Questa fanfiction è un AU
e potrebbe essere OCC.
Vi devo ricordare che questi
personaggi non sono miei ma appartengono
alla bravissima Rumiko Takashi.
Prologo
*è tutta colpa di quella
stupida mappa, quanto vorrei non
averla mai vista* pensò la ragazza legata con alcune corde
della nave.
Stava versando qualche lacrima;
dov’era lui? Lui che la
faceva arrabbiare ma che la salvava ogni volta, lui che ormai era
entrato nel
suo dolce cuore di fanciulla.
“Non preoccuparti, vedrai
che il tuo ragazzo arriverà presto
a salvarti” disse una voce serpentina.
“Ci puoi scommettere, lui
non si tirerà mai indietro” le
rispose con sfida la ragazza legata.
“Ohh!! Io lo so che
arriverà, lo conosco bene. Ma il punto è
un altro: verrà per te o per il tesoro?”
La ragazza legata la
guardò, non sapendo più cosa
rispondere.
“Visto? Non lo sai neppure
tu…” la voce serpentina cominciò
a ridere di schermo.
La ragazza si mise a piangere con
maggiore evidenza, le
lacrime uscirono a forza da quel bel visino.
*ti prego, anche se non verrai per
me, sbrigati, non ce la
faccio più*
Capitolo 1
“Vorrei 2 ramen
caldi”
“Arrivano subito, signora
Plum”
“sei sempre una ragazza
così dolce, Akane” le disse la
signora Plum.
“Si figuri, è il
mio lavoro”
Akane era una ragazza solare molto
forte e carina, un
concentrato di vitalità senza pari, con capelli lunghi fino
alla schiena, scuri
dalle sfumature blu. Era vestita con il solito grembiule bianco a
sfumature
rosa che usava per lavorare al locale della famiglia, dove lei e la
sorella
Nabiky, ragazza attaccata al denaro e abile calcolatrice, con i capelli
a
baschetto corti, facevano da cameriere, mentre sua sorella maggiore,
Kasumi,
molto dolce e premurosa, capelli lunghi solitamente legati a una coda
di
cavallo bassa che usava portare sulla spalla, preparava i piatti da
servire, e
il padre Soun Tendo, un uomo dal pianto facile, capelli scuri e lunghi,
con un
paio di folti baffi proprio sopra le labbra,gestiva la cassa del locale
e la
palestra di lotta indiscriminata, in cui si allenava anche la figlia
minore,
Akane.
La madre era morta tempo addietro per
una grave malattia, ma
Kasumi aveva sempre pensato alle sorelle minori facendo quasi da
seconda madre.
Due grandi amici della famiglia Tendo
erano il dottor Tofu,
abile guaritore ma che perdeva letteralmente la testa quando vedeva
Kasumi, e
la signora Nodoka, moglie di un amico di Soun.
Sia il dottor Tofu che la signora
Nodoka andavano spesso a
mangiare al locale della famiglia Tendo; proprio come in quel momento.
La signora Nodoka aveva due figli, un
maschio, che si
chiamava Ranma, e una femmina, purtroppo erano andati via col padre
quando
erano ancora molto piccoli e lei non li aveva potuti veder crescere. Di
questo
era triste, ma il marito le aveva promesso che avrebbe fatto diventare
suo
figlio il più virile fra gli uomini e l’amore di
una madre non gli avrebbe
giovato, solo per questo lei li aveva lasciati andare. Girava sempre
con una
strana katana affilata, che toglieva dal fodero quando pensava cosa
avrebbe
dovuto fare se suo figlio non fosse stato il più virile fra
gli uomini, poiché
il marito, nella promessa, aveva detto che se il loro figlio non fosse
stato
virile, sia lui che Ranma, avrebbero dovuto fare hakakiri.(*)
La signora Nodoka aiutava anche
Kasumi a cucinare quando
c’era tanta clientela, mentre il dottor Tofu aiutava a
servire i tavoli,
sperando che non vedesse Kasumi.
La casa era molto carina.
C’erano due piani, quello
inferiore dedicato al locale e alla palestra, mentre il piano superiore
offriva
le stanze da letto e i bagni. Si entrava dalla porta principale per
andare al
locale, aveva circa una dozzine di tavoli ed era un po’
spoglio, ma si
respirava un’aria di familiarità poco conosciuta
in quei tempi bui. I generali
degli eserciti dei diversi mondi erano in lotta fra di loro e ovunque
si
andasse non si vedeva che paura fra la gente. Ma non lì, e
non in quel momento.
“Buongiorno signora Nodoka,
buongiorno dottor Tofu, vi porto
il solito?” Akane si era avvicinata al tavolo dei due con un
bellissimo sorriso
sulle labbra e un taccuino in mano.
“Per me si, Akane. Lei
signora Nodoka?” disse il dottor Tofu
seduto nel tavolo insieme alla signora Nodoka.
“Ma certo,
Akane.” Rispose con un dolce sorriso la signora
Nodoka.
“Buongiorno a
entrambi.”
“Buongiorno
Nabiky” risposero i due.
Nabiky era arrivata dietro ad Akane,
e con lei anche Soun.
“Sono felice di vedere che
venite ancora nel nostro locale”
disse Soun con un sorriso.
“Come non potremmo venire??
I piatti di Kasumi sono sempre
ottimi.”
“Ka- Kasumi” gli
occhiali del dottor Tofu si erano
improvvisamente appannati e continuava a ripetere Kasumi come un ebete.
Fortunatamente dopo qualche minuto si calmò.
Tutti risero e tornarono a
ciò che stavano facendo prima.
Verso sera quando tutti stavano per
andarsene e oltre alla
famiglia Tendo, Kasumi stava in cucina a pulire i piatti, erano rimasti
soltanto la signora Nodoka e il dottor Tofu, entrò uno
strano nonnino tutto
raggrinzito che urlava: “La fine del mondo è
vicinaaa”
A tutti i presenti uscì un
gocciolone dietro la testa.
“Nonno, cosa stai
facendo?” dietro il vecchio era comparso
un giovane di bell’aspetto con capelli scuri e corti.
“Ma come, nipote, te
l’ho detto prima. Ti sei già
dimenticato??”
Il giovane lo guardò con
aria interrogativa e poi chiese:
“Ma tu chi sei?” a quel punto tutti i presenti
caddero a gambe all’aria.
“Come chi sono, io sono tuo
nonno.” “Già è vero sei mio
nonno.” Disse lui battendo un pugno sulla mano aperta.
“Ciao Shinnosuke, e da un
po’ che non ci vediamo.” Disse
Akane al giovane smemorato.
Shinnosuke e il nonno abitavano poco
lontano da lì e venivano
spesso a trovare la famiglia Tendo.
“Ciao Akane” le
rispose lui.
“Cosa è successo
stavolta nonnino?” chiese Akane al vecchio,
che gentilmente usava chiamare nonnino.
“L’altro giorno
ho sentito la morte vicina…” dicendo questo
prese un futon e ci si sdraio sopra “… e ho
ritrovato questa sfera in casa mia,
me l’aveva data un viaggiatore tempo fa.”
Nelle mani del vecchio
c’era una sfera grande poco più di un
pugno tutta dorata. Aveva strani simboli su tutta la sua superficie.
“Il viaggiatore mi aveva
detto che era una mappa, una mappa
molto speciale, indicava la posizione esatta del pianeta del
tesoro…”
“cos’è
il pianeta del tesoro?” chiese Akane curiosa.
“Come puoi non sapere del
famoso pianeta del tesoro??” la
chiese scettica Nabiky.
“Su Nabiky, non fare la
scontrosa, è normale che non sappia
niente” era arrivata anche Kasumi, attirata dal rumore che si
era formato nella
sala.
“Ka-Kasu-Kasumi, cosa ci
fai tu qui?” il dottor Tofu stava
cominciando a dare i numeri, come ogni volta che vedeva o sentiva il
nome
Kasumi.
“Dottor Tofu, io ci abito
qui” le rispose lei con il suo
dolcissimo sorriso.
“Akane”
“si signora
Nodoka??”
“te la racconto io la
leggenda se ti va.”
“mi farebbe un grandissimo
piacere”
le due si misero a sedere e Nodoka,
seguite ben presto da
tutti gli altri, il nonnino ancora disteso sul futon che diceva che
stava per
morire, e Nodoka cominciò a raccontare.
“Tempo fa, esisteva un
pirata che rubava con la sua nave
grandi bottini di tutti i mondi, quelli che avevano la sfortuna di
incontrarlo
dicevano che appariva dal nulla, per poi scomparire senza lasciare
tracce…”
“questo lo sapevo
anch’io, ma cosa centra il pianeta del
tesoro in tutto ciò??”
“Vedi la leggenda dice che
lui nasconse il suo tesoro in un
pianeta molto lontano dalla nostra galassia, a milioni di anni luce da
qui o da
qualsiasi forma vivente intelligente.”
“E io ho la
mappa” concluse il vecchio ancora disteso sul
futon.
“Come si usa?”
chiese in quel momento Nabiky.
“Questo non lo
so” rispose il vecchio facendo andare tutti a
gambe all’aria.
“come non lo sai,
nonnino?” domandò Akane.
“Semplicemente
perché il viaggiatore non me lo ha
spiegato…”
“Allora perché
sarebbe la fine del mondo?” chiese in quel
momento Soun.
“Perché un
momento fa sono arrivate delle persone a
distruggermi casa per avere la mappa…”
“perché no ce lo
hai detto prima?” chiese Soun stavolta con
una faccia gigantesca da Oni(**).
“Ci ho provato, ma voi non
mi avete ascoltato…” stavolta il
vecchietto si era alzato e sembrava più in
forma di prima.
“ma, nonnino non dicevi di
stare per morire?”gli chiese
Akane.
“shhh…”
“cosa
c’è Nabiky?” chiese Soun tornando
normale.
“Non sentite anche voi
degli strani rumori?” rispose lei.
“Si, li sento. Sembrano
rumori di scasso…” disse Akane.
La signora Nodoka si
avvicinò alla finestra per vedere cosa
stava succedendo. Il viso le si sbiancò.
“Scappiamo
immediatamente…” e prese per mano Kasumi coorendo
in Direzione delle scale, seguita da Nabiky e Akane. Il vecchio si
avvicinò
alla porta per vedere chi fosse ma per poco non gli arrivò
addosso una scarica
di energia.
A quel punto tutti corsero sulle
scale per andare al piano
superiore dove c’erano le stanze delle ragazze. Entrarono in
quella di Nabiky.
“dovremmo
lanciarci…” disse con voce malferma il vecchio.
Sotto la finestra della camera
c’era un carro di fieno e due
cavalli che brucavano tranquillamente l’erba.
“Soun, tu prenderai Kasumi;
Shinnosuke tu penserai a Nabiky
e il dottor Tofu aiuterà me e Akane a
saltare…”. La signora Nodoka era molto
agitata e la sua voce era tremante.
“Un
momento…” Nabiky prese una scatolina da sotto il
letto.
“Ecco sono pronta!”
“Forza che arrivano. Al
tre, uno, due…” si sentì un rumore
secco. La porta di ingresso era stata sfondata.
“Tre!” con delle
mosse precise si buttarono tutti.
Atterrarono senza graffi, d'altronde erano tutti, tranne Kasumi e
Nabiky,
esperti di arti marziali.
Il vecchio andò davanti e
diede una frustata ai cavalli che
partirono veloci.
Alcune figure arrivarono davanti alla
finestra della camera,
guardandoli scappare.
“Lasciamoli andare, ci
porteranno loro al tesoro.” Ordinò
una voce serpentina.
Akane si guardò indietro e
vide una figura strana, ritta ma
che incuteva terrore. Riusciva a vedere solo gli occhi, il resto era
offuscato
dall’incendio che avevano appiccato alla casa per entrare.
Erano due occhi
chiari e fessura, come quelli di un serpente. Davano un senso di groppo
allo
stomaco insostenibile.
Akane si girò e
guardò avanti, non avrebbe mai dimenticato
quegli occhi…
L’idea mi piaceva, anche se
non è molto bella, e non sono riuscita
a frenare la fantasia, vi prego di commentare. L’autrice
ringrazia tutti i
lettori. (inchino). Spero di aggiornare al più presto. Nel
prossimo capitolo si
dovrebbe vedere Ranma.
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