Map
Si
massaggiò più e più volte le tempie, per calmare
quel terribile mal di testa.
Era
da quella mattina che la disturbava insistentemente, deconcentrandola
dal proprio lavoro.
Abbassò
gli occhi verso la mappa che stava abbozzando e storse il labbro
inferiore.
Non
andava.
No.
Non
era perfetta.
Per
quanto la carta fosse la migliore in commercio, per quanto
l'inchiostro fosse un nero oscuro e profondo e per quanto le
coordinate che lei stessa aveva tracciato, erano precise,
quell'insieme di isole e di linee, non la soddisfaceva.
Afferrò
la carta con entrambe le mani e la stracciò in piccoli
foglietti che si sparsero in modo casuale per la stanza.
Imprecò
mentalmente una, due volte, per poi, prendere un altro foglio e
posarlo sul tavolo di lavoro. Con un gesto della mano, tolse i
trucioli di gomma e scansò le matite che malandrine, erano
sparse sul banco.
Era
sempre stata una tipa precisa, calma e ordinata.
Ma
il solo vedere quel maledetto macello, la deconcentrava e la mandava
in bestia.
-Merda-Si
portò entrambe le mani alla fronte per cercare di drenare il
dolore che imperterrito, continuava a martellarla.
Cosa
aveva fatto di male per meritarsi tutto questo?
Aprì
gli occhi e fissò nuovamente il foglio vuoto e giallastro.
Aveva
l'idea, le proporzioni, le fattezze e le misure tutto impresso nella
mente. Afferrò la matita, pronta a disegnare, ma si bloccò.
Perchè
ora non riusciva a riproporla esattamente come aveva fatto quella
mattina?
Oh,
quella si che era perfetta. Ci aveva lavorato tutta la sera e usato
dei colori costosi per renderla più vera che poteva. L'isola
che si erano lasciati alle spalle, aveva una conformazione molto
singolare. Il clima era estivo e gli abitanti pacifici e bonari,
vivevano di felicità e di pesca.
Un
luogo fantastico senza dubbio.
Rammentò
la meravigliosa forma e le scappò un piccolo sorriso.
Un
cavalluccio marino.
Era
insolito e bizzarro, ma quell'isola, ne abbondava ed erano dei
piccoli pesciolini veramente graziosi.
Rufy,
Usopp e Brook, ne avevano pescati qualcuno e troppo impietositi dal
loro aspetto così bello e delicato, avevano deciso di comune
accordo di inserirli nel grande acquario della nave.
Lasciò
cadere la matita sul banco e tornò alla realtà.
Aveva
fatto un lavoro eccellente, poche volte aveva realizzato cartine così
accurate e belle.
Digrignò
i denti al solo ricordare che fine aveva fatto quella splendida
cartina.
Carta
tagliuzzata.
Con
uno scatto, si alzò in piedi e indiavolata, abbandonò
la sua postazione, facendo cadere dietro di se, la sedia.
Era
inutile. Non aveva la concentrazione, la pazienza e la calma
necessaria per intraprendere un nuovo disegno, e quel cavolo di mal
di testa la stava letteralmente uccidendo.
Afferrò
il pomello della porta e lo abbassò, inspirando nervosa l'aria
pulita e fresca di mare.
Il
sole stava tramontando ed entro poche ore, sarebbe stata pronta la
cena.
Si
avvicinò alla piccola balaustra e strinse il legno tra le
dita, conficcando le unghie in profondità.
Zoro.
Maledetto
arrota coltelli, marimo e spadaccino idiota.
Ringhiò
sonoramente, tanto che Usopp, poco distante da lei, prese la saggia
decisione di eclissarsi.
Doveva
andare immediatamente da Chopper per frenare quell'insistente mal di
testa, era l'unica soluzione.
Scese
le scalette fino a calpestare il soffice prato erboso, dirigendosi
poi, verso la cucina.
-Nami-san!-Al
solo sentire i suoi lievi passi, il cuoco spalancò la
porta.-Mia dolce Nami, la cena è quasi pronta! Posso nel
frattempo servirti qualche stuzzichino?-Cortese e speranzoso, attese
la risposta della bella navigatrice che, dopo aver sentito il suo
sproloquio caramelloso, si voltò con sguardo omicida.
-Chiudi
il becco e torna ai fornelli.- Lo liquidò con una pesante aura
nera che iniziò ad aleggiarle addosso. Al solo vederla con le
balle girate, anche il cuoco, così come il cecchino, annuì
energicamente e tornò alle sue faccende.
Nuovamente
indisturbata, Nami riprese a camminare verso la sua destinazione.
Ripensò
nuovamente a Zoro e a quel terribile momento in cui la lama della sua
spada, aveva tranciato di netto la sua cartina. Chiuse gli occhi per
il nervoso e un ulteriore ringhio doloroso, le esplose nella bocca.
Lo
aveva picchiato, aveva inveito contro di lui e insultato nel peggiore
dei modi. Niente.
Non
era riuscita a liberarsi della collera che ancora, conservava.
Solitamente
dopo averlo preso a mazzate, tornava tranquilla, ma quella volta,
aveva seriamente passato il segno.
Non
appena sentì dei passi provenire dalla stessa direzione, alzò
gli occhi e trovò l'uomo dei suoi pensieri.
Il
petto iniziò ad infiammarsi e il respiro divenne incostante.
Per l'ennesima volta, imprecò mentalmente e rigò
dritto, ignorando lo spadaccino che sorpreso della sua presenza,
aveva serrato la mascella.
Bene,
anzi, benissimo. Anche lui era incavolato esattamente come lei. Per
sua fortuna, per un po' di tempo, non l'avrebbe più
infastidita.
-Nami-
Si bloccò immediatamente al solo sentire il suo nome
pronunciato da quella bocca. Serrò forte i pugni e dischiuse
le labbra, pronta nuovamente ad un tremendo scontro verbale.
Sentiva
la schiena iniziare ad imperlarsi di sudore e il cervello mettersi in
moto, pronto a ribattere o a mandarlo al diavolo per qualunque cosa,
si azzardasse a dirle.
-Senti...Mi
dispiace-
-Oh,
Zoro! Vaffanculo!-Parlò prima di rendersi conto delle parole
del verde. Sgranò gli occhi al solo sentire che, non erano
parolacce o offese, ma parole di scuse ben consapevoli.
Si
voltò stupita, fissandolo ancora di schiena. Che cosa aveva in
mente?
-Sono-Riprese
a parlare rimanendole di spalle-Profondamente dispiaciuto-.
Nuovamente, Nami sbuffò.
Poteva
voltarsi no? Fissarla in volto almeno...che razza di scuse erano?
-Ho
distrutto un pezzo del tuo sogno vero?- Ancora una volta, rimase
sbigottita delle sue parole.
-Zoro...-
-No.-Finalmente,
si voltò e Nami, potè vedere il volto sincero e
addolorato dello spadaccino.-Hai tutte le ragioni per avercela con
me. Ho ostacolato il tuo sogno...-Sviò dal suo sguardo-Avrei
reagito anche io così.- Forse, scaricarlo di pugni, non era
stata una così buona idea e certamente, lui non si sarebbe
azzardato a sfiorarla neanche con un dito.
-Perciò-Si
fletté con la schiena in avanti, in un umile gesto che con ben
poche persone di un certo calibro, aveva usato.-Ti chiedo di
perdonarmi Nami.-
Roronoa
Zoro che chiedeva il perdono...Nami rimase imbambolata e attonita.
Beh,
certamente non era una cosa di tutti i giorni.
Era
una cosa quasi più rara di una cartina ben riuscita.
Con
passo deciso, si avvicinò allo spadaccino e lo afferrò
per i lembi dello yukata costringendolo a fissarla.
-Roronoa
Zoro-Alzò gli occhi verso i suoi non appena, tornò
eretto con la schiena.-Ti perdono-
Al
solo sentire le sue parole, Zoro sgranò gli occhi.
-Io...-Estrasse
veloce della tasca un pezzo di carta stropicciata.-Ho tentato di
ricostruirla.- Le tese un po' titubante quella che doveva essere una
cartina fatta di pezzi malamente incollati.-Alcuni brandelli erano
caduti in mare...ho fatto del mio meglio.-Lasciando la presa del suo
vestito, afferrò la mappa e l'osservò attentamente. Ora
che la vedeva bene...,alcune cose erano sbagliate.
Spalancò
la bocca non appena il suo occhio individuò dei motivi
esageratamente pacchiani. Sollevò entrambe le sopracciglia nel
notare un errore ortografico nella scritta di una città.
Si
dovette ricredere: ma che pessimo lavoro aveva fatto?
Chiuse
gli occhi e prese un enorme respiro. Con slanciò, strappò
la mappa in altrettanti pezzettini di come era in origine e li lanciò
al vento.
Zoro
fissò intimorito la scena. Che diavolo passava per la testa a
quella donna?
-Sai
Zoro-Parlò afferrando il suo collo in modo da portarlo al suo
livello. -Creare la cartina del mondo non è uno
scherzo-Ammise-Ci vuole passione, dedizione, tempo,
amore...-Finalmente, un sorriso increspò da quella mattinata,
le labbra della rossa.-Ma sentire le tue scuse...-Gli sorrise
genuina-... valgono veramente molto di più-Lo attirò a
se un po' imbarazzata, in un dolce abbraccio.
Ancora
interdetto, Zoro grugnì impacciato, non sapendo bene cosa fare
e come reagire.
-Ricambia
l'abbraccio deficiente-Affondò il volto nel suo collo,
inspirando il suo buon sapore.-Altrimenti mi arrabbio sul serio...-
Sospirò finalmente rilassata e con la testa più
leggera, non appena le braccia dello spadaccino, circondarono le sue
spalle.
Oh
si. Le sue scuse valevano sicuramente più di quanto una mappa
idealizzata sapesse darle.
Salve
^^
Come
potete vedere, ho preso la decisione di non aggiornare tutto assieme
come facevo prima, per il semplice fatto che i capitoli che avevo
come “riserve”, sono terminati.
Il
mio tempo è scrivere un capitolo a sera ( che è il
tempo in cui mi collego al pc).
Ovviamente
io posto sempre i capitoli in anteprima sul mio portfolio nel caso (
come mi era successo anni fa agli inizi) che il pc si rompesse e si
portasse con se tutte le fiction -___-
Quindi,
se siete curiosi o non riuscite ad aspettare l'arrivo di un capitolo,
potrete trovarli a questo sito ( basta cliccare sull'immagine).
Ne
approfitto per ringraziarvi dei commenti, delle letture e nell'aver
messo le fic che ho scritto tra le vostre preferenze, ma anche me
come autore! Che vi passa per la testa! XD
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