“Io e Tenten andiamo a casa di Hinata, questo
pomeriggio. Ci vieni?”
Ino fissò l’amica dai capelli rosa con sguardo
interdetto.
“E perché mai?”
Un sopracciglio color caramella si sollevò
scettico.
“Ma perché domani è San Valentino, no?”
Un pensiero anche per te <3
Ino trovò la motivazione “San Valentino” molto stupida.
Lei non aveva un ragazzo, che senso aveva preparare della cioccolata? Avrebbe
potuto prepararla per suo padre, o per Chouji [che sicuramente avrebbe
apprezzato] o Shikamaru...ma che senso avrebbe avuto?
San Valentino era una festa per gli innamorati, non per
gli amici! Al massimo, lei, avrebbe potuto festeggiare il 15*. Sicuramente i
suoi compagni di squadra le avrebbero fatto compagnia. Cioè, forse Shikamaru
non avrebbe potuto, visto che aveva la sua
adorata strega.
“Allora, ci vieni o no?”
La voce squillante di Sakura la riportò alla realtà,
spezzando quella serie di improperi in cui la bionda era caduta [contro l’ananas, ovviamente].
Si portò un dito sul labbro inferiore, pensierosa.
Visto che non aveva la minima di idea del possibile
candidato a ricevere la cioccolata, sospirò.
“Ma a chi la potrei regalare?”
Sul viso della ragazza di fronte a lei comparve
un’espressione che sapeva di “Ovvio, no?”.
“Ma a Sai, no?”
Ino si diede una bottarella sulla fronte, sentendo il nome
del ragazzo. Come aveva fatto a non pensarci?
Forse perché non
interessa nemmeno a te, le sussurrò una vocina all’orecchio, tanto che dovette scuotere la
testa sotto lo sguardo allibito di Sakura, per farla scomparire.
“No? Pensavo ti piacesse.”
La bionda spalancò la bocca stupita. Probabilmente,
Sakura, aveva interpretato il gesto come un no.
“Non ho detto...”
“Ma certo! Ovvio che lo potresti preparare per Shikamaru!”
La kunoichi si bloccò a bocca aperta.
Perché, ora, aveva pronunciato proprio il nome di
Shikamaru? Sakura sarebbe rimasta sempre un mistero per lei, nonostante tutto.
“Shikamaru? Perché mai?”
La ragazza si afferrò una ciocca color pesco,
intrecciandosela intorno ad un dito; si mordeva il labbro inferiore, in un
tipico gesto di nervosismo.
“Bhe, ho notato che sei parecchio gelosa quando lo vedi
con Temari-san.”
Spalancò la bocca stupita, udendo quelle parole. Lei? Lei
gelosa di...Shikamaru?
Ok, alle volte non le piaceva essere mollata dall’amico
perché doveva correre da Temari. Non
le piaceva nemmeno quando la invitava a pranzo, con lei e Cho, a dirla tutta. E
nemmeno quando li vedeva con lo sguardo fisso verso l’alto, insieme.
Forse era un po’ gelosa. Ma solo ed
esclusivamente perché non voleva che Temari prendesse il suo posto nel cuore del giovane; ossia, quello di migliore amica.
Storse il nasino, arricciando le labbra.
Se davvero non voleva perdere quel posto...un regalino a
Shika lo doveva fare.
“Ok, ci vengo.” Sospirò, alla fine.
Sakura le sorrise con malizia, uno sguardo che faceva
intendere mille parole.
Ino spalancò la bocca, pronta a ribattere.
“Guarda che lo preparo anche per Cho! E, soprattutto, per
Sai-kun!”
“Certo, certo...”
Sakura osservò divertita le gote dell’amica che, via via,
si arrossavano sempre di più.
“Uhm.”
Naruto sollevò lo sguardo sul giovane seduto di fronte a
lui che aveva assunto un’aria pensierosa, lasciando perdere per un secondo il
suo piatto di ramen.
“Che succede?” chiese, dandogli una pacca sulla spalla
sinistra.
Shikamaru sussultò al tocco dell’amico, e si girò a
guardarlo storto.
“Baka, ti sembra il modo?”
La risatina del biondo attirò l’attenzione di Kiba, seduto
li vicino, che si avvicinò ai due.
“Che c’è di così divertente?”
“Shikamaru è diventato una femminuccia.”
Il giovane in questione sbuffò, sussurrando un mendokuse che fu udito solo da Chouji.
Si portò una mano al mento ruvido a causa della barba
appena tagliata, pensando da cosa, o meglio chi, fosse stato distratto.
Gli vennero in mente dei capelli biondi e degli occhi
chiari...e un carattere molto mascolino.
“A che pensi?”
La domanda di Chouji lo distrasse; si voltò verso di lui,
con un espressione accigliata.
“A nulla.”
L’amico scrollò le spalle, tornando al piatto di carne
fumante che stava davanti a lui; Kiba, nel frattempo, aveva iniziato a prendere
[amichevolmente] in giro Naruto.
“Allora? La tua adorata Sakura-chan” il nome di lei fu detto con una nota divertita che
fece pulsare una vena sulla tempia del biondino “ti preparerà il cioccolato?”
Naruto si sentì arrossire sotto lo sguardo incuriosito di tutti i suoi amici.
Si morse il labbro, abbassando lo sguardo. Come poteva
dire che non ne aveva la minima idea?
I rapporti fra lui e Sakura erano migliorati molto, negli
ultimi tempi; non sapeva ancora, però, se la ragazza ricambiasse i suoi
sentimenti.
Erano usciti parecchie volte nell’ultimo periodo, anche
solo per una semplicissima passeggiata, e lui si era trovato bene [come al
solito] con Sakura.
Non poteva sapere, però, se quello fosse lo stesso
pensiero della kunoichi.
“Bo.”
Kiba rise sguaiatamente, seguito da un latrato dal fedele
Akamaru. Il biondo abbassò lo sguardo imbarazzato, per poi rialzarlo, fulminato
da un’idea.
“E tu? Non hai una ragazza che potrebbe regalarti del
cioccolato!”
Il castano smise di ridere, e iniziò a fissare l’amico con
sguardo di chi la sa lunga.
Shikamaru osservò i due, per poi sbuffare.
“Naruto, Kiba ha la ragazza.”
Il ragazzo tirato in causa arrossì lievemente, ma fu
notato solo dal giovane con la coda, mentre Naruto si voltava verso Chouji che,
tranquillamente, aveva pronunciato la frase.
“E chi è la poverina?!”
Qualche ora dopo, Naruto vantava un morso sul braccio,
mentre Kiba un livido sotto l’occhio destro.
Shikamaru sollevò lo sguardo al cielo, fissando le nuvole
con malinconia.
“A che pensi?”
Ancora una volta, la voce calda di Chouji gli giunse
all’orecchio.
“Penso che è da una vita che non guardiamo più le nuvole
insieme.”
L’amico paffuto sorrise, portandosi alla bocca una
patatina.
Aveva capito che Shikamaru non si riferiva solo a loro
due...
“Ino-chan! Sakura-chan!”
La voce di Tenten giunse alle orecchie delle due ragazze
che, divertite, si voltarono incrociando gli occhi nocciola dell’amica.
La giovane correva verso di loro, lasciando che la
gonnellina che indossava svolazzasse a destra e sinistra, attirando sguardi
sulle lunghe gambe nivee.
“Ciao, Ten-chan.”
Ino le schioccò un bacio sulla guancia, per poi prenderla
a braccetto e ricominciare a camminare.
Sakura le imitò, afferrando il braccio della bionda che,
con sguardo malizioso, stava fissando la nuova arrivata.
“Chi è il fortunato? Neji? Lee?”
Le gote di Tenten si arrossarono, mentre una mano andava a
spingere l’amica, facendole perdere l’equilibrio.
Sakura trattenne una risata, osservando Ino a terra.
“Kami, Ino-chan! Non dire queste cose, poi perdo il
controllo!”
“Ho visto.”
Il borbottio di Ino non si fermò fino a che non arrivarono
a villa Hyuga, dove ad aspettarle vi era Hinata, tranquillamente appoggiata al
portone.
Vedendo le amiche sorrise ampiamente; le condusse
all’interno della casa, portandole direttamente verso le cucine.
Ino spalancò la bocca, osservando l’ampiezza di quel luogo.
Ci era passata un sacco di volte, ma mai una volta vi era
entrata.
Lo stile era decisamente orientale. Sembrava tanto
un’antica villa, cosa che non la stupì molto, pensando alle origini dell’amica.
“Cosa avete intenzione di preparare?”
Tenten fissò Sakura per un secondo, per poi sorridere.
“Bhe, so che a Neji piace molto il cioccolato bianco,
così...”
Il sorriso malizioso che Ino aveva avuto poco prima
ricomparve. Fissò l’amica divertita, per poi prenderla sottobraccio.
La castana arrossì, sentendo che Ino le avrebbe chiesto
qualcosa di assolutamente imbarazzate.
“Oggi non esci con Temari?”
Shikamaru voltò lo sguardo verso Chouji che, ingenuamente,
fissava il cielo azzurro e bianco.
“È partita stamattina presto.”
Borbottò il giovane con la coda; portò una mano al
giubbino verde da chuunin, cercando qualcosa nella tasca sinistra.
Tirò fuori un pacchetto di sigarette bianco e, con un
colpo abile, ne fece uscire una; se la portò alle labbra ma, prima che potesse
cercare l’accendino, l’amico accanto a lui gliel’aveva già strappata fuori
dalle labbra.
“Sei matto?”
Domandò Shikamaru stupito, fissandolo.
Il castano sorrise mesto, schiacciando del tutto la
sigaretta.
“Ino ti ha detto mille volte che fumare fa male.”
Il Nara borbottò sottovoce, maledicendo quella testa bionda che aveva plagiato
il suo migliore amico. Decisamente seccante.
“Fa più male a te perdere tempo ad impedirmi di fumare...”
Chouji sorrise di nuovo, mangiando un’altra patatina.
“Può darsi, ma almeno non verrò mai picchiato da Ino, anzi,
magari riceverò pure un premio.”
“Eh?”
“Domani, caro il mio genio, è San Valentino.”
Lo sguardo di Shikamaru fece intendere all’Akimichi che
no, non aveva capito dove stesse andando a parare.
“Sicuramente, Ino, non vorrà sprecare un anno senza
regalare cioccolata e, non avendo il ragazzo, i probabili candidati siamo
io...”
E, con l’indice, indicò lo stesso Nara.
Shikamaru sgranò un attimo gli occhi, per poi sbuffare e
riprendere quella tipica espressione
annoiata.
“See..”
“Ma no, Sakura! Devi tagliare, non picchiare!”
La voce squillante di Ino la si poteva udire perfino nel
campo di addestramento che Hanabi, in quel momento, stava utilizzando.
Aveva ripreso l’amica per la quinta volta, quel
pomeriggio. Sakura Haruno poteva essere un genio, una medic-ninja eccezionale,
un’abilissima kunoichi...ma non un’ottima cuoca!
In quello, Ino, era sicuramente migliore.
Sua madre, fin da piccola, le aveva sempre insegnato
l’arte culinaria; dalle ricette semplici, a quelle più complesse.
Le ripeteva sempre che prima di essere una kunoichi, lei,
era una donna.
Una donna, pensò Ino scettica, senza un uomo.
“Che palle, Ino! E lasciami fare!”
La bionda mise le mani sui fianchi, guardandola
ammonitrice.
“Sakura! Ti sto solo aiutando, voglio che il dolce che
regalerai a Naruto sia commestibile!”
L’Haruno sbuffò, scostandosi un ciuffo color caramella
dalla guancia, macchiandosi di crema.
Tenten, li accanto, stava già scegliendo la forma da dare
al suo dolce; probabilmente, conoscendola, avrebbe optato per un kunai.
Ino sorrise, per poi portare lo sguardo sulla dolce
Hinata.
I capelli legati in una coda bassa, tenuti indietro da una
bandana la facevano assomigliare ad un’ottima mogliettina.
“Per chi è il tuo cioccolato, Hinata?”
Sakura aveva abbandonato il tono scocciato, per rivolgersi
alla mora. Aveva una nota di curiosità nella voce, forse anche urgente.
Probabilmente, pensarono la castana e la bionda, sperava non dicesse il nome di
un certo biondino...
La Hyuga arrossì, smettendo all’istante di dare forma al
suo dolce. Ino sorrise, ripensando ad un certo ragazzo che, una settimana
prima, era entrato tutto trafelato nel negozio richiedendo un qualsiasi fiore
per una ragazza pura e candida.
La bionda, ovviamente, non l’aveva fatto andare via con il
mazzo di rose bianche senza aver prima scoperto tutta la storia.
“Non sarà Kiba?” chiese con una nota maliziosa.
Sakura fece cadere il coltello, che quasi trafisse Tenten.
“COSA?!”
Hinata arrossì ancora di più, si coprì il volto con le
mani, gemendo per l’imbarazzò.
Tenten sorrise, saltando al collo della mora e scoccandole
un bacio.
“Ma Hina-chan, perché non l’hai detto prima?!”
“Scu...sa. Io e Kiba...è successo tutto in fretta!”
Ino le sorrise, dandole un buffetto sulla nuca. Sakura, dal
canto suo, aveva un sorrisetto ebete stampato in faccia. Era felice, e sapeva
perché.
Lo sapeva, lo sapeva grazie a Yamato, un anno prima, lo
sapeva grazie alle insistenze di Ino, lo sapeva perché, infondo, era
intelligente.
Tutte le sensazioni che provava per Naruto non erano come
quelle per Sasuke; erano più...piacevoli.
Si sentiva più a suo agio con il biondo, rispetto
all’Uchiha che, ormai, era solo un ricordo. Un ricordo doloroso, da
dimenticare.
“Senti, non stai con Kiba perché ricorda Naruto, vero?”
La domanda le sfuggì dalla bocca così, senza che lei
avesse premeditato nulla.
Hinata la fissò, così come Ino e Tenten.
“No, non sono mica così meschina!” esclamò, sorridendole.
Sakura si scusò con lo sguardo, annuendo poi.
“Ovviamente, scusami.”
Ino osservò entrambe le amiche, per poi incrociare le
braccia dietro la nuca e chiudere gli occhi scocciata.
“Poi Naruto è Naruto e Kiba è Kiba. Sarebbe da cretini
paragonarli...”
La cucina scese nel totale silenzio, tanto che la bionda
dovette aprire un occhio per capirne il motivo.
Solo quando vide i sorrisetti maliziosi di Sakura e Tenten
e lo sguardo sognante di Hinata, capì quello che aveva detto.
Si portò le mani alla bocca, arrossendo.
“Ma...ho detto proprio io questa frase così alla
Shikamaru?!”
Sakura le si avvicinò, sorridendole sorniona.
“Poi non ti piace, eh?”
“Da quanto stai con Hinata?”
Neji, udendo quelle parole, si voltò di scatto verso
Naruto e Kiba; l’Inuzuka, sentendosi osservato, si voltò trovando gli occhi
bianchi dello Hyuga che lo scrutavano nel profondo.
Rabbrividì, maledicendo mentalmente il biondo.
“Da...quasi dieci giorni.”
Il giovane mandò giù d’un fiato il bicchiere di succo che
aveva fra le mani, per poi sfoggiare uno dei migliori sorrisi in direzione
dell’amico dai capelli lunghi.
Neji inarcò un sopracciglio, facendo una smorfia.
“Che vuoi?”
Kiba si tirò il collo della maglietta rossa, lanciando
un’occhiata ad Akamaru, che poltriva ai suoi piedi. Quando si dice gli amici...
“Tu...uscirai con Tenten?”
Neji sputò, letteralmente, il succo alla pera che stava
elegantemente sorseggiando in faccia a Lee che, mandandolo a quel paese, si
alzò per andarsi a pulire.
Lo Hyuga lo guardò un attimo dispiaciuto, per poi
fulminare Kiba.
“Fatti gli affaracci tuoi, Inuzuka.”
Naruto rise divertito, vedendo Kiba impallidire. Meglio
non fare arrabbiare il cugino della propria ragazza...
“Uhm. Quindi hai intenzione di farla...così.”
La voce di Sakura non nascondeva una certa delusione. Per
Chouji, la bionda, aveva cucinato una bella farfalla, ma per Shikamaru...
“Una nuvola?”
Ino sorrise divertita, osservando l’espressioni delle
amiche.
Lei non era di certo una tipa romantica. Poi, perché mai
avrebbe dovuto essere romantica? Era Shikamaru!
“Bhe, che dovevo fare? Un cervo?!”
Sakura sbuffò, scotendo il capo.
Tenten rise, avviandosi al fornellino. Afferrò i guanti,
per poi indossarli.
“Ta-dan!”
“Wow!”
Hinata osservò con espressione trasognata il semplicissimo
cuore che la castana aveva cucinato.
Sorrise osservandola prendere possesso del cioccolato
fondente, ed iniziare a disegnare delle figure sullo strato superiore.
“Che fai?”
Tenten sorrise maliziosa, continuando il lavoro.
“Disegno io e lui che ci alleniamo.”
La Hyuga le sorrise dolcemente, osservando poi con calore
il dolce che aveva cucinato, con la faccia di Akamaru.
Chissà se Kiba lo avrebbe apprezzato..
Voltò lo sguardo, cercando un possibile giudizio da una
delle sue amiche.
“Io dico che lo adorerà. Non lo mangerà, ma deciderà di
conservarlo per tutta la vita...”
Sakura fece ridere le due amiche, mentre Ino apriva il
volto in un sorriso.
“Oppure si rifiuterà di mangiare il suo migliore amico!”
Un’altra allegra risata si fece largo per tutta la cucina
di villa Hyuga.
Poche volte era stata così allegra, quella casa.
Ino osservò le tre amiche occuparsi dei loro dolci; Hinata
aveva appena infiocchettato il pacchetto e, con un sorriso, stava scrivendo un
bigliettino.
Da quando era così innamorata di Kiba, Hinata? Da quando
aveva dimenticato Naruto?
Probabilmente si era resa conto che non era veramente il
biondo a desiderare, ma il ragazzo che le era sempre stato vicino.
Un po’ come Sakura, infondo. Un amore nato gradualmente,
piano. Naruto non aveva mai ceduto e lei se ne era, inevitabilmente,
innamorata.
Forse per il suo coraggio, forse per la sua dolcezza;
Sakura Haruno, ormai, aveva dimenticato Sasuke Uchiha.
E lei? Lei l’aveva dimenticato, si. Ma perché? O meglio,
chi era stato a toglierle dalla mente Sasuke?
Sai? No, infondo non lo trovava poi così interessante.
Shikamaru? Ma che cosa le sarebbe dovuto
piacere, di lui? Il fatto che guardasse le nuvole? Che fosse intelligente? Che
fosse più che carino?
O semplicemente...perchè era sempre con lei?
“Ino-chan. Il tuo dolce è pronto...”
La bionda sussultò, osservando la nuvola di cioccolato che
Hinata le porgeva.
La prese fra le mani titubante, deglutendo.
Se la portò di fronte al naso, scrutandola attentamente.
“Mi piace Shikamaru?” le domandò, facendo zittire le
amiche.
Tutte trattennero il fiato, in attesa di una risposta.
* *** *
14 febbraio.
San Valentino, Konoha.
Anko Mitarashi osservò con un sorrisetto l’avvenente amica
seduta accanto a lei che, con materno affetto, cullava un bambino dai capelli castani.
Morse un dango, sorridendo dolcemente al bambino.
“Allora, Tobi-kun, come stiamo oggi?” domandò, portando il
naso ad un millimetro dal volto del piccolo, che si mise a ridere.
Kurenai sbuffò divertita, attirata poi dalla allieva che
le passava accanto.
“Hinata?”
La morettina si bloccò, voltandosi verso la kunoichi.
“Kurenai-sensei, Anko-sensei!!”
Si avvicinò alle due donne di corsa, per poi chinarsi ad
accarezzare il piccolo Tobi.
Il bambino sorrise, godendosi le carezze della giovane.
“Dove andavi, Hinata?”
La giovane arrossì, sotto lo sguardo malizioso di Anko e
quello interdetto di Kurenai.
“Da...Kiba...sa, oggi è..”
“Hinata-chan!”
Le due donne si voltarono, vedendo appunto il giovane
Inuzuka accompagnato dal fido Akamaru dirigersi verso la Hyuga.
Kurenai sorrise dolcemente, vedendo l’allieva avanzare
verso il compagno di squadra.
Vide il giovane castano accettare, un po’ imbarazzato, un
pacchettino che lei gli porgeva.
“San Valentino...” sibilò Anko, li accanto.
La Yuhi sbuffò, giocando con Tobi. Probabilmente, Anko,
stava pensando ad un piccolo regalo
che avrebbe potuto ricevere da Kakashi.
La vide ghignare divertita, per poi osservarla scattare in
piedi.
“Kure-chan, ho trovato il mio regalo! Kakashi avrà una...bella sorpresa quando tornerà a casa!”
E con quest’ultima nota maliziosa sparì, facendo ridere
l’amica.
“Anko è decisa, nh?”
La voce pacata di Tsunade portò l’attenzione di Kurenai
alla sua destra.
La bionda teneva fra le mani un mazzo di orchidee bianche,
e aveva un sorriso malinconico sul viso.
“Tsunade-sama! Buongiorno!”
La bionda sorrise, chinandosi su Tobi. Gli stampò un
tenero bacio sulla fronte, per poi volgersi verso la madre.
“Sto andando al cimitero. Vieni con me?”
Kurenai strabuzzò gli occhi, portando lo sguardo sui
fiori. Sorrise dolce, inclinando il capo.
Prese fra le braccia Tobi e, precedendo l’Hokage, si
avviò.
“Certo. Asuma adorava
San Valentino.”
Tsunade sorrise, seguendo la giovane donna, pensando
all’uomo che lei sarebbe andata a
trovare.
“A lui, invece, piaceva ricevere il cioccolato. Mi pare di
averglielo regalato, una volta...”
Kurenai rise divertita, incrociando gli occhi nocciola
della donna.
“Ecco qui, baka.”
Gli occhi azzurri di Naruto si riempirono di lacrime,
mentre Chouji, Ino e Tenten scoppiavano a ridere divertiti.
Sakura arrossì, quando sentì le braccia di Naruto
cingerla. Sentiva gli sguardi degli amici su di sé, e questo la imbarazzò
ancora di più.
“Naru...”
“Grazie, Sakura-chan!”
Si sciolse all’udire quelle parole e, con un sorriso, gli
afferrò la mano.
“Mi porti a mangiare del ramen?”
Il biondo spalancò la bocca stupita, per poi strillare di
gioia.
“Certo, Sakura! ‘ttabayo!”
I due scomparvero sotto gli occhi divertiti degli amici.
Ino sorseggiò il suo the, per poi porgere un pacchetto
rosso all’amico dai capelli castani.
“Cho, spero ti piaccia.”
Il giovane arrossì leggermente, afferrando il pacchetto
che tanto aveva desiderato.
Lo scartò, per poi sorridere alla vista di una bella
farfalla.
“Grazie, Ino.”
La ragazza ricambiò il sorriso, girandosi verso l’amica
castana.
“Io lo darò...fra due minuti a Neji!”
E dette quelle parole, scappò via.
La bionda sorrise, smettendo quando sentì un presenza
accanto a sé.
“’Giorno.”
La voce seccata di Shikamaru le fece accelerare il battito
cardiaco ed arrossare le gote.
Si girò piano verso di lui, tenendo il capo chino.
“Buongiorno.”
Il giovane con la coda osservò un secondo lo strano
comportamento dell’amica, per poi girarsi verso Chouji.
“Chi te l’ha regalato?”
“Ino!”
Shikamaru osservò il pacchettino, per poi rigirarsi verso
la ragazza.
La guardò un attimo, forse più seccato del solito.
“..capisco.”
La bionda sollevò il capo, mordendosi un labbro inferiore.
“Tieni. Questo è per te, ma non significa niente, ok? Te
l’ho preparato solo perché non avevo nulla da fare!”
Il ragazzo prese il pacchetto, fissando l’amica. Un
sorrisetto si fece largo sul suo volto, e scartò il regalo.
Ne estrasse un cioccolato a forma di nuvola, che lo fece
scoppiare a ridere.
“Ino, quanto sei scema?”
Lei arrossì, alzandosi di botto.
Con le mani lungo i fianchi, stizzita, si diresse verso
l’uscita del locale.
“Ehi, mendokuse?”
Si voltò, rossa dalla rabbia.
“Grazie, eh! Oggi ti porto con me a guardare le nuvole!”
Ino sentì il cuore accelerare di nuovo e, seccata, corse
fuori.
Shikamaru rise di nuovo, mordendo un pezzo di cioccolata.
Stupito, si voltò verso l’amico.
“Forse Ino non è poi così maschiaccio. Non è male, in
cucina..”
Chouji annuì divertito, dando una pacca amichevole al
Nara.
Ino corse fuori, fermandosi ai
limiti della lapide degli eroi.
Lesse il nome, sorridendo.
Asuma Sarutobi.
“Sai, Asuma-sensei? Forse Sakura
non mi ha battuto in amore...”
“Mi piace Shikamaru?”
Sorriso.
“Si.”
* *** *
*15 febbraio, per me e le mie amiche, significa festa dei
single. Non so se è così da tutte le parti..
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono,
ma sono proprietà di Masashi Kishimoto. Vengono utilizzati senza scopo di
lucro.
Note di fine storia:
Uhm. Innanzitutto, buon San Valentino.^^
Finalmente, posso dire, ho pubblicato una storia con tutte le coppie che adoro.
Sono riuscita pure a fare un accenno ad AsuKure, KakaAnko
e JiraTsu. *-* Non sapete quanto sia felice!
In effetti, volevo mettere pure Karin e Suigetsu, ma mi
sono trattenuta. Se li avessi aggiunti, avrei dovuto mettere obbligatoriamente
anche Pein e Konan.
Sono soddisfatta, nonostante la fict non sia un granché.
Spero che piaccia un pochino, anche se non ci spero poi molto..
C’è da dire che la ragazza mascolina a cui si riferiva
Shika era Ino, non Temari. Tanto per chiarire, no..
Dedicata a Ladykiki, mentre aspetta l’altra
[aiuto!] e a Kaho. In teoria, dovrebbe essere anche le tua coppie preferite,
escluse due.^^
Grazie a Rael, perché l’ha letta [come al
solito] in anteprima per darmi un parere. Koi-san, una dedica tutta per te, dopo..
Un bacio ad una persona speciale, Hacchan. La mia amora, che mi sta facendo conoscere un
sacco di gente, per qualche oscuro motivo!XD
Un affettuoso
abbraccio a
chiunque leggerà, recensirà o l’aggiungerà ai preferiti.
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro
recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
*Grazie alla Gecchin per il
messaggio promozionale*
Sayonara
Mimi-chan