"Ma quanto diavolo pesa questa roba!" pensava ChiChi
trascinandosi dietro le valigie per il corridoio dell'areoporto. "Goku! Fai il
gentiluomo una volta tanto... toh! Portami i bagagli!" La ragazza aveva
letteralmente buttato tutto il suo "modesto" bagaglio, che consisteva in tre
valigie, due borse e cinque zaini, addosso al suo fidanzato facendogli cadere
per terra il toast alla porchetta. "Ma ChiChina! Il mio toast..." Protestò il
pover' uomo. " 'Ma' un corno! Possibile che debba fare tutto io? Non eri tu il
campione di lotta? Dimostralo! Se mi rompo le braccia adesso, come farò ad
andare al lavoro domani?" Rispose la donna a tono. Era davvero
arrabbiata....certe volte quello scimmione del suo fidanzato le faceva saltare i
nervi! Poi però sentì un piccolo singhiozzo..... "Goku! Ma...piangi?" "Sob! N-no
ChiChina, figurati...." La moretta si intenerì, e disse al suo ragazzo: "Su,
su...non fare così, quando arriveremo al nostro appartamento ti preparerò il tuo
piatto preferito!" "Yum! Grazie mille, tesoro!" Gridò Goku felice; metà
areoporto si girò verso i due, fulminandoli con lo sguardo. "Insomma! Che
bisogno c'era di urlare? Che figuraccia..." Protestò la ragazza portandosi una
mano al viso rosso. Senza volerlo le scappò un sorriso: doveva ammetterlo, il
suo fidanzato era davvero adorabile!
"Voglio la Brief alla mia scrivania....subito!" "Gliela mando
immediatamente, signorina Norima!" Marion sospirò, passandosi una mano negli
splendidi e morbidi capelli celesti. Certe volte essere quella che comanda alla
redazione della famosa rivista di moda "Runway" (copiato pari pari dal film ç_ç
chiedo scusa) era una maledizione! Doveva chiedere al suo fidanzato una nuova
vasca idromassaggio per il fine settimana, altrimenti il suo mal di schiena
sarebbe peggiorato! Stava riflettendo se comprare la borsa rossa di
Dolce&Gabbana o quella nera di Louis Vuitton, quando... "Mi hai cercato,
Marion?" "Bulma! è domani che si presenterà la nuova segretaria?"
Chiese scortesemente la dispotica direttrice. "Si, esattamente. Si
chiama....ecco, si chiama ChiChi Juma." Rispose la ventenne che somigliava
terribilmente a Marion. "Voglio ricontrollare il suo curriculm. Presto! Su su!
Non c'è tempo da perdere! Scattare! Hop hop!" La Norima batteva le mani a tempo
con i sui "hop hop", per intimare a Bulma di muoversi. "Brutta strega...se solo
potessi, ti spaccherei la faccia!" Mormorò la ragazza a denti stretti, ansimante
nello sforzo di saltellare dentro il suo tailleur firmato.
"Goku! A tavola!" ChiChi aveva lavorato come una pazza per
preparare a Goku il suo piatto preferito, la pizza ai peperoni con la salsiccia,
cipolla, olive, wurstel e salame piccante, ma ne valeva la pena, riflettè la
ragazza guardando il suo ragazzo abbuffarsi come un maiale. Era proprio buffo!
Il ragazzo, nella foga di mangiare, schizzò un peperone addosso alla sua
fidanzata che iniziò ad urlare: "Cosa hai fatto!???! Noooo....questo era il mio
kimono migliore, me l'ero appena messo per provarmelo, era il mio preferito! E
domani cosa mi metterò? Sei un disastro! Non sai mangiare come un essere
civile??!?!" Goku era davvero dispiacuto: la sua ChiChina si era impegnata per
preparargli quel pasto buonissimo e lui le aveva rovinato il vestito!! "Fcufa
teforo!" biascicò spargendo frammenti di cibo per tutta la cucina. "Aaaaaah! La
cucina nuova!!! Gokuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!! Ti uccidooooo!!!" La ragazza
iniziò a inseguire il moro con uno sguardo assassino intorno al tavolo, mentre
questo gridava in preda al panico: "Noooo! Giuro che non l'ho fatto apposta!
Aiutoooooooooooo!!!"
Marion stava sfogliando il curriculum di Juma ChiChi,
soffermandosi sulla sua foto: una ragazza davvero carina e moderna! Perfetta per
quel lavoro...la ventitreenne fumò una sigaretta. Sperava che la nuova
segretaria non la deludesse come la vecchia, che aveva indossato una maglia
beige...quando il beige quel mese era fuori moda! Un errore inaccettabile per
lei, la dea della moda....Sentì il cellulare squillare, vide il display
lampeggiare con la scritta "Crilin". La donna sorrise perfidamente. "Ciao
amore!" Disse civettuola. "Ciao tesoro! Volevo chiederti...stasera ti andrebbe
di andare a mangiare al ristorante? E' un pò che non ci andiamo...!" Rispose il
suo fidanzato. "Certo...mi raccomando però che sia un ristorante chic! Non
voglio sfigurare, nel caso ci vedessero dei paparazzi!" Annunciò la direttrice
di Runway. "Non ti preoccupare, angioletto! Per te solo il meglio!" "Bene,
allora a stasera...ciao cucciolooo!!" Marion chiuse disgustata il telefono.
Com'era possibile che quel gonzo, dopo tre mesi che stavano insieme, non si
fosse accorto che lei lo sfruttava solo? In sole due settimane era riuscita a
raggirarlo per arrivare ad avere un posto così importante...di questo passo
sarebbe diventata la donna più ricca del pianeta...."Voglio il signor Yamcha
qui, subito!" "Certo, signorina Norima!"
Bulma quel giorno era uscita prima dal lavoro...un vero miracolo
che quella strega della sua direttrice glielo avesse permesso! La odiava ogni
giorno di più: presuntuosa, vanitosa, acida, avida, con le manie di
protagonismo, dispotica, insomma un pessimo carattere! "Sarà meglio che vada in
un bar a prendere un goccetto!" Sospirò. Notò un locale che non aveva mai
visto...si chiamava "Kinton" (come la nuvola speedy nel manga! ^^), non sembrava
pieno di gente tanto per bene, ma lei aveva fame e poi casa sua era a due passi
da lì, così entrò. No, decisamente quel posto non era frequentato da gente per
bene.... donnacce di strada troppo truccate, ragazzini vestiti da delinquenti
che si scambiavano dosi, uomini e donne ubriachi....proprio un componente di
quest'ultimo gruppo le si avvicinò, dicendo: "Salve, bella signorina.... che ci
fa qui tutta sola? Posso farle compagnia?" Bulma lo guardò disgustata e
impaurita: "N-no, mi lasci stare..." "Ho chiesto se posso farle compagnia...non
si rifiutano gli inviti dei gentiluomini come me!" Sbraitò l'ubriaco tirandola
per le maniche della costosissima camicetta bianca. "Se ne vada via! Mi lasci
stare! Aiuto!" Gridava Bulma in preda al panico, ma nessuno sembrava volerla
aiutare, anzi.... i clienti e gli stessi baristi del locale stavano incitando
l'uomo! Quest'ultimo stava per strapparle la camicetta, quando gli arrivò un
destro dritto dritto sul muso. "Non hai sentito la signorina? Lasciala in pace!"
Grugnì una voce scontrosa. Bulma rimase estasiata dalla bellezza del ragazzo che
l'aveva salvata: doveva avere più o meno la sua età, occhi neri e profondi,
dello stesso colore dei capelli a fiamma. Era vestito come un disgraziato, ma la
ragazza, sebbene in circostanze normali avrebbe notato i jeans strappati e la
t-shirt macchiata, in quel momento non ci fece caso. "E va bene! Ahia... non
c'era bisogno che ti scaldassi tanto! Vado..." Borbottò l'ubriaco barcollando
via. Bulma fissava il suo salvatore incantata. "Che hai da guardare?" Le chiese
questo. Non il modo migliore di rompere il ghiaccio, ma... "N-niente...volevo
ringraziarti di avermi salvata. Piacere, io sono Bulma." Disse la ragazza
porgendogli la mano. "Non farti strane idee... non ti ho salvata, ho
semplicemente dato una lezione a quell' ubriacone... avevamo un conto in
sospeso. E ora vattene da qui, non è il tuo posto." Rispose il ragazzo facendo
una chiara allusione all'aria da donnetta snob che aveva la ragazza. Questa lo
guardò stupita mentre lui sie ne andava via, con una camminata altezzosa. Che
impertinente! Chi si credeva d'essere? Eppure.... Bulma pensava che ci fosse
qualcosa di più sotto quella scorza da duro...
Chichi fissava il soffitto bianco, riflettendo. L'inseguimento
con Goku si era concluso con loro due che ridevano come matti sul divano, e...
da cosa nasce cosa...insomma, per farla breve, ora la mora si trovava coperta da
solo un lenzuolo a fissare il soffitto, ascoltando il respiro placido del
ragazzo al suo fianco. Stava pensando al suo lavoro al Runway e al suo
curriculum... per errore, aveva allegato la foto sbagliata, e cioè quella di lei
vetita e pettinata da quella scema della sua amica Laura dopo un pomeriggio di
ciozzamenti e scherzi,e non quella di lei col suo kimono verde e i capelli
pettinati per bene. Sperava di non aver fatto l'impressione di una poco di
buono... non si sarebbe mai presentata al lavoro vestita così...era una persona
seria, lei.
Diciotto era pensierosa. Mai si sarebbe immaginata una cosa del
genere... stava passando davanti all'ufficio della direttrice, la signorina
Norima, quando aveva sentito dei versi strani; lo sapeva che non era educazione,
ma era messa lo stesso a sbirciare dalla porta, e aveva visto Marion avvinghiata
al signor Yamcha, quello del piano inferiore, mentre lui la baciava sul collo.
Era subito andata via: non si voleva intromettere in affari che non la
riguardavano, ma adesso continuava a pensarci... insomma, da quel che ne sapeva,
la direttrice era felicemente fidanzata, e lei, dopo che il suo ragazzo l'aveva
tradita con una sua amica, si era sempre aggrappata all'idea dell'amore e della
fiducia... non sopportava i tradimenti. Forse avrebbe dovuto informarsi sul
ragazzo della Norima, e dirgli qualcosa....