L'ho fatto, l'ho fatto
davvero. Sono
riuscita a dire a tutti i parenti, a tutti gli amici, al mio quasi
marito che non voglio sposarmi. Ce l'ho fatta perchè ho
visto gli
occhi di Schmidt mentre stavo per compiere l'ultimo giro che avrebbe
suggellato il matrimonio. Poi quello che viene dopo è tutto
una
assurdo caos, di cui capisco ben poco. Ma la cosa non mi disturba poi
molto, devo trovare Schmidt. Girai per le sale finchè non lo
vidi
parlare con una ragazza. Era Elizabeth, quella che ora era la ragazza
di Schmidt. Mi aveva stupito, devo dire la verità. Non era
la
classica ragazza che conquistava e questa la rendeva più
reale, più
da storia seria per uno come il mio “ex ragazzo”.
Mi avvicina a
loro piano, cercando le parole da dire.
<< Giornata
strana, vero? >>
chiedo interrompendo, quella che sembrava una discussione.
Ed ecco che i suoi occhi
sono di nuovo
nei miei, come quando è entrato per sbaglio nella sala dove
mi stavo
vestendo, quando ha capito cosa i miei occhi gli stavano urlando,
come nella sala dove mi stavo sposando, quando ha capito che era per
lui che rinunciavo a sposarmi.
<< Bel
matrimonio, Cece >>
ovviamente non poteva mancare una sua battuta idiota, se fossimo
stati a casa avrei senza dubbio urlato “Barattolo”.
<<
Grazie >>
continuo a guardarlo negli occhi, sempre più convinta di
aver fatto
la scelta giusta
<<
E' Schmidt
quello di cui parlavi, non è vero? >>
Il mio
sguardo si
posa di nuovo sulla figura del ragazzo che sta al mio fianco, i suoi
occhi di nuovo nei miei.
<<
Si è lui
>> dico, e mi sento anche in colpa per quella ragazza che
ha
conquistato il suo cuore quando ancora era il vecchio Schmidt
<<
Mi
dispiace molto Elizabeth >>
<<
Non
preoccuparti, non è un tuo problema, è di Schmidt
>>.
Dopo
quest'affermazione il diretto interessato sembra risvegliarsi,
alternando lo sguardo da me a Elizabeth.
<<
Perchè è
un mio problema? >>
<<
Di chi sei
innamorato, di me o di lei? >>.
Un'espressione
sconvolta si fa spazio sul volto si Schmidt.
<<
No ha
ragione, devi scegliere >> intervengo.
Sa bene
che deve
scegliere, anche perchè Elizabeth continua a chiederglielo,
mandandolo nel caos più assoluto. Anche io voglio sapere.
Alla
fine sceglie
la via più facile, per lui, scappa. Lasciando me e Elizabeth
a
guardarci sconvolte.
<<
Lo devi
amare davvero tanto se hai rinunciato a sposarti per lui
>> mi
dice Elizabeth dopo qualche momento di silenzio. La guardo e solo
allora me ne rendo conto. È vero sono innamorata persa di
Schmidt,
questo mi fa sentire ancora più in colpa nei confronti della
ragazza
che ho davanti.
<<
Si, lo amo
da impazzire, e la cosa ha stupito anche me, cioè tu hai
visto com'è
Schmidt >>
<<
E' questa
la differenza tra me e te. Tu lo ami per com'è ora, lo ami
anche per
le sue stranezze. Io penso di aver amato solo e unicamente lo Schmidt
del college. Non è come allora, perchè io so che
a quei tempi non
sarebbe mai scappato. Quindi va da lui, inseguilo >>
<<
Ma.. >>
cerco di ribattere
<<
No
davvero, io sono innamorata del fantasma di Ciccio, non di quello che
ora è diventato Schmidt, lui non è fatto per me,
invece tu ne sei
innamorata proprio per com'è, stranezze incluse. Come quella
di
togliersi la maglietta per far vedere il fisico, che tra parentesi lo
rende strano davvero! >>.
Mi
metto a ridere e
di slancio l'abbraccio. Mi ha lasciato il suo posto, mi ha permesso
di essere felice. Ricambia e mi incita a inseguire quell'idiota.
Non so
neanche io
per quanto lo cerco, spero solo che non se ne sia andato, so bene che
il posto dove va a riflettere, anche se c'è quel coso che lo
terrorizza, è il tetto del suo appartamento. Alla fine lo
trovo, è
seduto su una panchina in giardino, sotto un grazioso gazebo. Mi
siedo accanto a lui e osservo il paesaggio.
<<
Non so
cosa mi è preso, non sono il tipo che scappa, non quando due
ragazze
discutono per me. Ma voi.. Dio Cece, voi siete le uniche due donne
che ho amato in vita mia, e vedervi li tutte e due, insieme ad
aspettare una mia risposta.. Non c'è l'ho fatta Cece
>> dice,
girandosi per la prima volta verso di me. Ho ascoltato in silenzio,
senza interromperlo. Era un discorso troppo serio per Schmidt ma lo
vedo dai suoi occhi che è sincero. Per la prima volta ha
dovuto fare
la persona matura. Anche se è scappato davanti alla
difficoltà
della scelta. Istintivamente gli prendo la mano. Non è mai
successo,
neanche quando avevamo una “relazione”. Lui osserva
le nostre
mani e poi continua.
<<
Quando ti
ho visto la prima volta, mi sei sembrata una Dea, la ragazza
più
bella che avessi mai visto, il mio primo pensiero, per la prima volta
nella mia vita, non è stato quello di venire a letto con te.
Poi mi
hai dato la mano, quella notte e pian piano anche tu hai cominciato a
darmi attenzioni, ho pensato che sarei riuscito ad andare a letto con
te. Ma qualcosa è cambiato e tu non eri più solo
la ragazza
irraggiungibile, eri diventata Cece, la ragazza di cui mi importava.
Quel giorno, nel deserto, ho letto il messaggio che era arrivato da
Gino sul tuo telefono, ed era come se il mondo mi crolasse addosso, e
io ero spaventato di tutte quelle emozioni. Ho dovuto lasciarti
andare, perchè l'avevo detto anche a Jess, tu non saresti
mai stata
felice con me. Poi tu ti sei presentata a quella stupida festa con
Robby. E anche ad Halloween, quando tutti ci scambiavano per marito e
moglie, per un momento ne sono stato felice, ma poi vedevo come tu
cercavi di spiegare a tutti che era Robby il tuo accompagnare, e ho
lasciato posto a lui, come è giusto che sia,
perchè non avrei
accettato di non sentirti parlare con me per altri due mesi. Ti ho
detto che ti amavo, ed era vero, verissimo, e per colpa del mio capo
ti ho persa per sempre. Infine dopo una serie di “sfortunati
eventi” ci siamo ritrovati al tuo matrimonio. Quando sono
entrato
in quella stanza, e giuro che per la prima volta in vita mia non era
fatto di proposito, ho capito. Mi stavi supplicando con quei tuo
grandi occhi marroni, mi supplicavi di portarti via da qui, e ci ho
provato in tutti i modi a sabotare questo stupido matrimonio, ho
finito anche per perdere Elizabeth. E alla fine,hai fatto tutto da
sola, perchè te la cavi molto meglio senza di me
>> conclude
il monologo, troppo lungo per uno come Schmidt. Alla fine volge lo
sguardo verso di me, ha negli occhi il tormento di chi capisce di
aver perso tutto. Senza esitare gli prendo il volto nelle mani e lo
bacio. Non c'era mai stato amore nei nostri baci, non come in quello, o
forse sono io a
non essermene mai resa conto.
<<
Sono stata
io a scegliere per te >>
<<
Ma.. >>
<<
Lei ha
capito che non era di te che era innamorata, ma di Ciccio, e tu non
sei più lui >>
Schmidt
mi guarda,
poi abbozza un sorriso, forse è per questo che mi sono
innamorata di
lui.
<<
Sai questo
vestito ti dona molto, ma forse starebbe meglio sul pavimento della
mia camera>>
Lo
guardo e scoppio
a ridere mentre mi prende in braccio per portarmi a casa.
<<
Non ti
dirò mai quelle due paroline, lo sai vero? >>
domando per
sicurezza
<<
O baby,
dopo stanotte non smetterai mai di dirmele >> mi risponde
sorridendomi malizioso per poi chinarsi a baciarmi.
Si lo
amo, e lui mi
ama. Questo basta a renderci la coppia più stramba che ci
sia.
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