12'000 anni a pensarsi, per pochi anni vissuti...

di Celicola
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Battaglia, clangore di spade, urla di morte...

Sguardo: prolungato, sostenuto, incuriosito, incompreso, spaventato...sfuggito

Celiane correva. Correva perché correre era la sua unica salvezza. Quell'angelo delle tenebre, Apollonius, l'aveva vista, ed era noto a tutti, che quando incontravi lo sguardo di un Angelo, i suoi bellissimi e terribili occhi erano l'ultima cosa che vedevi. Non voleva rifugiarsi nei villaggi, per non mettere in pericolo altre persone. No, sarebbe morta da sola, e tentando di non rimanere una semplice vittima, ma un brutto ricordo per quell'angelo immensamente bello e terribile.

La creatura senza ali. Quella creatura senza ali era diversa, emergeva. Il suo spirito era candido e idilliaco, riluceva quasi di fronte alla distruzione e al caos che in genere gli angeli portavano nei loro habitat. Apollonius se ne era accorto, e invece di invidiare la sua anima, come avrebbe fatto Toma, l'ammirò, consapevole che valeva un minimo in più delle altre. “Come l'aveva chiamata quel misero senz'ali prima di morire? Ah...rimembro... Principessa Celiane...”. E quel nome risuonò per parecchie ore nella mente dell'angelo, che era deciso a inseguirla.

Immagino che sia iniziata così tra loro...12'000 incessanti anni di ricordi di uno sguardo.
Spero vi piaccia, commentate, così magari mi convinco a continuare qst pazzia!. Baci.

Celicola




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