CAP.6 – L’APPUNTAMENTO
A causa del ritardo dell’inizio degli allenamenti
questi ultimi sono terminati con più di un’ora di ritardo e
così l’appuntamento tra Satomi e Sanae è sfumato con gran dispiacere di Satomi che ci contava molto, ma Sanae
doveva correre a prendere suo fratello a scuola come aveva promesso a sua
madre, così il tutto è stato rimandato al
giorno dopo che tra l’altro era anche un giorno festivo:
-Allora visto che per oggi non si può fare che ne
diresti se uscissimo domani magari per un film e gelato a seguire?– le
chiede Satomi
-Siamo passati dal solo bere qualcosa al film?
-Beh, visto che abbiamo più tempo…- risponde un
po’ imbarazzato Satomi sperando di non aver
esagerato…
-In effetti il tempo non ci manca
domani…ok!
-Allora passo a prenderti alle 14.00?
-No non serve, grazie. Ci troviamo alle 14.30 davanti al
cinema. Ti va bene?
-Perfetto!
E così dicendo si avviano ognuno verso la propria abitazione mentre qualcuno da lontano li osserva curioso di
capire di cosa stessero parlando…
E’ domenica mattina e Sanae
sta aiutando la madre nelle faccende domestiche:
-C’è qualcosa che non
va tesoro?
-No mamma, perché?
-Ti vedo un po’ strana, qualche
pensiero?
-No no
-Sicura? Forse problemi di cuore? Alla tua età
è molto frequente ma vedrai che presto tutto si
risolverà
-Sembra facile…ma non
è proprio così!
-Ma allora ho indovinato! E dimmi un po’, si tratta
ancora di Tsubasa?
Sanae arrossita improvvisamente si
gira di spalle alla madre e farfuglia:
-Le solite cose…lui mi piace, io a lui no…eccetera eccetera…
-Sei troppo pessimista figlia
mia…perché oggi per svagrti un po’
non esci con qualche tua amica?
-Ho già un appuntamento per questo pomeriggio
-Con le tue compagne?
-Ma quanto sei curiosa! No, con Satomi
-E questo chi è? Un nuovo ragazzo? Non mi hai mai
parlato di lui!
-Non te ne ho mai parlato perchè non c’è
niente da dire mamma!
-Se lo dici tu! Comunque ti farà
sicuramente bene uscire un po’…e poi magari..chissà…potresti
anche scoprire che ti piace la sua compagnia…
-Mamma!
-Ok, mi faccio i fatti miei!
-Brava! – risponde Sanae
scoppiando a ridere e pensando a quante volte la sua mamma sia
stata fondamentale nei suoi momenti tristi proprio perché sapeva
sempre capirla e farle tornare il sorriso.
POMERIGGIO:
Satomi è arrivato in
anticipo all’appuntamento e si trova davanti al cinema già da
circa venti minuti aspettando l’arrivo di Sanae
ed eccola finalmente arrivare
-Com’è carina oggi,
le sta proprio bene quella maglietta azzurra che si è messa…-
pensa fra sé e sé Satomi
-Ciao Satomi, eccomi qui!
-Ciao sanae, stai proprio bene
oggi!
-Grazie! –risponde lei un po’ imbarazzata non
essendo abituata a ricevere moli complimenti dai ragazzi, d’altronde gli
unici con i quali usciva erano quelli della squadra e nessuno di loro, nemmeno Tsubasa, spendeva molte parole per farle
apprezzamenti…
-Allora cosa andiamo a vedere?
-Ho aspettato te prima di prendere i biglietti proprio per
farti scegliere
-Mmh, non saprei, vediamo un
po’…questo film sembra carino, è una commedia, oppure
preferisci qualcosa tipo un thriller, horror?
-No, la commedia va benissimo!
-Bene allora prendiamo i biglietti prima
che ce li rubino tutti!
Terminato il film i due ragazzi escono e subito Satomi le propone il gelato:
-Carino il film..
-Già, proprio divertente! E ora tocca al gelato,
ricordi?
-Certo, dove preferisci andare?
-Dimmi tu.
-Io ho deciso il film, per il gelato lascio decidere a te
-Ok allora io direi di andare alla
gelateria che si trova in fondo alla via, ti va di camminare un po’?
-Certo, è una bella giornata tiepida, mi fa piacere
fare due passi
Così si avviano verso la gelateria chiacchierando
soprattutto della vita di Satomi e Sane scopre che
non è quel ragazzo un po’ troppo sicuro di sé che le
sembrava, anzi quello era un atteggiamento che teneva per sentirsi più forte ma in realtà era un ragazzo simpatico
e….si, anche dolce!
Arrivati alla gelateria si accomodano ad un tavolino ed
ordinano i propri gelati e a questo punto tocca a Sane parlare un po’ di
sé ma evita accuratamente di coinvolgere Tsubasa,
raccontando invece un sacco di aneddoti divertenti accaduti
quando era piccola e molto vivace…così tra una risata e
l’altra passa il tempo ed ad un certo punto Sanae
si accorge che sono già le 19.30 e lei deve tornare a casa per cena:
-Mi dispiace Satomi ma ora devo proprio andare, i miei mi aspettano per cena e
non amano i ritardi…
-D’avvero?
-Si, non sopportano chi arriva in ritardo..
-No, volevo dire: d’avvero ti
dispiace?
-Beh, si…-si era ritrovata a dire quelle cose
pensandole veramente e solo più tardi, mentre camminava sola per tornare
a casa si rese conto che quella che aveva passato era stata una delle
più belle giornate degli ultimi mesi, una delle pochissime giornate
nelle quali il pensiero di Tsubasa l’aveva solo
leggermente sfiorata senza essere al centro della sua attenzione.