La distanza non conta.

di DestinyMaryHope
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"Era ora di salutarsi, l'ora di dirsi addio. Magari ci saremmo rivisti alla prossima vacanza. Magari non ci saremmo mai più rivisti. La sorellina mi abbracció stretta stretta e se ne scappó via prima di scoppiare a piangere. La madre e il padre mi salutarono con gli occhi lucidi, augurandomi il meglio. E lui...lui. Dopo tanto tempo, vidi per la prima volta la tristezza nei suoi occhi. Tristezza vera, pura. Aveva gli occhi gonfi e rossi. Forse qualche lacrima gli scese, ma poteva essere anche sudore. Provó ad avvicinarsi, per darmi un misero bacio sulla guancia, ma io feci un passo indietro. Perché cavolo avevo fatto un passo indietro? In fondo un bacio non era ciò che volevo? Con la scusa del bagno,scappai in camera e scoppiai in un pianto disperato. Mi diedi qualche schiaffo, chiedendomi se ero innamorata o se quella era solo amicizia. Sarebbe partito alle 4 del mattino, dato che casa sua era molto più lontana da lì. Tentai di chiudere gli occhi, ma inutilmente. Mamma e papà dormivano. Ed io feci quello che mi diceva il cuore. Presi quel pezzo di carta che mamma teneva in borsa "per qualsiasi occorrenza" e scrissi il mio numero di telefono. Uscii e glielo incastrai nella fessura della porta.Andai a dormire, serena. La mattina dopo mi svegliai e uscii di corsa. Era già partito. Incominció a piovere. Non ero l'unica a piangere per la sua partenza. Il cielo mi faceva compagnia. Guardai il braccialetto blu che mi aveva regalato e ripensai alle parole che mi disse il giorno che me lo regaló "quando guarderai il braccialetto, io ti staró pensando."  Solo l'urlo di mia madre che mi diceva che era tardi, riuscì a distogliermi dai miei pensieri. Ci avrei ripensato dopo, in spiaggia. Anche se non sarebbe stata la stessa cosa senza di lui. Mi sentivo incompleta. E mi mancava da impazzire. Addio, giovane pescatore. A mai più. Tutti quei momenti passati insieme...ormai erano solo ricordi. Mi levai l'infradito viola e fissai i taglietti sotto la pianta del piede. Si stavano cicatrizzando! Più li guardavo e più ero fiera di essermeli fatti. Erano un ricordo indelebile della nostra ultima partita a racchettoni, giocata sotto il sole cocente e durata circa 3 ore. Troppi sassolini erano sotto i miei piedi e mi avevano procurato tutti quei taglietti. Meglio così. Vuol dire che doveva succedere. Perché ogni cosa è scritta nel grande libro del destino. Ma in quel momento più che mai mi sono chiesta: perché il destino è stato così cattivo con me?------------ Ciao, prima di tutto vorrei ringraziarvi per essere arrivati fin qui a leggere :) grazie ragazzi :) aiutatemi a migliorare e fatemi sapere cosa ne pensate, fa sempre piacere il giudizio degli altri! Fa ancora più piacere considerando che questa è una storia vera...e se solo ci ripenso mi rimetto a piangere :') peró a ferragosto rivedrò il Mio Pescatore, e questa cosa non Puó che rendermi felice :) <3 scusate se vi ho rimbecillito con i miei drammi, hahahah. Un bacione. MeryN.




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