RITORNO A BEVERLY HILLS
Dylan era nel retro del Peacth Pit, ad analizzare alcuni conti del
locale, quando arrivò Nat.
- Ciao, Dylan, scusa del ritardo, ho
cercato di arrivare prima che potevo.
- Non preoccuparti, il locale non
è molto affollato, come vedi ho tempo anche per fare due
conti.
- Comunque ti ringrazio. Adesso
è meglio che vada di là, a lavorare.
Nat stava per lasciare la stanza, ma si voltò nuovamente
verso il ragazzo.
- Ah, Dylan?
- Si?
- Sono contento di rivederti di nuovo
attivo. Mi sei mancato...
- Grazie. Anche a me mancava un
po’ di vita.
A casa Walsh, Valerie continuava a recitare la parte della
santarellina, anche se iniziava ad esserne stufa. Da quando era
rinsavito, se così si poteva dire, Dylan non aveva
più voluto saperne niente di lei. Neanche Steve la voleva
più. Anzi, faceva di tutto per evitarla. Avvertiva
chiaramente che Kelly non poteva sopportarla. Con Claire, David e
Donna, non aveva ancora abbastanza confidenza, perciò... Si
sentiva un po’ tagliata fuori dal gruppo. Brandon era
l’unico che era ancora gentile con lei, anche se risentiva
dell’influenza di Kelly, dato che adesso stavano insieme. Per
quello che aveva capito, Kelly non aveva molto di cui sparlare delle
altre. A quanto pare anche lei, in fatto di uomini, se ne intendeva
piuttosto bene. Era stata con Steve, Dylan e adesso Brandon. David
aveva ammesso di aver avuto un debole per lei. Inoltre aveva sentito
fare altri nomi, e non pochi. Di tutt’altra pasta sembrava
essere fatta Donna. A quanto pare lei si che era una santa! Per quello
che aveva dedotto, aveva lasciato David perché
l’aveva beccato con una. Ma, d’altronde, cosa
avrebbe dovuto fare, povero ragazzo, se lei si rifiutava di portare
avanti il loro rapporto? Quanto a Claire, anche lei aveva fatto un
po’ il giro... Era stata con Brandon, Steve e David. Insomma,
gli mancava solo Dylan! L’altra ragazza del gruppo, Andrea,
aveva avuto una bambina da poco tempo. Era rimasta incinta
all’università ed era perciò dovuta
ricorrere al matrimonio lampo con Jesse. E che dire dei ragazzi di
Beverly Hills? David era un ex- tossico dipendente, Dylan era appena
uscito dal tunnel dell’alcool. Steve era un tipo
così strano... sapeva solo che spesso era finito in guai con
la confraternita di cui faceva parte. Perfino il caro Brandon Walsh
aveva avuto una storia con la moglie di un professore,
all’università. Insomma, avevano ben poco da fare
i santarellini. Ognuno di loro aveva degli scheletri
nell’armadio. L’unica che forse si salvava era
proprio Brenda, di cui però non sempre aveva sentito dir
bene. Intanto era l’unica che aveva avuto il coraggio di
allontanarsi da Beverly Hills e da quella mandria di pazzi.
Kelly e Brandon erano sulla casa al mare. Mentre Kelly preparava
qualcosa da bere, il ragazzo stava alla finestra, un po’
pensieroso.
- Hey, a che pensi?
- Stavo pensando a mia sorella.
- Ti manca?
- Un po’. Mi stavo chiedendo
come sarebbero le cose se lei adesso fosse qui.
- Magari, non ci sarebbe Valerie!
- Kelly! Per favore, puoi evitare
commenti riguardo Valerie?
- Scusa, Brandon, ma è
più forte di me. C’è qualcosa di strano
in lei.
- Magari dipende dal fatto che ha trovato
suo padre che si era appena suicidato?
- No, non si tratta di questo. Insomma,
capisco che venga da una situazione difficile, ma è come se
nascondesse la sua vera personalità.
- Basta parlare di lei, per favore.
- Hai ragione. Comunque, lei manca a
tutti.
- Lei?
- Brenda. Manca a tutti. Ne ho parlato
con Donna, ad esempio. Infatti stavamo pensando di andarla a trovare.
- E non mi dici niente?
- Te l’ho detto adesso.
Intanto, all’aeroporto era appena arrivato un aereo da
Londra. Una ragazza, dai capelli neri, faticava a trascinarsi dietro il
suo pesante baule. Si portò davanti alla stazione dei taxi e
poi si guardò in giro.
- Finalmente a casa!
Claire e Donna fecero rientro a casa, dove trovarono Kelly.
- Ciao, Kelly! Non eri con Brandon?
- Si, ma è tornato a casa. Fra
pochi giorni ha un esame e ha bisogno di studiare.
- Non me ne parlare, guarda! Anzi,
è meglio che anch’io mi metta sotto.
Claire si diresse nella sua stanza. Donna sorrise a Kelly ed
andò a sedersi vicino a lei.
- Come va?
- Bene. Sai, Brandon sta pensando molto a
Brenda, in questo periodo.
- Credo che ciò sia dovuto al
fatto che il loro compleanno si avvicina.
- Si, non deve essere facile.
- Gli hai parlato delle nostre intenzioni?
- Si.
- E che cosa ha detto?
- Credo che dovremmo portarcelo dietro!
Le due risero.
Brandon era da poco rientrato a casa, quando sentì il
campanello suonare. Visto che sua madre era impegnata nella
preparazione della cena, decise di andare lui alla porta. Prima che ci
giungesse, il campanello suonò nuovamente.
- Arrivo! [quanta fretta!!]
Quando finalmente aprì la porta di casa, rimase
piacevolmente senza parole. Sua sorella lo stava osservando.
- Beh? Non mi fai neanche entrare,
fratellino?
- Oh mio Dio, Brenda!!
Mentre i due si abbracciavano stretti, gli altri inquilini
dell’abitazione accorsero in massa, avendo sentito nominare
Brenda. Fu così che, dopo il caloroso abbraccio del
fratello, Brenda fu stretta anche dai genitori, per trovarsi, infine,
davanti Valerie.
- Quanto tempo, Valerie!
- Ciao Brenda, ben tornata!!
- Tesoro, perché non ci hai
avvertito?
- Volevo farvi una sorpresa!
- Beh, ci sei riuscita in pieno!!
In serata, i ragazzi furono tutti convocati al Peacth Pit, in
realtà chiuso, da Brandon. Il motivo non fu spiegato. Dylan
e Nat erano già li. Donna, Claire e Kelly furono le prima ad
arrivare. David arrivò insieme a Steve. Per ultimi
arrivarono Jesse, Andrea con la piccola Hannah.
- Allora, qualcuno sa perché
siamo qui?
- No, Kelly, tu ne sai niente?
- No, Brandon mi ha detto solo di
riunirci tutti qui, questa sera.
- Bene, allora non ci resta altro da fare
che aspettare.
Cinque minuti dopo, Valerie entrò nel locale, da sola.
- Siete pronti per una grande sorpresa?
- Valerie, tu sai tutto non è
vero? E’ stata una tua idea?
- Steve, stasera non puoi criticarmi per
niente. Il motivo per cui io so già tutto è
semplicemente per il fatto che ho già assistito alla
sorpresa.
- Ehilà!!!
- Brandon, che succede?
- Chiudete tutti gli occhi.
- Ma...
- Avanti, niente storie!
Tutti fecero come disse lui. Erano tutti seduti ad un tavolo. Valerie
si sedette con loro, mentre Brandon faceva entrare la sorella
silenziosamente, facendola nascondere dietro al bancone.
- Bene, adesso potete riaprire gli occhi.
I ragazzi, curiosi di vedere cosa fosse cambiato, lo fecero. Ma non
videro niente di diverso, così fissarono Brandon.
- Cos’è uno scherzo?
- Ma no, via! prendete la vita con
più leggerezza! Che ne dite di qualcosa da bere?
- Va bene, vado a prenderlo.
- No, Nat resta seduto. Abbiamo
già chi può portarci qualcosa.
Brandon si voltò verso il bancone.
- Un drink per tutti, per favore!!
I ragazzi si guardarono smarriti per un momento, credendo che a Brandon
fosse andato di volta il cervello; tuttavia il loro stupore non fu
poco, quando videro Brenda emergere dal nulla.
- Cosa desiderate?
- Oh mio Dio!
- Brenda!!!
In un attimo ebbe tutti intorno, pronti ad abbracciarla. La prima fu
Donna, entusiasta che la sua migliore amica fosse tornata. Kelly,
ancora incredula del ritorno di Brenda, si fiondò fra le sue
braccia subito dopo. Mentre tutti i presenti stringevano a
sé la ragazza, Dylan osservava il suo passato amore con
dolcezza. Cosa che non sfuggì a Valerie. Quando Brenda si fu
liberata dalla stretta di Steve, si diresse da Dylan, che non
esitò a stringerla fra le braccia.
Pochi attimi più tardi, il gruppo era nuovamente seduto a un
tavolo. Tutti continuavano a fare domande a Brenda. L’unica
che sembrava un po’ scocciata dell’attenzione
rivolta alla ragazza, era Valerie. Era sicura che se mai avesse avuto
ancora una piccola speranza con Dylan, l’arrivo di Brenda
l’aveva spazzata via.
Poco più tardi, i ragazzi decisero di andare a casa. Si era
fatto tardi. Brandon voleva andare da Kelly, ma non voleva lasciare a
piedi la sorella. Intuito il problema del ragazzo, Dylan ne
approfittò.
- Vai pure con loro, Brandon. Ci penso io
ad accompagnare tua sorella a casa.
- Per te va bene, Brenda?
- Certo, fratellino!
Valerie cercò di ostacolare la cosa.
- Bene, Dylan saresti così
gentile di portare anche me, a casa?
- Ehm, Valerie, veramente, io volevo
parlare di una cosa con te e pensavo di farlo, accompagnandoti a casa.
- Ma Steve, non vorrei farti scomodare,
in fondo abito con Brenda, quindi sarebbe più logico che
andassi con loro...
- Insisto, su, andiamo.
Steve si trascinò, letteralmente, dietro Valerie,
andandosene. Dylan gli fu grato. Non voleva avere intorno proprio
Valerie. Si alzò, facendo segno a Brenda di seguirlo.
Avevano molte cose da chiarire, loro due.
In macchina di Brandon, Kelly era seduta vicino al conducente, mentre
Donna era sul sedile posteriore. Kelly potè notare come
Brandon fosse felice dell’improvviso ritorno della sorella.
Anche lei ne era entusiasta. In fondo le era mancata la sua migliore
amica. Si chiese cosa sarebbe successo adesso. Dylan non aveva staccato
gli occhi di dosso a Brenda per tutto il corso della serata. Si
sarebbero rimessi insieme quei due? Probabilmente erano destinati a
stare insieme per l’eternità.
Dietro, Donna pensava a David. Claire era andata con lui, in macchina.
Per quanto le costasse ammetterlo, lei era ancora innamorata
di lui e provava un po’ di gelosia nei confronti di Claire.
Tuttavia, non aveva ancora completamente perdonato David per quello che
aveva fatto quando stavano insieme.
Valerie fulminò con lo sguardo Steve, non appena furono
saliti in auto.
- Si può sapere cosa diavolo
hai da dirmi?
- Niente, a dire la verità.
Volevo solo evitare che ti intromettessi fra Dylan e Brenda. Se quei
due hanno ancora una possibilità per ritornare insieme, non
voglio che tu rovini le cose, perciò vedi di
starne alla larga.
- Non mi sembra che siano affari tuoi.
- Si che lo sono. Brenda è una
mia amica. E Dylan lo stesso.
- Ma come, pensavo che ce
l’avessi con lui per quello che è successo...
- No, per quello ce l’ho solo
con te. Lui non era in sé, quando è successo. Era
in pessime condizioni e tu te ne sei approfittata. Come hai potuto
constatare, non appena è tornato in sé, ti ha
dato il benservito.
Valerie sbuffò, contrariata dal fatto che Steve, in fondo,
avesse ragione.
Il viaggio in macchina di Dylan e Brenda era iniziato in silenzio, ed
entrambi avevano paura che così finisse. Eppure, nessuno dei
due riusciva a parlare. Alla fine, fu la ragazza ha rompere il ghiaccio.
- Allora, cosa è successo a
Beverly Hills, in mia assenza?
- Più cose di quanto tu possa
immaginare.
- Del tipo?
- Beh, probabilmente io non sono la
persona adatta per parlarne.
- Perché?
- Tuo fratello non ti ha detto nulla di
me?
- In realtà, ogni volta che
chiedevo di te, era un po’ evasivo.
- Lo credo bene. Ti ricordi Suzanne?
- Giusto! Come sta Erika?
- Adesso bene. Ma sono successe molte
cose. Suzanne e il marito, in realtà, mi hanno incastrato.
Sono scappati con tutti i miei soldi, portandosi via Erika.
Dopodiché io sono cascato nuovamente nel tunnel
dell’alcool.
- Oh mio Dio! Chissà cosa devi
aver passato...
- Beh, ho paura che chi mi era intorno
non sia stato molto meglio di me. Ho trattato male molte persone, in
primis i tuoi. Mi sembrava di essere al capolinea, solo al mondo. Il
fatto che Kelly si fosse messa con Brandon e che tu non saresti tornata
da Londra contribuiva alla mia disperata rabbia. Non mi sono fatto vivo
per molto tempo. ho lasciato Nat e il Peacth Pit al loro destino.
- Ma adesso stai bene.
- Già. Alla fine sono riuscito
a ritrovare Suzanne e l’ho assicurata alla giustizia, con il
suo uomo.
- Ed Erika?
- Adesso è alle Hawaii, con
mia madre. Lei se ne prenderà cura. Grazie
all’aiuto di tutti, dai Walsh, agli amici, sono uscito dalla
mia dipendenza e sono tornato alla vita. Ma basta parlare di me. Tu,
come stai? Com’era l’Inghilterra?
- Tutto fantastico, ma non vedevo
l’ora di tornare a casa. Inizialmente pensavo di rimanere a
Londra per tutto l’anno, ma alla fine non ho resistito,
lontano da casa e così... eccomi qua. Mi mancava Beverly
Hills, i miei genitori, Brandon, gli amici, tu...
Per un attimo, Dylan tolse gli occhi dalla strada per posarli su
Brenda. I loro sguardi si incrociarono ed entrambi ricordarono cosa era
successo prima che lei partisse.
Brenda e Dylan erano uno davanti l’altra. Erano molto vicini.
Lei non voleva stare lontano da lui, l’ultima notte a Beverly
Hills.
- Non resterò a Londra per
sempre, dammi un motivo per tornare...
Lui si era avvicinato di più e l’aveva baciata.
Quella notte, avevano fatto l’amore, nella speranza, un
giorno, di essere di nuovo insieme.
Erano arrivati. Dylan fermò l’auto davanti a casa
Walsh. Era venuto il momento di salutarsi. I loro sguardi si
incontrarono nuovamente. Dylan voleva capire cosa erano adesso.
- Cosa accadrà adesso? Fra
noi, intendo...
- Non lo so, dimmelo tu.
- Beh, io ti ho dato un motivo per
tornare da Londra, se non ricordo male.
- E io l’ho tenuto in conto.
Dylan, io sono tornata anche nella speranza che tu non avessi
dimenticato quella notte.
- Non potevo farlo, nonostante quello che
mi è successo. Anche se, devo ammetterlo, credevo che ormai
tu mi avessi lasciato alle spalle.
- Come avrei potuto? Dylan, io non ti ho
mai dimenticato. Non ho mai smesso di amarti, neanche quando tu hai
scelto Kelly, al mio posto.
Dylan le accarezzò una guancia, per poi attirarla a
sé e baciarla.
Intanto, Valerie era già in casa e stava osservando la
scena. Imprecò quando vide che si stavano baciando.
Accidenti. Adesso poteva considerare definitivamente out Dylan.
Riflettendo bene, però, Valerie arrivò alla
conclusione che non tutto fosse perduto. Aveva ancora una carta da
giocare. Era possibile che Dylan avesse già raccontato a
Brenda delle sue vicissitudini, ma era sicura che avesse tralasciato la
relazione che c’era stata tra loro due. Bene, era su quella
che aveva intenzione di fare leva. I suoi pensieri furono interrotti
dall’entrata in scena della signora Walsh.
- Valerie, per stanotte tu e Brenda
dovrete adattarvi a dormire insieme. Ho portato un lettino. A
proposito, dove sono Brandon e Brenda?
Prima che Valerie potesse rispondere, Brenda entrò nella
stanza.
- Ciao mamma! Brandon sta parcheggiando.
- Bene. Stavo dicendo a Valerie che per
stanotte dovrete adattarvi, poi domani studieremo una soluzione.
- Oh, non credo che ci siano problemi.
Vero Valerie?
- No, infatti. Così avremo
anche del tempo per parlare.
- Si, sono curiosa di sapere come ti sono
andati i primi mesi in città.
Valerie sorrise, enigmatica. Già, anche lei voleva parlare
dei suoi primi mesi in città.
Dylan rincasò. Sorrise. La sua vita era tornata sui binari
giusti. Aveva messo la testa a posto, aveva ritrovato Erika e Brenda
era ritornata da lui. Ma non era troppo entusiasta. Aveva un peso sulla
coscienza. Non aveva detto tutta la verità a Brenda. Non le
aveva detto della sua relazione con Valerie. Ma per lui non contava
niente. Era stato un momento di debolezza, dettato dalle sue
condizioni. Aveva commesso un errore e ne era cosciente.
Più tardi, dopo che Brandon aveva dato loro la buonanotte,
Valerie stava aiutando Brenda a fare il letto.
- Allora, Valerie, cosa ne pensi di
Beverly Hills?
- Beh, all’inizio ero un
po’ spaventata. Dove sto io, non c’è
tutto questa vita. Ma poi mi sono ambientata.
- Hai fatto subito amicizia con il nostro
gruppo?
- Brandon mi ha presentato Kelly e Steve,
per primi. La prima cosa che ho visto è stato un mezzo
litigio fra lui e Brandon.
- Riguardo a che cosa?
- Per quello che ho capito, Steve contava
di fare colpo su Kelly, o qualcosa del genere, solo che non sapeva che,
nel frattempo, lei si era messa con tuo fratello.
- Niente di nuovo, insomma.
- Che vuoi dire?
- Vedi, quando io e Brandon siamo
arrivati in città, Steve e Kelly si erano lasciati da poco.
E, da allora, lui ha sempre cercato di riconquistarla. Ma sempre senza
successo. Inoltre, non è la prima volta, che si creano nel
nostro gruppo, questi “triangoli”. Era
già successo, con me e lei, a giocarci Dylan. Ma questa
è un’altra storia. Ma continua a raccontare.
- Bene. In seguito ho conosciuto tutti
gli altri. Donna, Claire, David, Andrea, Jesse e Dylan.
- Mio Dio, Andrea! Domani devo andare
assolutamente a trovarla!! Ma insomma, come ti sembrano?
- Dei bravi ragazzi.
- Anche Dylan?
- A proposito, forse non sai tutto
riguardo a Dylan...
- No, ti sbagli, mi ha raccontato tutto.
- Tutto, davvero? Bene, ed è
tutto a posto? Voglio dire, non ce l’hai con lui o qualcosa
del genere?
- No, come potrei? D’altronde
non è colpa sua, se era in quella situazione.
- Oh, bene, adesso sono molto
più tranquilla. Pensavo che tu fossi arrabbiata. Mi
dispiaceva che magari la nostra amicizia fosse stata rovinata. Ma devi
capire. Lui aveva tutti contro, era messo male. Io l’ho
conosciuto un po’ per caso. Quello che è successo
è stato quasi un modo per stargli vicino. Sembrava che in
quel momento, fosse quello ciò di cui aveva bisogno. Ma poi
ci siamo accorti dello sbaglio che avevamo fatto.
- No, aspetta. Quale sbaglio?
- Ma come, non avevi detto che Dylan ti
aveva raccontato tutto?
Dylan si stava ancora tormentando. I dubbi stavano aumentando. Avrebbe
dovuto dirglielo. Doveva farlo, prima che le cose fra loro andassero
troppo avanti. Velocemente, Dylan si alzò dal divano, prese
le chiavi della macchina, pronto ad andare da Brenda. Ma poi si
fermò, sulla porta di casa. Forse non era il caso di andare
proprio adesso. Magari era già a letto.
- Si, ma non ha accennato a nessun
sbaglio, che vi riguardasse entrambi.
- Ah... Dai, allora, forse è
il caso di andare a dormire...
- No, adesso voglio sapere tutto.
- Ne sei sicura?
- Ma certo, avanti parla.
Brenda era incredula. Valerie le aveva detto che aveva avuto una
relazione con Dylan, il suo Dylan. E lui non gliene aveva parlato.
- Come è possibile? E tu ci
sei stata? Come hai potuto?
- Brenda, se devo essere totalmente
sincera con te, quando ci siamo conosciuti, eravamo in un locale. Mi ha
abbordata e io ci sono stata. Non sapevo neanche che fosse lui, te lo
posso assicurare. E’ durato poco, comunque. Non appena ho
capito chi fosse, ho lasciato perdere.
Brenda rimase seduta sul letto, immobile. Non poteva credere che Dylan
fosse stato con Valerie e non le avesse detto niente. E pensare che lei
si era buttata subito fra le sue braccia. Era tornata nella speranza di
poter ricominciare tutto da capo con l’amore della sua vita,
invece lui le aveva già mentito. Le sembrava tutto un
copione già scritto. Le sembrava di rivivere il suo rientro
dal viaggio in Francia con Donna. Allora, quando aveva rivisto Dylan e
si era buttata fra le sue braccia, era ignara che lui
l’avesse tradita con Kelly. Come poteva fidarsi ancora di
lui, dopo tutto ciò? Eppure lei lo amava e aveva come la
sensazione che qualcosa non quadrasse, in quello che le aveva
raccontato Valerie. Ma che motivo aveva lei per mentirle? Non sapeva
che cosa fare. La sua ragione dava retta a Valerie, il suo cuore le
diceva che Dylan non poteva averle fatto una cosa del genere. Aveva
bisogno di chiarimenti. E c’era una sola persona che poteva
darglieli: proprio Dylan. Si alzò, risoluta a fare una
visitina al ragazzo.
- Dove stai andando?
- Da Dylan, ho bisogno di parlarci,
subito.
- Che cosa?
- Devo sapere da lui che cosa ha
significato...
- Cioè, non ce l’hai
con lui?
- Valerie, devo andare.
Valerie rimase da sola. Era allibita. Si era aspettata una reazione
diversa, da lei. Pensava che si sarebbe infuriata e che non avrebbe
più voluto saperne niente di lui. O perlomeno sperava che
decidesse di lasciarlo.
Dylan si stupì di sentir bussare a quell’ora
così tarda. Era già a letto e si era quasi
già addormentato. Si alzò, un po’
controvoglia ed andò ad aprire, così
com’era, ossia con un paio di calzoni e una canottiera.
Quando vide, attraverso il vetro, che si trattava di Brenda, si
affrettò ad aprire.
- Ciao, piccola...
- Ho bisogno di parlare con te.
- Ok. Entra.
Pochi istanti dopo erano seduti sul divano.
- Allora, che cosa
c’è?
- Ho fatto due chiacchiere con Valerie.
- ... Ah. Allora credo di capire il
motivo della tua visita.
- Esatto. Lei mi ha detto della vostra
“relazione”.
- Io non la definirei proprio
così.
- Ah no?
- Cosa ti ha detto di preciso, Valerie?
- Che vi siete conosciuti in un locale e
tu l’hai abbordata.
- Mi ha beccato nel mio momento peggiore.
Andavo tutte le sere a indebitarmi al biliardo, bevendo come una
spugna. Mi capitava spesso di svegliarmi la mattina dopo con delle
ragazze nel letto. Una sera la conobbi. Non sapevo chi fosse. Ma lei si.
- Lei mi ha detto che non ti conosceva.
- Allora perché sapeva il mio
nome? Brenda, se vuoi un consiglio, io non mi fiderei molto di quello
che dice Valerie.
- Vai avanti.
- L’ho
“frequentata” per qualche sera, finché
non mi ha chiesto di riaccompagnarla a casa. E’ stato allora
che ho visto che stava da te. Dopo quella volta, mi è girata
intorno, peggio di prima. Credo che volesse prendere il tuo posto in
tutto, Brenda.
- Che cosa hai fatto, quando hai scoperto
chi era?
- All’inizio ero confuso. Ma
poi l’alcool aveva preso già tutta la mia ragione.
Continuavamo a vederci di nascosto, nonostante lei, ufficialmente,
flirtasse apertamente con Steve.
- E tu lo sapevi?
- Brenda, io non ero in me. Quando ho
deciso di disintossicarmi per tornare alla vita, la prima cosa che ho
fatto, è stata quella di allontanarmi da lei. Mi sono
rifiutato di parlarle e di vederla ancora.
Alle parole di Dylan seguì un lungo silenzio. Il ragazzo
aspettava una reazione da parte di lei. La ragazza stava intanto
riflettendo. Dylan aveva passato dei mesi difficili. L’alcool
gli aveva annebbiato la mente. Aveva fatto molte cose sbagliate, ma poi
aveva capito gli errori compiuti e aveva cercato di rimediare. Non
poteva condannarlo per quello che aveva fatto. Doveva prendere esempio
dal resto del gruppo. Loro lo avevano perdonato ed avevano scelto di
aiutarlo. Piuttosto, era in collera con Valerie. Le aveva mentito.
Forse per gelosia. Lei voleva Dylan, a tutti i costi. Bene, se voleva
la guerra... Lei era pronta a lottare. Non avrebbe rinunciato
all’amore della sua vita. Pensò di aver fatto
attendere Dylan più del dovuto.
- Scusa.
- Come?
- Ho dubitato di te. Ma sapevo che non
avevi potuto fare qualcosa del genere, se eri in te.
- Sono io che devo scusarmi. Avrei dovuto
parlartene subito, ma non vado fiero di quello che ho fatto quando ero
alcolizzato. Vorrei solo dimenticare tutto.
- Io ti aiuterò a farlo.
- E come pensi di aiutarmi?
- Non so, forse così...
Brenda si avvicinò a lui e lo baciò a lungo. Poi
si staccò e lo guardò, sorridendo.
- Che ne dici, può funzionare?
- Credo di si. Proviamo...
Stavolta fu il ragazzo ad avvicinarsi a lei, per baciarla con passione.
Il giorno dopo, nella casa al mare, Kelly stava parlando al telefono,
quando qualcuno a bussare alla porta. Fu Donna ad andare ad aprire.
Brenda era davanti a lei, con un bel sorriso stampato in faccia.
- Buongiorno!!
- Ciao Brenda, vedo che sprizzi gioia da
tutti i pori! Hai qualche novità?
- Si. Inoltre, ho una voglia matta di
parlare con le mie migliori amiche.
Kelly, che aveva finito di parlare al telefono, si avvicinò
alle due ragazze.
- Ciao Brenda!
- Kelly, buongiorno!!
- Accomodati. Se vuoi parlare, siamo qui.
Brenda raccontò tutta la faccenda di Valerie alle ragazze.
Kelly e Donna le raccontarono di altri guai che Valerie aveva
combinato, da quando era arrivata a Beverly Hills. Le ragazze parlarono
per tutta la mattina. Gli argomenti erano tanti, ed ormai era passato
un bel po’ di tempo, da quando non parlavano così.
Dopo qualche giorno, Brenda, da sola in casa, decise che fosse
l’ora di parlare con Valerie. Quello che aveva sentito dal
gruppo, riguardo lei, non le era piaciuto molto e voleva chiarire
alcuni punti con la ragazza. Avrebbe aspettato che rientrasse a casa,
per parlarci. Non dovette aspettare molto. Infatti, sentì
l’auto della ragazza entrare nel vialetto, pochi momenti
dopo. Scese per andarle incontro.
Non appena aprì la porta di casa, Valerie si
trovò davanti Brenda e, vedendo lo sguardo della ragazza, la
cosa non le piacque un granché.
- Ciao, Brenda, hai bisogno di qualcosa?
- Si, di parlare con te, se non ti
dispiace.
- No, figurati.
- Bene, allora possiamo anche accomodarci
in salotto.
Le due ragazze erano sedute. Valerie aspettava che l’altra le
parlasse.
- Sai, Valerie, in questi giorni ho avuto
modo di fare due chiacchiere con i miei amici, anche con Dylan.
- Beh, mi fa piacere, è da
molto che non li vedevi.
- Si, anche a me ha fatto piacere.
Tuttavia, da quello che ho saputo, tu non ti sei comportata molto bene,
con loro.
- Brenda, se ti riferisci a quello che
è successo con Dylan, ti ho già spiegato...
- No, mi hai mentito. Tu sapevi chi era
dal primo momento... inoltre non si tratta solo di Dylan. Ma anche di
Steve, tanto per cominciare.
- D’accordo, adesso sai tutto.
Che cosa vuoi?
- Voglio sapere perché ti
comporti così.
- Perché non sono la brava
ragazza che tu e la tua famiglia pensiate che io sia. Da quando sono
arrivata qui, tua madre e tuo padre mi hanno trattato come una bambina
e i tuoi amici sono stati una noia.
- Non dovresti parlare così,
sai? Non dopo tutto quello che i miei genitori hanno fatto per te.
Inoltre i miei amici sono dei bravi ragazzi, non so chi tu sia abituata
a frequentare. E poi, scusa, ma se ti da noia stare qui, in mezzo a
tutte queste persone, perché non te ne vai?
- Per andare dove? Tornare a casa,
magari? Così rivivrei la morte di mio padre?
- Non lo so, ma proprio non capisco cosa
puoi avere contro di noi!
- Brenda, il fatto è che tutto
mi sembra così ipocrita...
- Cosa ti sembra così
ipocrita, scusa?
- Il fatto che tutti, da quando sono qui,
hanno cercato di comportarsi in modo normale con me, salvo poi
commiserarmi alle spalle.
- Che cosa pretendevi, scusa? Che tutti
ti facessero sentire ancora peggio, ricordandoti il motivo per il quale
tua madre ti ha mandato qui? Lei voleva solo che tu ti rifacessi una
vita, lontano da casa tua, dove ogni cosa ti ricordava della tragedia
che avevi vissuto. Cosa volevi, me lo spieghi, per favore?
- Non lo so, non lo so!!!
Stupendo per un attimo Brenda, Valerie scoppiò a piangere.
- Io... non so cosa volevo... Non so cosa
voglio... Non capisci? Da quando mio padre è morto, la mia
vita non ha più senso!! Che senso aveva terminare gli studi?
Farmi una famiglia, crearmi un futuro, se la persona più
importante per me aveva deciso di abbandonarmi a me stessa?! Volevo
seguirlo, sai? Ma poi non ne ho avuto il coraggio. Però poi
ho pensato. C’erano molti modi per mandare all’aria
la propria vita. E uno di questi era quello di smettere di fare la
brava ragazza. E così sono entrata in un giro poco
raccomandabile, ho iniziato a fumare erba, finché un giorno,
non torno a casa e trovo mia madre con tutte le mie valigie pronte.
Aveva già deciso di spedirmi qui, a Beverly Hills.
Brenda abbracciò la ragazza. In fondo ne aveva passate tante
e non poteva certo biasimarla. Invece, poteva aiutarla a crearsi
davvero una nuova vita. Ma, per fare questo, avrebbe avuto bisogno
dell’aiuto dei suoi amici.
Sei mesi dopo...
Nella cucina di casa Walsh, la radio annunciava l’inizio di
una nuova giornata di autunno. Quel giorno riprendevano le lezioni al
college. Cindy stava preparando la colazione per i due ragazzi di casa
che quel giorno avrebbero ripreso gli studi. Pochi istanti dopo,
Brandon e Valerie fecero il loro ingresso nella stanza.
- Buongiorno, mamma!
- Cindy, quanta roba hai preparato?
- Beh, dovete essere in forma, oggi. Vi
aspetta una giornata piena di impegni!
In quel momento, anche Jim Walsh si aggregò al resto della
famiglia.
- Buongiorno a tutti. Allora, siete
pronti per tornare al college?
- Si. Fra l’altro Brenda ha
convinto Dylan a riprendere gli studi.
- Tua sorella sa essere molto
convincente...
- Valerie, in quanto padre di Brenda,
avendo intuito in che modo l’abbia convinto, vorrei cambiare
discorso.
In un’altra casa, non troppo lontano, altri due ragazzi erano
seduti intorno ad un tavolo per fare colazione. Dylan stava osservando
la sua ragazza, adesso anche convivente, che mangiava. Lei, accortasi
di ciò, smise di mangiare il suo toast.
- Che cosa c’è?
- Non potremmo saltare la scuola, oggi?
- Dylan, stai scherzando?! Oggi
è il primo giorno, dobbiamo andare per forza! Anzi, dobbiamo
muoverci, altrimenti faremo tardi...
- Solo per oggi, per favore??
- Che ti prende, Dylan?
Il ragazzo si alzò e le andò dietro, mettendole
le mani sulle spalle.
- Stavo solo pensando, che quella maglia
ti dona molto, così mi sono venute in mente delle cose che
potremmo fare se restassimo a casa, divertendoci molto di
più...
Dylan la baciò sul collo, ma la ragazza non aveva intenzione
di cedere.
- Eh no, mio caro! Non cadrò
nella tua tela! Forza, andiamo, o davvero faremo un ritardo pazzesco!!
Mezz’ora dopo, il gruppo era riunito davanti al college.
Brenda notò che molte erano le cose cambiate, da quando lei
era tornata in città. David e Claire avevano capito che la
loro, più che una relazione, era un rapporto fraterno.
Inoltre David amava ancora Donna e, finalmente, lei si era sentita
pronta a perdonarlo. Così i due erano tornati insieme,
mentre Claire era partita per andare a fare un anno di studi
all’estero, in Francia. Le cose fra suo fratello Brandon e
Kelly andavano a gonfie vele. Valerie aveva cercato il perdono di
Steve. Lui all’inizio era un po’ sospettoso, ma
adesso stava imparando a fidarsi di lei. Per ora erano solo amici, ma
Brenda credeva che, entro poco, le cose tra loro sarebbero andate
avanti, e in meglio. Infine, che dire di lei e Dylan? Suo padre aveva
dato loro il benestare affinché lei andasse ad abitare da
Dylan, quindi: cosa poteva chiedere di meglio?
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