Remember me
in the
cornfield
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Le spighe di
grano dorate sfioravano le
mie gambe senza che lo percepissi. Riuscivo solo ad assaporare da
lontano il tepore che quel campo esalava in Paradiso.
La luce mi aveva invasa, ed io non
avevo fatto altro che accettarla. Sfioravo appena le altre anime, una
o più volte, nel corso di quell'infinita beatitudine che mi
pervadeva.
Era una strana sensazione da
descrivere, ma non ne avevo bisogno.
C'era calore. C'era luce. Ed ero felice
e in pace.
«
Susie? » .
Le anime non si chiamavano per nome. Si
toccavano, passandosi accanto e condividendo il calore l'una con
l'altra. Allora perché avevo appena sentito qualcuno
chiamarmi?
Rimasi in silenzio.
«
Susie? ».
Nessuna risposta.
«
Susie
Salmon? ».
Da anni nessuno mi chiamava più per
cognome. In Paradiso ero solo Susie.
Allora perché quella voce mi risultava
familiare?
Salmon. Quella parola riportò alla
mente tanti ricordi, che tuttavia non riuscii a vedere con chiarezza.
Erano dispersi in un grande cielo, ed ero in grado solo di
distinguerne i contorni.
Mi voltai, seguendo la scia di suoni
che portava il mio nome, e fu in quel momento che la vidi.
In mezzo a un campo di grano, proprio
lì. Nel suo Cielo, in attesa.
Sapevo chi era. Sapevo cos'ero io per
lei.
« Lindsey? » mormorai. Me l'ero
ricordato. Nonostante il tempo trascorso dalla mia morte, nonostante
la mia condizione di anima.
E nonostante li avessi lasciati andare.
Tutti loro, sulla Terra.
Ricordavo ancora mia sorella. Ricordavo
ancora il suo nome.
Era più grande. Trenta, o forse
trentadue anni.
Mi sorrise,e una lacrima scivolò
lentamente sulla sua guancia, cadendo a terra. Io rimasi a fissarla,
e in quel momento lei fece spallucce. Lo faceva sempre, quando non
sapeva cosa dire.
« Incidente d'auto. » sussurrò,
trattenendo a stento la voce. « Ho visto mia figlia al mio
funerale.
».
Dentro di me riaffiorarono i
sentimenti, i ricordi, tutto. Mi avvicinai a lei a passo lento,
oramai certa del mio destino in quel mondo. Le sorrisi.
« Loro ti lasceranno andare, ma non si
dimenticheranno mai di te. » dissi, mormorando quelle parole
con
dolcezza. « E tu non dimenticherai mai loro. ».
Io ne ero l'esempio.
Lindsey mi sorrise, poi chiuse gli
occhi. « Ti voglio bene, Susie. E ti ho ricordata ogni
giorno, tutti
i giorni, fino alla fine. ».
Annuii, e la presi per mano. Era
pronta.
E in pochi istanti il calore del campo
di grano ci invase di nuovo, entrambe, proprio come prima.
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