Wish i was not, but i'm in love.

di __MarrY
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capitolo 1
 
 
- No! non voglio lasciare la mia casa, i miei amici, la mia città, la mia scuola!-
- E invece dovrai perchè ho deciso così ok!? muoviti e fai le valige!-
- Sei una persona cattiva! prendi decisioni senza consultarmi e non è giusto!-
Uscii dalla camera di mia madre sbattendo la porta ed entrai nella mia stanza. D'istinto mi buttai sul letto e piansi. Piansi tanto. Al chè mia madre entrò in camera, si sedette sul letto e cominciò ad accarezzarmi la schiena..
- Va..vattene! - Gridai singhiozzando.
- Non me ne vado fin quando non mi ascolterai. - Era calma adesso e continuava a carezzarmi la schiena. Era una bella sensazione.
- Avanti sollevati.- Cambiai posizione e mi appoggiai con la schiena alla spalliera del letto fissando mia madre negli occhi. Era davvero dispiaciuta.
- Perchè non posso venire con te?! - Le lacrime scendevano copiose sul mio viso.
- Perchè per te è meglio andare a londra. Ami quella città! E poi vivrai con tuo padre e avrai la possibilità di girare il mondo con lui e la band.. meglio questo che seguirmi in germania ad accudire gli orsi bruni della foresta nera no? – Si, mia madre fa’ un lavoro un po’ bizzarro.
- NO! voglio stare con te.. non voglio andarmene. - Continuavo a piangere ma i singhiozzi erano cessati.
-Ti prometto che ci sentiremo ogni giorno, anche per webcam se vuoi ma so che non sarà necessario. Ti divertirai un sacco lì.-  
Detto questo mi abbracciò e mi tirò giù dal letto. - Avanti facciamo queste valigie!-
- Okay - Ero triste. Non volevo lasciare mamma. Finimmo di fare le valigie che erano le dieci e decidemmo di prendere l'ultima tazza di caffelatte caldo insieme. Preparai tutto, le tazze uguali, i cucchiaini i biscotti e il vassoio. Amavo quell'abitudine. Ogni sera lo facevamo quando era tardi e non avevamo sonno.
- Hai avvisato le tue amiche? - Disse mamma.
- No.. mi è proprio passato di mente. Domani mattina magari la passo con loro.. Io vado a letto. – Le diedi un bacio sulla guancia e una volta arrivata in camera mi stesi sul letto. Misi play alla musica e ascoltai tutte le canzoni di Ed Sheeran mentre intanto guardavo tutte le foto che avevo con Francesca e Federica.. Non proprio un modo allegro di passare la serata. Ma del resto era già rovinata. Mandai un messaggio uguale a franci e fede. Ero indecisa su come dirglielo..
 
Belle donne vi va' di passare una giornata tutte insieme? Ci vediamo alle 10.30 in piazza. non accetto i no come risposta. Devo darvi una notizia importante. Buonanotte.
 
Ero esausta e perciò mi addormentai tra le lacrime e con le cuffie ancora nelle orecchie.
                                                                         ***
La sveglia suonò alle nove. Mi misi a sedere a gambe incrociate sul letto con gli occhi incollati a causa del trucco sciolto misto alle lacrime. Mi guardai intorno.. Mi sarebbe mancata la mia stanza. Era piena di ricordi. Ovunque guardassi c'era qualcosa che mi ricordava i momenti migliori della mia vita..
Sulla tavola di sughero c'era tutto di me. il Braccialetto del comicon, la foto con federica, un disegno del mio amico stefano.. e poi altre cose strane come cartellini dei vestiti, scontrini, pezzi di diario scolastico e altre cose simili.
Decisi di alzarmi, altrimenti avrei cominciato a piangere e non avrei smesso più.. In realtà non sono così emotiva. Credo che sia tutto dovuto allo shock del trasferimento. Mi guardai allo specchio e mi spaventai facendo un passo indietro. Il mascara era arrivato alle guance, avevo gli occhi rossi e le pieghe del cuscino stampate in faccia. I capelli? Una massa informe che stava su da sola. Assurdo. Andai in bagno, mi legai i capelli a caso e feci scorrere l'acqua sulle mani per sentirla diventare ghiacciata. Amo le sensazioni forti. Appena divenne perfetta mi sciacquai il viso e tolsi ogni traccia di trucco dalla faccia. Mi guardai di nuovo allo specchio ed ero soddisfatta del risultato. Fresca e naturale. Mi veniva da sorridere vedendo il miracolo fatto. Anche se non avevo proprio niente da sorridere. Allora feci una smorfia.
Scesi giù a fare colazione e mangiai i miei amati biscotti. Trovai un biglietto sul frigo mentre posavo il latte. Era di mamma, diceva che era andata in ufficio a sistemare delle pratiche per il viaggio. Una fitta al cuore. Allora non era un incubo. Allora davvero sarebbe partita. Una lacrima solitaria solcò la mia guancia e decisi di asciugarla subito. Dovevo essere forte. Risalii le scale pronta a prepararmi ed erano le già le nove e mezza. Dovevo fare in fretta se non volevo arrivare in ritardo.
Misi un leggins nero con una maglia lunga sopra, la collana con ciondolo a cuore e le immancabili vans. Mi guardai allo specchio.. I capelli lunghi castani con le punte bionde, gli occhi marroni e l'anellino al naso.. L'unico difetto che vedevo erano le gambe e la pancia. Odiavo il mio corpo. Tendevo a coprirmi rispetto a tutte queste ragazze che vanno in giro mezze nude. Io preferivo indossare una sciarpa piuttosto che una maglia scollata. Misi il rossetto e controllai che avessi preso tutto.
Arrivai in piazza in perfetto orario e dopo esserci salutate decidemmo di andare a prenderci un caffe al bar, per poi parlare del fatto del trasferimento.. eh. Come avrei fatto a dirglielo?
- Ragà fermiamoci un attimo e sediamoci perchè devo darvi una notizia. - Partii con calma.
- Spara - Disse Federica, Franci annuì con lo sguardo.
- Mitrasferiscoalondravipregononodiatemi - Dissi tutto d'un fiato per non essere capita.
- Eh? ahahahahah non ho capito niente ti giuro, ripeti. - Disse Franci.
- Mi trasferisco. A londra. A tempo indeterminato. - Chiusi gli occhi per non vedere le loro facce. Quando li riaprii me ne pentii subito. Partire e basta sarebbe stato meno doloroso. Franci era rimasta a bocca aperta rielaborando le notizie, mentre Fede, che aveva gli occhi chiari cominciò a mostrare le lacrime.. La sensazione più brutta della mia vita.
- Quando parti? - Disse Francesca. La più razionale delle tre.
- Domattina ho l'aereo alle 8 - Dissi mentre mi asciugavo gli occhi che minacciavano di lacrimare.
- Mi mancheraaiiiiii - disse Federica ormai in preda alle lacrime. Si buttarono addosso a me abbracciandomi e cademmo a terra come tre patate. Mi sarebbero mancate tanto anche loro.
- Prometti che verrai a trovarci e prometti che non ti dimenticherai di noi. - Disse Franci tutto d'un fiato.
- Ovvio che non vi dimenticherò sei impazzita? siete le mie migliori amiche! –
Ed era vero. avevo passato i migliori anni della mia vita con loro. Ogni festa, ogni sbronza, ogni risata, LORO C'ERANO. Il resto della mattinata facemmo shopping e non toccammo più l'argomento. Meglio così. Mi riaccompagnarono a casa per cena e decisero di accompagnarmi all'areoporto domani per salutarmi definitivamente. acconsentii, anche se odio i saluti strappalacrime. toccai appena la mia cena e subito andai a letto. Ero esausta. Domani avrei affrontato una giornata pesante, per cui mi abbandonai ai sogni.
Mi chiamo Francesca Green. Ho 17 anni e da domani la mia vita cambierà per sempre.




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