Sasuke fissò per due minuti buoni il cellulare che aveva in mano, senza sbattere le palpebre.
La telefonata che aveva appena concluso lo aveva leggermente spiazzato
-non che lo avrebbe mai detto a nessuno, sia chiaro: gli Uchiha
non si possono
spiazzare; il fatto era che, dopo decine di rimproveri per il suo
"disinteressamento" nei confronti di un amico in difficoltà, si
era finalmente deciso a chiamare Goku... quello che non si aspettava
era il tono con cui il ragazzo dagli occhi dorati aveva risposto:
completamente normale, come se non avesse passato le ultime due
settimane chiuso in casa, senza nemmeno venire alla prove.
- Tzè...!- commentò all'aria il moro, ancora incredulo. Al mondo erano solo -e ribadisco
solo-
due le persone in grado di lasciare a bocca aperta Uchiha Sasuke, vale
a dire il sopracitato Son Goku e, ovviamente, Uzumaki Naruto
-altrimenti soprannominato 'Dobe-kun'.
Sasuke stava per rimettere in tasca il cellulare e prepararsi per
andare alla sala prove, quando la conversazione appena avuta lo
congelò suo posto:
- Ah, dì un pò, hai avvertito tutti?-
- Certo che si, c'eravamo messi d'accordo già l'altro giorno...-
- Sicuro...? Tutti, tutti?-
- Ehmmmm.... ma siiii....-
- Sasuke Uchiha, ti consiglio di chiamare anche Gaara.... non vorrai certo che Kougaiji si arrabbi....- [*1]
"Cazzo...." imprecò mentalmente: non aveva nessuna intenzione di sprecare soldi per chiamare Gaara!
"Ma perché proprio io...?? Tanto sono sicuro che lo sa già..." cercava di prendere tempo.
"Però non ho nessuna voglia di essere il bersaglio delle ire di Kou...!"
- E va bene, allora....- fece, componendo un numero sul telefonino, attese.
- Moshi, moshi- risposero dall'altra parte.
- Konnichiwa.
Senti, ti ricordi che oggi ci si trova in sala prove, vero?- disse Sasuke senza fermarsi a prendere fiato.
- Oh! Uchiha, ma sei tu....! Si certo che me lo ricordo, per chi mi hai preso... per Kiba?-
- Si, bé.... senti, mi faresti un favore?- oh, quanto gli costava chiederlo....
- Dipende... se si tratta di venire a letto con te.... TE LO SCORDI, Sasuppi! Haha!!- la persona dall'altra parte scoppiò a ridere.
- Ebbasta con 'sto cacchio di soprannome!!!- Sasuke aveva il viso paonazzo dalla rabbia
"Ma perché proprio a me?!"
- Phfff!!! Va bene, va bene... allora cosa desideri -o tu stolto umano! [*2]- dalla mia illustre persona?? Parla e, forse, il tuo desiderio verrà esaudito! -dietro previa ricompensa, chiaro....- arrivò la voce fintamente solenne alle orecchie di Sasuke.
- Ecco... non è che potresti avvertire Gaara che fra mezz'ora ci troviamo al "Saisho"
[*3]?- chiese il moro.
-
Aaahhh... dunque è questo il motivo di quest'insolita chiamata!
Dì un pò, hai paura a dirglielo tu stesso...?- la voce dell'altra persona era spudoratamente divertita.
- .......... Viene anche Goku.- fu l'unica risposta che diede: non
aveva abbastanza credito nel cellulare per litigare al telefono.
- YAHOOOOOO!!!!!!!!! Evviva!!!! Provvedo subitoooo!!! A dopo Sasuppi! biiiipp- l'effetto del nome "Goku" fu immediato.
Sasuke, per la seconda volta in venti minuti, si ritrovò a fissare il telefono, un'espressione interdetta.
"Ok.... sono tre...." fu
l'unico pensiero che gli passò per la testa: ancora una volta
era spiazzato. Uzumaki Naruto, Son Goku e..... Shymaire Kiko...! La
cosa cominciava a farsi preoccupante.
"Così non va, Sasuke. Tre sono decisamente
troppi...."
§§§§§§§§§§§§
A circa 5 chilometri di distanza dalla casa di un certo Uchiha in preda
alle crisi d'identità, un salone di bellezza era in tumulto; i
poveri passanti lanciavano occhiate strane all'entrata del negozio, dal
quale provenivano rumori che potevano essere riconducibili ad una lotta
all'ultimo sangue -o a un massacro in stile "Non aprite quella porta".
In realtà, all'interno del salone, stava succedendo questo: una
ragazza stava disperatamente cercando di raggiungere l'uscita, mentre
la direttrice e almeno tre colleghe -due parrucchiere e una addetta
alla manicure- tentavano di fermarla: non sia mai che, in un salone di
bellezza come il "Sayonara Uglyness"
[*4], una cliente esca meno che perfetta!
Il putiferio era iniziato quando la ragazza aveva iniziato a gridare di
gioia -e a ballare sulla sedia- ad una telefonata ricevuta. Il peggio
era però arrivato nel momento in cui la suddetta ragazza aveva
fatto per alzarsi e filare fuori dal negozio: si era ritrovata quasi
placcata dalle commesse del salone.
- Statemi lontaaaaneeee!!!!!- urlava Shymaire Kiko, saltando di sedia in sedia.
- Ma signorina! Dove va?!?!? Dobbiamo finire il nostro lavoro...:!!- strillava una delle parrucchiere con un phon in mano.
- Non ho tempo! Devo assolutamente andare da Gaara...!!! Gwah!- Kiko schivò per un pelo la mano della ragazza-manicure.
"Dannazione! Quelle unghie sono peggio di un coltello....!"
- Non le permetteremo di uscire da quella porta conciata così!!!
Matsuri, blocca l'uscita! Tsume, a destra! Misako, sinistra!-
ordinò la direttrice.
- Si, Anko-sensei!- fecero le altre tre, posizionandosi ai loro posti.
"Oh, mamma.... ma dove sono finita....???"
pensò Kiko. - Ehi, voi! Sentite, sono di fretta e non ho voglia
di farvi del male, quindi fate le brave e toglietevi dai piedi...-
- Giammai! Non può andare in giro con metà capelli ricci
e metà lisci! E' contro la nostra etica!- dissero in coro le
pazze.
- Sapete che me ne frega adesso dei miei capelli...! Posso finire
più tardi per conto mio...!- sbottò la ragazza, alzando
gli occhi al cielo. - Ora, tu, davanti alla porta, scansati se ci tieni
alle unghie!!- minacciò. La ragazza-manicure, Matsuri,
sbiancò portando d'istinto le mani al petto; sfortunatamente,
però, la promessa di un dolore ben peggiore per aver disubbidito
agli ordini di Anko, fecero sì che la ragazza non si muovesse.
- E va bene... ve la siete voluta voi...- mormorò Kiko.
La ragazza prese a correre e, ormai a poche decine di centimetri da
Matsuri, si gettò a terra, piedi in avanti e passando sotto le
gambe della commessa, diede un calcio alla porta, aprendola; superato
l'ostacolo, dopo una capriola, schizzò in piedi e si mise a
correre in direzione della casa di Gaara.
- Hahaha!!!! Ve l'ho fattaaaaa!!!!!- l'eco delle parole si trascinò anche dopo che Kiko sparì dalla vista.
§§§§§§§§§§§§
La mattina era stata piacevole, nonostante l'improvviso acquazzone; da
qualche tempo era uscito il sole e l'aria si era scaldata: un sabato
nella norma, per Kyoto, per essere fine settembre.
Nella quiete di un appartamento nella parte sud del quartiere del
centro città, un ragazzo si era svegliato da poco e, barcollando
leggermente, si era fatto strada verso il bagno: una doccia lo aiutava
sempre a svegliarsi -era umiliante, che uno come lui, la mattina fosse
così irrimediabilmente rincoglionito. La colpa non era
interamente sua, ma lui non era tipo da indugiare in simili dettagli.
Sotto il getto tiepido dell'acqua, restò a guardare il soffitto
bianco per un minuto prima che il suo cervello si liberasse dai
rimasugli della nebbia del sonno. Finalmente le reazioni del suo corpo
sembrarono tornare a funzionare; afferrò lo shampoo e
iniziò a massaggiarsi i capelli, la mente vuota, mentre il
profumo di papavero si spandeva per la stanza; sciacquati i capelli,
passò al resto del corpo e, mentre il getto della doccia lavava
via la schiuma, un brivido gli percorse la schiena.
Scrollando le spalle, Gaara, uscì dalla doccia e si
asciugò in fretta. Tornato in camera con solo un paio di boxer
-piuttosto ridicoli a dire la verità: davanti c'era scritto
'Don't touch our Gaara!' con una faccina stilizzata che agitava un dito
in segno di minaccia, dietro invece la frase 'Without our permission!'
e una faccia ghignante con i pollici alzati- che gli erano stati
regalati da Goku e Kiko per il suo 21° compleanno...
Si stava infilando un paio di pantaloni neri a 3/4, quando un altro brivido gli fece alzare il viso.
"Ma che diavolo....?"
pensò Gaara, una piccola ruga di frustrazione in fronte.
Lasciò correre e finì di prepararsi: indossò una
t-shirt color panna con delle intricate linee marrone chiaro che
formavano, all'altezza del cuore, l'ideogramma 'Ho'
[*5]
e un paio di scarpe da ginnastica consumate. Tornò in bagno per
mettere il solito strato di eye-liner e poi si diresse in cucina.
Aveva saltato la colazione: erano già le 13.20, quindi
optò per qualcosa di veloce da mangiare. Appena fece per addentare il
panino che si era preparato, un
altro brivido gli scese per la schiena.
"Ecchepalle! Ma che hanno tutti con me oggi...??" pensò Gaara, iniziando ad irritarsi.
Riuscì a finire di mangiare in pace e si sedette sul divano,
girando distrattamente i canali della tv senza trovare nulla di
interessante. Gli venne in mente che suo fratello, un paio di giorni
prima, gli aveva detto che il sabato avevano deciso di andare in sala
prove; considerò brevemente la possibilità di andare,
quella volta -agli ultimi quattro incontri non era andato-, ma decise
di lasciar perdere.
"Non ha senso andare, se mancano i vocalist...." si disse Gaara. In
realtà, lui faceva parte del gruppo solo perché c'erano
Goku e Kiko e quindi per lui, da quando il primo non si era più
presentato, non aveva avuto senso andare alle prove.
Era da quando Goku e Homura si erano lasciati -Gaara aveva dei dubbi
che fossero mai stati veramente insieme- che il rosso non vedeva il
ragazzo dagli occhi dorati, ed era riuscito a parlargli solo due volte,
in due settimane.... non gli piaceva ammetterlo nemmeno a se stesso, ma
cominciava ad essere preoccupato per il ragazzo più giovane
[*6]: dopotutto si conoscevano fin da quando avevano 5 anni e non gli piaceva vederlo stare così....
Perso com'era nei suoi pensieri, Gaara non sentì subito il
campanello di casa suonare; tornò in sé e andò ad
aprire quando ci fu il rischio che la persona dall'altra parte della
porta si rompesse il dito, da quanto forte e velocemente stava suonando
il campanello.
"Chissà come mai, ma immagino già chi è..."
Infatti, fece appena in tempo ad aprire, che Kiko gli finì
addosso con una spallata allo sterno che gli mozzò il fiato.
- Cough! Cough! Kiko, ma sei scema....??- rantolò Gaara cercando di alzarsi da terra.
-Waahh!!!! Tanu-kun...! Gomen-nasai, non t'avevo visto...!- [*7] fece Kiko, restituendo a Gaara il suo spazio vitale.
- Non chiamarmi 'Tanu-kun'.- rispose il ragazzo, fulminandola con lo sguardo -anche se non proprio sul serio.
- Ok...- disse la ragazza, con un mezzo sorriso.
- Che ci fai qui?-
- Oh, giusto! Dai, muoviti! Dobbiamo andare al "Saisho"!!- rispose Kiko, saltellando da un piede all'altro.
- No.- disse Gaara, lapidario.
- Eddai!- pregò la ragazza.
- No.-
- Per favore...!-
- No.- ripeté il ragazzo. Kiko, dopo un secondo di silenzio, si diede una manata in testa.
"Che scema... non ho detto le parole magiche..."
- C'è anche Goku.- disse con tono volutamente piatto.
- Andiamo, su.- Gaara fece un'inversione di 180°.
- Dopo di te!- disse Kiko; internamente si stava rotolando sul
pavimento con le lacrime agli occhi dalle risate, ma fuori era una maschera di
innocenza da cui traspariva solo un piccolo sorriso.
Kiko si lasciò andare ad una sessione di 'Danza della Vittoria'
mentre aspettava che Gaara prendesse la custodia con la chitarra, una
giacca e il portafogli.
Gaara si assicurò di metterci circa due minuti, prima di tornare
in salotto: sapeva che, molto probabilmente, la ragazza si stava
esibendo in quello stupido balletto che somigliava alla danza della
pioggia degli indiani.
Se qualcuno che non conosceva Gaara molto bene, fosse entrato in quel
momento, avrebbe visto il piccolo, raro sorriso del rosso adornare il
suo viso chiaro e liscio mentre girava per la camera da letto alla
ricerca del portafogli...
Gaara, dopo aver chiuso a chiave la porta di casa, si mise in spalla la
chitarra. Alzò gli occhi al cielo e, nonostante il peso della
custodia, si sentì più leggero di quanto non fosse stato
nelle ultime due settimane...
Continua................
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Fine 4' cap!!! ^___^
Note (ce ne sn troppe, forse):
[*1]: Essendo dal punto di vista da Sasuke, le parti sn invertite.
[*2]: Rileggendola mi è venuta in mente Rukia, di Bleach...! ^^ "Stolti esseri umani!"
[*3]: In giapp. "Saisho" significa 'il primo' o 'l'inizio'
[*4]: Hahahahaha!!!!! XDDDD E' troppo stupido cm nome...! Infatti quelle ke ci lavorano sn pazze! XD Significa 'Addio Bruttezza'
[*5]: Significa 'fuoco' in giapp.
[*6]: Tecnicamente Gaara è + vecchio di Goku di qlc mese.... il complex primo è il 19/1, quello dell'altro il 5/4
[*7]: 'Tanu-kun' è il diminutivo del soprannome (Tanuki-kun); 'Gomen-nasai' è 'scusa'
Bene! Grazie per essere arrivati fin qui, RECENSITEEEE!!!!!!!!!!!
EDIT 13/3/'08: dopo averci pensato un pò, ho deciso di seguire il consiglio di KuRoNeKoChAn e spostare la fic dalla Sezione di Saiyuki a quella di Naruto, xkè in effetti ci sn + pg di qst'ultimo...! ^__^'''
Al prossimo capitolo,
§ Temari §