Cioccolato ad un amore scomparso

di Yo Yo Sango 16
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=[CIOCCOLATO AD UN AMORE SCOMPARSO]=

 

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 Devo dire che non è la mia coppia preferita di Yu Yu ma mi piacciono comunque Shizuru e Sakio. Penso che questa sia l’unica ff malinconica delle 14 che ho creato. Se le volete leggere le troverete in altri anime, tutte dedicate al S. Valentino.

 

Era una gran tristezza vedere il fratello così emozionato per quella stupida festa che era San Valentino.

Avrebbe voluto solo prenderlo a pugni.

Lei, Shizuru Kuwabara, era davvero una bella ragazza e aveva una grandissima schiera di corteggiatori pronti a fare qualunque cosa per lei.

Ma lei li rifiutava tutti, uno ad uno, senza guardare se erano belli, ricchi o intelligenti.

Tutti la rimproveravano per questo, le dicevano che in questo modo non avrebbe mai trovato ciò che definivano “l’amore vero”.

Ma cosa ne sapevano loro?

Pensavano di sapere tutto su quel sentimento e sbandieravano ai quattro venti quanto fosse bello e quanto rendeva felici.

Ma loro non sapevano.

Non sapevano cosa voleva dire incontrare l’amore vero… per poi perderlo per sempre qualche ora dopo.

Shizuru aprì il “cassetto del dolore”, come lo aveva ribattezzato, e tirò fuori quell’oggetto.

Quell’accendino.

Era tutto quello che le rimaneva di lui.

Sakio, con quegli occhi azzurro mare e quel fare da signorino per bene, che nascondeva una personalità completamente diversa.

Suicida.

Una lacrima le cadde dagli occhi.

Si sgridò mentalmente di ritrovarsi a piangere dopo quasi un anno che se n’era andato.

Tirò fuori una sigaretta e l’accese con quell’accendino.

Aspirò a lungo e poi rilasciò una grossa nube di fumo grigio: -Sto arrivando, amore mio.-

Andò in cucina e tirò fuori una scatola a forma di cuore, al cui interno stava del profumato cioccolato, comprato alla pasticceria che prediligeva.

-Io esco, torno tardi.- gridò al fratello e, senza aspettare risposta, uscì di casa.

Accese la macchina e partì, destinazione: l’isola del Torneo.

Ci arrivò dopo ben cinque ore di viaggio dove rimuginò sui giorni passati a piangere e le giornate grigie senza di lui.

Si promise di non piangere fino all’arrivo.

-Fammi arrivare all’isola!- ordinò senza timore ad un demone traghettatore.

-Ma non sai che sull’isola non c’è più niente ormai?-

-Ti ho detto di portarmi là!- ripeté a denti stretti; il demone fu convinto con poco.

Arrivata sull’isola osservò il panorama che  le si parava davanti: mucchi di cenere, rottami e pezzi di cemento bruciato ovunque.

Era un paesaggio desolante.

Shizuru camminò fra le macerie incenerite finché scorse una gigantesca macchia nera, provocata dall’esplosione.

Era il punto in cui la bomba era esplosa, il punto in cui Sakio le aveva rivolto il suo ultimo sorriso.

Appoggiò tremante la scatola al centro della macchia e grosse gocce cominciarono a cadere.

-Sta cominciando a piovere.- mormorò mentre si allontanava.

 





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