Warnings: Lime,
Threesome, Angst, Spoiler
3x11
Word
Count: 882
(fdp)
N/A: Scritta
per il COWT #3.5 @ maridichallenge,
terza settimana, missione #1, prompt “legno” e per 500themes_ita,
prompt #379. Perso nei sogni.
—
C'era una volta Aika Morgan che, per un motivo o per un altro,
riuscì ad estorcere alla sottoscritta una threesome tra
Allison, Isaac e Scott con prompt “miele”. La
sottoscritta aveva intenzione di scrivere qualcosa di allegro e p0rnoso
e non impegnativo, poi la 3x11 happened ed eccoci qua. Scusa zietta XD
♥
In my time of dying
Il
diavolo è nei dettagli, ma lo è anche il piacere.
È una cosa che Scott ha scoperto durante la loro prima volta
e ore più tardi, mentre giacevano esausti e placidamente
felici l'uno accanto all'altra, non aveva esitato a condividere quel
segreto con lei. Allison ne ha fatto tesoro.
Certo
i suoi sensi non sono raffinati come quelli di un lupo mannaro (e ha il
vago sospetto che per Scott e Isaac quell'esperienza si stia rivelando
piena di innumerevoli piccoli piaceri che lei non può
neanche immaginare e che loro non saprebbero nemmeno come iniziare a
spiegare — o almeno così le fanno pensare i rochi
gemiti che le riempiono le orecchie), ma sono comunque molto, molto
allenati e Allison ha imparato da tempo ad affidarsi ad essi.
Chiude
gli occhi.
Prima
di tutto viene il profumo del legno. Quell'odore umido e verde, che sa
di sole e di polvere e di antica immutabilità. La corteccia
dell'albero contro cui sono appoggiati le graffia leggermente la
schiena mentre il muschio annidato tra le radici le solletica le
caviglie nude. Riesce perfino a sentire il lento frusciare delle foglie
sopra di loro e il frinire degli insetti tutto intorno. I raggi che
riescono a penetrare tra la folta chioma verde le scaldano la pelle
come un abbraccio.
Poi
le mani. Riconoscerebbe il tocco di quelle di Scott tra mille
— o in questo caso tra quattro — e non solo per la
naturalezza con cui si muovono lungo il suo corpo (territorio
conosciuto e già esplorato in parecchie altre occasioni
precedenti), anche se deve ammettere che è fin troppo facile
distinguerlo da quello molto più impacciato delle mani di
Isaac.
I
morsi sono qualcosa di nuovo, però. Qualcosa non da Scott.
Sono leggeri come baci e non sono fatti per lasciare segni, ma i denti
di Isaac le affondano nella pelle quel tanto che basta per provocarle
lunghi e piacevoli brividi in tutto il corpo. È qualcosa di
nuovo, sì, e le piace da impazzire.
E
mentre Isaac traccia un sentiero di piccoli morsi dalla spalla fino al
collo, Scott si muove nella direzione inversa fino ad accarezzarle un
seno con la lingua, baciando e succhiando fino a farla tremare di nuovo.
Il
respiro di tutti e tre diventa sempre più concitato,
spezzandosi continuamente a causa di quel gioco di baci e morsi e pelle
umida e gemiti a malapena trattenuti. Entrambi i ragazzi premono con
più urgenza contro di lei e la sensazione è
quella di essere continuamente a corto di fiato (ed è una
sensazione meravigliosa).
Isaac
le bacia la gola e il mento e infine le labbra, e baciandolo a sua
volta Allison scopre che la sua bocca ha il sapore di tè
verde e miele; sorride perché non se lo aspettava affatto.
Isaac non sembra il tipo di ragazzo da tè pomeridiano. Quel
pensiero ha la capacità di trasformare il sorriso in una
vera e propria risata, e Allison china la testa sulla spalla del
ragazzo e un po' ride e un po' singhiozza mentre si rende conto che
è tutto troppo, davvero troppo assurdo.
Riapre
gli occhi e rialza il volto solo per scoprire che ora sia Scott che
Isaac la stanno fissando con un'aria sorpresa e mezza divertita, allora
scuote la testa e si avvicina di nuovo ad entrambi, passando un braccio
intorno alla vita dell'uno e dell'altro, e fa per dire qualcosa ma non
sa proprio cosa dire, non le viene in mente niente, sente solo il
sapore di miele nella propria bocca e l'odore penetrante del legno
intorno a lei.
Riapre
gli occhi e c'è acqua, acqua dappertutto e lei sta morendo,
e Isaac la guarda al di sopra di quel velo gelido e distorto che le
impedisce di respirare.
Le
mani di lui la tengono ferma sul fondo della vasca e le bruciano gli
occhi e la gola e ha bisogno di respirare e sta morendo, ma
c'è ancora sapore di miele da qualche parte, nella sua testa
o sulle sue labbra — il vago ricordo di Deaton che offre loro
quel tè speziato per aiutarli a calmarsi aleggia per un
attimo nella sua mente, poi scompare senza lasciarsi dietro alcuna
traccia — e intanto tutto diventa nero e fa freddo, tanto
freddo che le sembra di bruciare.
Riapre
gli occhi e si ritrova in uno scantinato buio, lo sceriffo e Melissa
sono di fronte a lei e suo padre sta sanguinando e Jennifer ha in mano
un pugnale macchiato di rosso. Le radici dell'albero che stanno
cercando sono secche e contorte e non hanno per niente l'odore che
aveva l'albero nel suo sogno: qui c'è odore di sangue e di
morte e di lacrime e dolore, e non le piace per niente, non vuole
morire qui, non vuole davvero, allora...
Riapre
gli occhi e li fissa in quelli di Isaac che forse sono pieni di lacrime
o forse è solo che ormai vede acqua dappertutto. Sta
morendo, e muoiono anche Scott e Stiles e forse è la cosa
giusta e forse no, e chissà cosa diranno i loro genitori
quando lo verranno a sapere, ma non importa.
Allison
sta morendo e allora chiude gli occhi per l'ultima volta e richiama
alla mente la piacevole allucinazione di una giornata di sole e di baci
e di risate che non portano con sé alcun prezzo da pagare.
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