Ho fluttuato per anni in silenzio
dietro allo specchio del tuo bel riflesso
la linea della tua gola
sotto le mie dita
uno scampolo di passato
rinchiuso in una macchina blu
blu come i pensieri petrolio quando dicevi
che il mondo era a pezzi e tu in frantumi
Lo strappo violento
in un pomeriggio di pioggia
passato a cercare di far tornare
i miei polmoni a funzionare
boccheggiavo in nero davanti a uno stagno
dove i pesci sussurravano piano
che saresti arrivato
Un anno dopo, i tuoi occhi bucati
la mia forma in dissolvenza
trapassata da uno sguardo che mai arrivava
E la faccia che hai fatto,
così disgustata
quel giorno in cui a una festa
ti ho sorriso
mentre i miei denti tremavano di dolore
Io non esistevo se non nel mio sogno
dove tu dicevi ancora che ero bellissima
e le tue dita si muovevano bianche sui miei capelli notturni
ma il giorno era una spina ed io appassivo al tuo passaggio
e la notte mordevo il pavimento
per soffocare i singhiozzi
Sei anni dopo, camminavo per strada
era dicembre
un uomo in bicicletta mi ha guardata e mi ha sorriso
per un pezzo mi ha seguita in silenzio
sai, è divertente
ti ho riconosciuto solo quando ho visto
la linea della tua gola
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