Non sapevo di poter scivolare via

di Bluelle
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CAPITOLO 1.
Maledetta.

Ero l'inizio e la fine di ogni cosa.


 

Mi ero fatta cullare dal tempo. Ogni pi๙ piccola crepa del mondo. Ogni guerra iniziata e conclusa.
Tutte le ferite, i tradimenti e le faide avvenute nei secoli mi appartenevano. Ogni molecola era mia. Ero l'inizio e la fine. Con pazienza ero stata vigile e immobile. Costretta su un letto di pietra, aspettando che le ere mi scalfissero. Non morivo, non vivevo. Il mio spirito si era evoluto con l'andare del tempo. Conoscevo le funzioni di un Iphone. Non sapevo solo accendere fuochi con i bastoncini. Non avevo bisogno di nutrirmi. Ero nata per questo. Mi ero fatta curare dal silenzio, perci๒ restai sorpresa quando sotto di me avvert์ un rumore cupo e sinistro:il sigillo si ้ spezzato.
Sent์ l'alito del vento sbriciolare il peso che mi costringeva a stare distesa.
Ricevetti una martellata sul petto e il mio cuore inizi๒ a battere impetuoso. I miei capelli iniziavano a frustare l'aria giocando con il vento. Il mio respiro divenne reale. Sentivo i profumi. Avvert์ il freddo sulla pelle. Creai il fuoco e lo tenni sul palmo della mano. Sapevo quanto il tempo avesse percorso le mie membra, sarei dovuta essere morta. Ma mia madre non la pensava cos์. Sono viva da 1580 anni. Per quanto il mio stato possa essere definito vita.

Ho capelli lunghi ramati. Occhi verdi, come le praterie in cui sono cresciuta. Tra i miei capelli c'erano foglie e fiori, ora so per certo che usate fermagli, forcine, clip. Cosa ve ne fate nel 2013 della Natura? La mia pelle ้ pallida, profumo di primule e stelle alpine. Mi sedetti su quello che era stato il mio sudario per lunghissimi secoli. Dovevo riflettere.  Ero l'unica creatura capace di porre fine al dolore. Ero l'unica. Nessun altro era come me. Le lacrime presero il sopravvento, era tutto amplificato.
Gli spiriti parlavano con me, arrabbiati. Sapevo mi avrebbero distrutta una volta terminato il mio compito sulla terra. Una volta uscita dalla grotta, sarei stata libera. Niente pi๙ luogo sacro. Avrei potuto ascoltare il vento, bere dell' acqua. Mi mancava l'acqua fresca che scorreva tra le mie labbra. Avevo avuto una migliore amica. A cui non avevo potuto dire addio. Il tempo si era fermato, per me, e aveva corso per lei. Non avevo nessuno, non ero nessuno.

Il fuoco sulla mia mano si spense. I miei occhi si spensero, -okay spirito sono qualcuno.- Sbuffai e usc์ dalla grotta senza guardare indietro. Sono Rajae, significa speranza. Fu mia madre a chiamarmi cos์, molti anni fa. Quando ero ancora una bambina, il freddo mi pungeva la pelle e la lana mi pizzicava la braccia. Quando ancora, niente era reale. Avevo addosso stracci e scarpe in cuoio. Anche gli alberi erano cambiati. Erano meno verdi, il sole era pi๙ grande e la luce meno brillante. L'erba era secca, mi cucciai gi๙ sulle gambe, accarezzai gli steli con il palmo della mano. La vita scorreva nelle mie vene. Il prato torn๒ verde, vivido, proprio come lo ricordavo.
Un bracciale di lapislazzuli incoronava il mio polso. Non che mi servisse moltissimo, non sarei comunque morta, avrei saputo proteggermi. Vi starete chiedendo cosa sono, probabilmente. Mesi fa dei vampiri sbarcarono sull' isola al largo della costa scozzese per prendere la cura. Svegliarono Silas, i miei occhi si aprirono per quel motivo. Tutto mi fu chiaro per quel motivo, ogni piccola cosa e ricordo tornarono vivi.
Sul picco pi๙ alto dell' isola, tra l'oceano e il cielo giaceva una ragazza.

Nessuno ci pens๒, nessuno la cerc๒. Probabilmente Bonnie Bennet avrebbe potuto aiutarmi, ho ripreso a respirare con il vincolo di liberare il mondo da Silas. Un grave errore di Qetsiyah, lei lo cre๒, lei avrebbe dovuto distruggerlo. Tutto aveva avuto inizio con il suo sangue e avrebbe dovuto finire con il suo sangue. Ma non and๒ cos์. Durante una notte fredda, in cui la neve cadeva copiosa e copriva il sangue degli innocenti, arrivai io.
Avevo il sangue del primo vampiro e il sangue della strega originale. La strega pi๙ forte che il mondo avesse conosciuto. Crebbi fino all' etเ di ventunanni, e poi la mia crescita si blocc๒. Maledetta. Costretta a lottare tra la vita ed il mio stato di morte. Costretta a lottare tra il nutrirmi e sentire la natura cantare intorno a me. ษ proprio cos์. Ho avuto due genitori bastardi ed egoisti che non hanno pensato alla loro figlia. Certo se pu๒ essere consolante mia madre ha pensato al resto del mondo. Sono nata per rendere il posto un mondo migliore. Per accertarmi che le cose cambino. Sono un ibrido, proprio come Klaus. Sono una strega, nata con sangue di vampiro. Il giorno in cui mio padre abbandon๒ la vita, grazie all' incantesimo di mia madre.

All' etเ di ventunanni durante il solstizio d'estate, proprio come lui divenni un vampiro. Posso mangiare, bere. Ma solo il sangue mi da vigore. Solo il sangue mi permette di ricorrere a tutto il mio potere. ษ da mille anni che non mi nutro. Il sangue umano ้ la mia maledizione. La natura ้ la mia maledizione. Essere ci๒ che sono ้ molto difficile, continuo a lottare tra le mie zone d'ombra e di luce. Continuo a lottare per cosa sono, sperando un giorno di trovare il giusto equilibrio.

Il mio nome ้ Rajae. Sono la figlia di Qetsiyah, e sono il suo lascito in questo mondo.




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SPAZIO AUTORE


Ciao a tutte! Questa ่ la prima fanfiction che pubblico all' interno di questa sezione :)
Spero sia di vostro gradimento, comunque!

Che ne pensate di Rajae come personaggio? Aww scompiglierเ un po' le cose, ma mi piace davvero come ha preso piega la storia! Un abbraccio al prossimo capitolo! ♥





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