Vorrei essere con te in questo momento. Appoggiata al tuo petto, a giocherellare con la tua maglietta, mentre mi parli dell’Inter, dei Miami Heat, di quel tuo professore preferito che io detesto tanto.
Ascolterei di tutto: le lodi sperticate, le tue lamentele per l’università, il racconto dei tuoi viaggi, gli aneddoti sulle partite, le avventure dei tuoi amici, gli scherzi fatti al liceo.
Sarei gelosa del tuo biglietto per il concerto, gelosa marcia. Te lo sussurrerei piano sulle labbra, mentre sprofondo nel tuo abbraccio.
Sarei curiosa di sentire la tua pelle sotto le mie dita, saggiare i tuoi addominali, accarezzare i tuoi capelli, e lasciarti immergere le mani nei miei ricci.
Vorrei essere con te in questo momento. Sdraiata sul prato, a guardare il cielo e gli alberi, a riconoscere strane forme nelle nuvole, a contare le farfalle e giocare con i fili d’erba.
Vorrei essere con te in questo momento. Accoccolata sul divano, a scandalizzarti con le mie battute troppo a lungo represse, a sorprenderti con i miei ragionamenti illogici, con la mia visione ottimista e pacifista del mondo.
Vorrei raccontarti di come sono diventata amica delle formiche, di quanto mi piacciano i tuoi occhi così azzurri e di quanto è bello vederti serio e concentrato.
Vorrei cantare Ligabue a squarciagola con te, anche se sono stonata: mi farei persino prendere in giro.
Vorrei poterti dire che sono innamorata di te.
Dedicato a Marco, ai suoi abbracci fugaci,
alla sua gentilezza, alla sua allegria,
alla sua pigrizia, alla sua fortuna.
Dedicato al mio Marco, che ancora non sa di essere
padrone incontrastato del mio cuore.
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