Ff Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Tim Burton
Eccomi, ero pronta, non stavo più nella pelle. Erano due
mesi che aspettavo questo momento, da quando avevo visto la locandina
dei provini nella bacheca alla scuola d'arte che frequentavo. Scesi dal
caratteristico autobus rosso a due piani ed entrai nel bar lì di
fianco.
Lì c'erano un'amarea di ragazzi e ragazze, evidentemente anche
loro erano lì per far vedere la loro bravura e la loro
creatività. Mi misi in coda per la cassa dietro ad una ragazza
più o meno della mia età dai capelli corvini lisci e
lunghi. Quando toccò a me pagai il caffè e mi misi di
nuovo in coda per essere servita.
- Guarda quanti ragazzi... - disse una voce alquanto sorpresa alle mie spalle.
- Eh già miei cari colleghi, mi sa che oggi avremo davvero molto
da fare! - rispose una voce femminile provenire sempre dalla stessa
direzione.
- Cosa desidera signorina? - chiese il cameriere molto cortesemente.
- Un Cappuccino, grazie. - risposi. Lui prese lo scontrino e lo
strappò. Dopo due minuti mi venne data una tazza di cappuccino
fumante con il cacao sopra, proprio come piaceva a me. Mi girai, ma
qualcosa intralciò il mio cammino. Inciampai finendo addosso
alle tre persone che erano in coda dietro di me. La tazza si
rovesciò e macchiò la camicia immacolata di un uomo alto,
dai capelli marroni e con gli occhiali, e quella si ruppe mentre tra la
maggior parte dei ragazzi lì vicino cominciò a ridere
come se quello fosse uno scherzo divertentissimo davvero ben riuscito.
Raccolsi i cocci da terra e mi alzai.
- Scusate, non l'ho fatto apposta. Mi scusi davvero signore... - dissi
mentre riconoscevo quel volto che ho ammirato in tutti i suoi film. -
Signor Depp. Sono inciampata, le ripagherò le spese della
lavanderia... - mi scusai cercando la mia borsa, che però non
c'era.
- Cerchi questa, ragazza? - disse un ragazzo alzando al vento la mia
borsa con tutto il materiale che avevo. La presi e cercai il
portafoglio, ma la mano di Johnny mi bloccò.
- Non ti preoccupare, è stato solo un incidente, non è
stata colpa tua. Ci penso io. - disse. Cercai di ribattere, ma subito
mi bloccò di nuovo. - Cameriere, quant'è per il danno? -
- Signore, non si preoccupi, ce la posso fare da sola. - gli dissi. Ma
lui subito ripagò e mi porse un'altra tazza fumante.
- Tieni, te lo offro io. - mi disse. Poi si avvicinò e mi
sussurrò - Buona fortuna per dopo, signorina Rose. Già mi
sei simpatica. - finì ridendo. Risi anche io, poi si rivolse a
tutti gli altri ragazzi. - Per tutti i partecipanti al provino! - A
quel punto Helena Bonham Carter si alzò su una sedia e disse : -
Il bar è stato riservato solo a voi, avete mezz'ora per finirvi
di preparare. I provini si svolgeranno nella sala qui vicino. -
- Allora siate puntuali! - disse Tim Burton, che, dopo questo
uscì insieme al resto del trio. Nella sala del bar scese il
silenzio e mi si avvicinò la ragazza che stava davanti a me e mi
disse : - Hei, Mrs. Lestrange! - Ci misi un pò per riconoscerla,
ma il suo sorriso, anche se era la prima volta dal vivo, era
inconfondibile.
- Spada! - dissi abbracciandola. - Che bello vederti! -
- Ti assicuro che anche per me è un piacere! - disse lei ricambiando.
- Allora anche tu sei qui per il provino! - dissi.
- Si, e spero proprio di non fare una brutta figura! - disse lei
aggiustandosi una ciocca di lisci capelli neri dietro l'orecchio e
lasciando vedere meglio gli occhi verde smerando.
- Mai quanto la mia! - dissi scherzando. Ridemmo tutte e due. Ci
avviammo verso lo specchio, avevo paura che la camicetta bianca si
fosse macchiata, ma per fortuna ogni mia preoccupazione fu sciolta.
Nel frattempo l'orologio del bar segnò le dieci. Erano passati
dieci minuti da quando i trei giudici avevano lasciato la saletta del
bar e la maggior parte dei ragazzi ( comprese noi ) si
avviò verso la location dei provini. L'adrenalina
cominciò a scorrermi nelle vene.
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