The Old West Diaries: a Tale of Fools, Bad Guys and Wolves.

di Loop
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Prologo

 

 







 
Ne aveva le tasche piene delle praterie. Sul serio.
Sotto il cielo stellato, stuzzicando le braci quasi spente del fuocherello da campo, Scott si chiedeva quando finalmente lo avrebbero trovato, il dannato.
Il problema principale, purtroppo, era il tempo. E quel figlio di buona donna di Peter Hale sapeva perfettamente come sfruttarlo. Sapeva filare come il vento e nascondersi come una stramaledetta vipera, sapeva creare un sacco di tracce finte che li confondevano per giorni, settimane, a volte, portandoli miglia lontani dalla strada giusta.
Non per niente era stato proprio lui ad insegnare loro il mestiere dei cacciatori di taglie.
Beh, più che altro lo aveva insegnato a Derek, dato che Scott non amava particolarmente l’idea di sparare alla gente per denaro.
A Derek invece quel mestiere piaceva parecchio. Libero come il vento, cavalcava da un paese all’altro ad ovest del Mississipi senza fermarsi per più di una settimana da nessuna parte. Derek aveva l’anima del lupo solitario e Scott lo sapeva. E lo amava e l’ammirava con tutta la devozione che solo un fratello minore può nutrire nei confronti del maggiore – soprattutto nel caso in cui quest’ultimo fosse proprio Derek Hale, il pistolero più veloce e preciso del vecchio, polveroso e pieno zeppo di bisonti West.
Scomodamente e controvoglia Scott si sforzò di non pensare ai dannati sassi sotto il suo culo, cercando quel sonno pesante e senza sogni di chi non ha fatto altro che cavalcare nell’ultimo mese.
Fu la voce di Derek a interrompere le sue fantasie di letti puliti e coperte calde.
“In un paio di giorni dovremmo raggiungere Beacon Hills.”
Scott, contrariato, lo fissò per un secondo.
“E che diamine sarebbe?”
“Un paesello dimenticato da dio dove tuo zio ha un sacco di brutte amicizie.”
Scott mugugnò qualcosa di ingiurioso e, voltandosi dall’altro lato, si addormentò.




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