Ricominciare a vivere

di kamy
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Cap.1 Catene

 

Madame Gastone, le obbedisco.

Madame Gastone, la sua metà.

E no, non io, lo garantisco.

La vita mia di certo cambierà.

Io voglio vivere di avventure

E le vorrei sempre di più

Ma non c’è nessuno, ahimé

Che capisca il perché

Questo è quello che vorrei per me[1]

 

“Da ragazzina pensavo che tua madre fosse una brava donna, ma decisamente isterica” disse Hermione. Passò la cera sopra il ripiano del mobile in legno, stringendo la pezzuola con forza. I capillari azzurrini erano gonfi e si vedevano sotto la pelle.

“Invece ora ho capito perché era così”. Aggiunse. Afferrò un ninnolo a forma di cagnolino di ceramica, si voltò e si abbassò con la schiena porgendolo a Ginny che lo afferrò.

“Tutti quei figli?” domandò quest’ultima. Si girò e appoggiò il ninnolo accanto ai due vasi e a un contenitore d’argento sul tavolo.

“Non solo. Soprattutto un marito che si comporta da bambino e non si decide a crescere. Lavoriamo tutto il giorno entrambi, non è una scusa valida” si lamentò, passando a Ginny una biscottiera.

“Tu esageri, sapevi com’era mio fratello quando lo hai sposato” si lamentò la rossa.

“No Ginny, pensavo di sposare un impacciato avventuriero, non qualcuno che mi avrebbe rinchiuso in casa. Questa esistenza è diventata una catena” si lamentò Hermione.



[1] Madame Gaston, la canzone della Bella e la Bestia.

 






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