
 

No Erik, non queste sono le parole … non è ciò che voglio ascoltare. Ti fermo e a parlare sono io, dimostrando una Sana che ho nascosto tanto a me, a te, a tutti.
 
S- Ti sbagli. Sei stato tu a salvare me.
 
Noto la meraviglia negl’occhi tuoi.
 Ma continuo quella trafila che forse sto dichiarando a me e non a te.



S- prima che di incontrarti io … non ero che un’attrice, un robot, non una ragazza. Recitavo la mia vita come un lavoro, mi svegliavo e indossavo quella maschera che avevo costruito . Sorridevo se avevo voglia di piangere e odiavo quel sorriso, falso e meschino.  La verità era che il mio sorriso mi aveva lasciato, lì in quella stanza. Lì dove seppi di non essere figlia di mia madre. Lì dove la mia vita divenne un film, che mi ostinavo a recitare. Quando decisi di aiutarti era perché mi riconoscevo in te come in nessun altro. Perché … capivo quanto potesse ferire il sentirsi sbagliati. Quando seppi quella verità, pensavo solo di non essere giusta per la donna che mi aveva messo al mondo. Col tempo questo pensiero è tornato a essere estranio a ogni mia giornata. Così quel sorriso, in una sera, era tornato vero. Cercavo invano qualcuno che capisse che sotto quel sorriso c’era dolore spesso. Non si può sempre sorride e rinchiudevo nel buio me stessa. Asciugavo le lacrime, mi calmavo e mi costringevo in quel sorriso. Poi in un momento quel sorriso è divenuto vero. Vero, lì infondo a quel burrone quando tu hai saputo capirmi. Poi si è spezzato a semplici parole a una cornetta attestate. Spezzato, distrutto, senza via di scampo era quel sogno iniziato quando i tuoi occhi, allora spenti e duri, avevano incontrato i miei.
 
Cosa si affaccia alla sua mente? Non fisso i tuoi occhi per paura. Paura;sai la paura è assurda, ti consuma, ti avvolge, ti trascina in basso, ti stritola e ti pressa finché tu non ti abbassi ai suoi piedi nel buio di un silenzio. Non ti lascia finché non prendi il coraggio che mai hai avuto e la spazzi via, lei ti lascia  per poi chiederti una ricompensa per tal dolore: i tanti momenti  che lei ti ha portato via, ti ha stappato senza pietà. Ora lei non mi fermerà perche io ho la forza che non sapevo di avere è al mio fianco,  è lui. E allora afferro forte la speranza e piangendo continuo.
 

S-Ancora prima di comprendere l’importanza di quel sogno, esso si è frantumato. A seguire il suo esempio sono stati il mio sorriso e il mio cuore. Il fatto che ciò sia accaduto mi ha fatto capire molto e velocemente. Quel sogno è iniziato, quel sorriso è stato finalmente di nuovo vero, il mio cuore è ripartito dopo lunghi anni, la mia vita ha ripreso un senso perché …
 
Eccole le parole che temo, mi si bloccano in gola. Ho narrato di quella Sana che neanche io conoscevo ma non era questo il motivo di quella promessa. DOVEVO CONTINUARE!
 
S-. Capirò se mi dirai che non è della stessa opinione il tuo cuore, ma sono stanca di recitare. Non lo farò più perché ora il mio cuore batte per un motivo, vivo per un motivo. Perché i tuoi occhi mi hanno spiegato che a tutto c’è un motivo. A ogni cosa dono una ragione e quella sei tu. Sei tu la mattina il sole a svegliarmi e tu la sera a cullarmi con i raggi lunari. Io … Ti amo
 
Rivolgo a lui lo sguardo e lo vedo inerme, spiazzato e penso di aver sbagliato a smettere quella recita.
 

E- Sana io … Non mi dispiaci, ecco.
 
Lo fisso. Non può spiegarsi? Farmi finalmente comprendere a pieno? In altro momento avrei colpito con forza quel ragazzo che mi spiegava quel che  sentiva nel affermare in negazione.
 
E- Non vivo senza te.
 

Ora son certa che tutto ciò è un’illusione. Mi ha forse attestato che … non posso crederci! No, mi sto illudendo!
 
E- senza di te la mia vita era un ghiaccio, spento e solo. E non voglio tornare a riaffrontare il ghiaccio, la solitudine. Tu sei il sorriso che sognavo ogni notte, la forza che cercavo di raccogliere, gli occhi che cercavo. Fin da quando ti ho incontrata ho capito che tu eri quel motivo per cui la mattina mi sarei alzato. Io ti amo.
 

L’ha detto? Lui  Mi ama? E’ forse un sogno? NO, è la realtà. Ripenso a quante volte tu abbia fatto ciò che ora sarò io,io che ogni volta ti ho allontanato, a fare. E ti bacio sorprendendoti, tu chiudi quei bellissimi occhi è tutto finalmente è perfetto. La paura è via, è vinta e ora la forza vola come una farfalla che si poggia al petalo di rosa. Mi rispecchio nei tuoi occhi sentendo in lontananza voci in realtà vicine, mi perdo comprendendo che eravamo stati seguiti e tutti qui sono ai festeggiamenti mentre spero che questo sogno non si spezzi mai più. Sento Terence, Alissa, Funny, mamma, Robby, Maro… Tutti qui o meglio lì perché io non sono più una creatura terreste ma sto volando in quel tramonto che si scaglia alla realtà degl’occhi tuoi.Chi mi ha insegnato a volare sei solo tu. TI AMO.




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