E TU...COSA VEDI?
“Patatina?”
“…Ma sì, molla qua.”
Shikamaru si sdraiò comodo sulla panchina, sgranocchiando le
patatine gusto barbecue che Choji gli aveva gentilmente,e abbastanza
stranamente, offerto.
Solo perché era il quinto pacchetto.
E perché a breve sarebbe stata pronta la cena.
Si sistemò comodo, respirando a fatica per i dolori che
sentiva alle articolazioni: quel giorno decisamente aveva esagerato con
l’allenamento.
Chissà poi cosa gli era preso.
Le mandibole insaziabili dell’amico, nel frattempo,
trituravano soddisfatte quantità industriali di cibo,
l’unico rumore udibile in quella quiete così
confortante.
Shikamaru sbuffò, fulminando Choji.
“Avevo detto che volevo riposare e guardare le nuvole in pace
al tramonto…almeno puoi masticare piano?!”
“Oh, scusa.”
Lo shinobi si sistemò la coda, concentrando la sua
attenzione sul cielo, sugli splendidi colori che assumeva a fine
giornata: rosso con incredibili sfumature ocra, col sole simile a una
palla arancione. E le nuvole.
Ah, quanti colori e gradazioni diverse.
Oh sì, Shikamaru amava il tramonto.
Tutti quei colori caldi gli ricordavano molto il deserto in un certo
senso…
Alt.
No.
Non era il momento di complicarsi la vita facendo pensieri contorti.
Niente pensieri su certe persone che ultimamente sembravano
scombussolargli enormemente l’esistenza.
Voleva godersi quella pace.
Era un momento così contemplativo,
rilassante…senza scocciature e senza…
“Ragazzi!!Ecco dove eravate finiti!”
Ci mancava giusto questa.
Ino si accomodò con poca grazia accanto a loro, scuotendo i
capelli e iniziando a trillare con tono di voce decisamente troppo alto.
“Non vi disturbo, vero?! È così bello
stare qui a riposarsi un po’ dopo
l’allenamento…”
Shikamaru assunse l’aria rassegnata, anche perché
non poteva infierire dopo aver visto l’espressione estatica
di Choji non appena Ino era arrivata.
E poi, erano i suoi due migliori amici.
Anche se uno era un ingordo pozzo senza fondo e l’altra
un’esaltata decisamente suscettibile.
Sconfitto, si sistemò in modo che ci stessero tutti e tre
sulla panca.
Il silenzio durò qualche manciata di secondi, prima che Ino
scoppiasse in un’esclamazione gioiosa.
“Facciamo il gioco delle nuvole! Ognuno deve dire a cosa le
associa, e che figura ricordano!”
Shikamaru la guardò scettico.
“Ino…ma ti pare che possiamo metterci a
far…”
“E’ un’idea grandiosa, io ci
sto!”
E certo, figuriamoci se Choji non approvava le proposte di Ino.
A niente valsero le sue occhiate di supplica all’amico, Ino
era già partita in quarta.
“Choji, inizia tu! Scegli e parti con
l’interpretazione!”
Il ragazzo si grattò perplesso la chioma rossiccia,
scrutando il cielo con gli occhi socchiusi, e poi un improvviso sorriso
lo rischiarò.
“Ahh…quelle due hanno la forma di due pezzi di
carne alla griglia…lo strato più chiaro potrebbe
essere il sughetto per condire!”
Shikamaru scoppiò a ridere suo malgrado, mentre Ino,
schifata, scosse la testa.
“Ma si può…pensi sempre al cibo,
Choji!!”
“Ma è ora di cena…ho fame!”
“Ma se hai sempre fame! Non hai fantasia, punto. Guarda, io
sono molto più fantasiosa. Non trovate che quella nuvola
abbia una forma uguale ai capelli di Sasuke-kun?”
Il tutto con tono romantico ed estasiato.
La nuvola innocente assolutamente ignara dell’azzardato
accostamento.
Shikamaru e Choji si guardarono allibiti, il primo che scosse la testa
ridendo sotto i baffi e il secondo che le fece un sorrisino
condiscendente.
“Ehm…sei sicura…?”
“Certo!! Guarda…quei cumuli allungati hanno
proprio la forma dei suoi ciuffi
spettinati…aaahhh…che
ricordi…”
“Tu sei tutta sciroccata…”
“Puoi ripetere, Shikamaru?!!”
“Ripeto, sei pazza. La tua ossessione ti fa vedere le cose
che non esistono!”
Ino si alzò di scatto, lo sguardo fiammeggiante.
“Ah, sì?! Sentiamo allora il signor QI 200, cosa
vede! Sono proprio curiosa, genio!”
Shikamaru alzò la testa, sbuffando tediato.
Guardò il cielo per qualche minuto, picchiettando con le
dita sulla panca.
Choji e Ino attendevano.
“Mm…nulla di particolare.”
“Cioè?” sbottò Ino
incrociando le mani sui fianchi. Shikamaru scrollò le spalle.
“A furia di sentire voi due vedo cose strane pure io, ma
certo non ai livelli delle vostre.”
“Ah, e sarebbero?”
“Mah…io vedo un sacco di nuvole a forma
di…ventaglio, direi. Sì, quelle là
vicino al sole hanno la forma di un ventaglio.”
Attimi di silenzio.
E poi, Choji e Ino scoppiarono a ridere, all’unisono,
lasciando Shikamaru senza parole.
Beh, che aveva detto?
Mica aveva detto tigri o squali. Era una forma semplice e…
Ops.
Oh no.
Sbarrò gli occhi prendendosi la testa tra le mani.
Maledetta seccatura.
“E meno male che ero io quella ossessionata!” si
contorceva dal ridere Ino, sguaiata.
“Altro che, Shikamaru, batti alla grande tutti quanti in
quanto a immaginazione!” sogghignò Choji allegro.
Shikamaru arrossì furiosamente, girandosi di spalle e
alzando di soppiatto lo sguardo al cielo.
Miriadi di ventagli.
E pure il sole adesso gli sembrava essere diventato viola.
Come quello su quel suo maledetto ventaglio.
Choji gli diede una leggera pacca sulla spalla.
“Dai andiamo, ci mangiamo insieme qualcosa
e…”
“E chiediamo al cameriere se hanno come specialità
qualche bel piatto tipico del deserto, servito da una cameriera
possibilmente in kimono viola scuro!” si intromise Ino
ammiccando maliziosa.
Shikamaru, dopo l’iniziale sguardo omicida, sorrise divertito.
“Va bene, avete vinto. Andiamo, la pausa-nuvole è
finita. Ho perso.”
E stavolta se l’era proprio cercata.
Inauguro con Shikamaru questa raccolta che vedrà
uno sprazzo della vita dei nostri ninja, qualcosa che li caratterizza
profondamente.
Inutile dire che per uno come Shikamaru guardare le nuvole a fine
giornata sia la concezione perfetta di paradiso...anche se deve fare i
conti con i suoi due compagni di squadra, che non gliene lasciano
passare una!
Poi beh, l'idea della nuvola a ventaglio...mi conoscete, sono una mosca
nera io eheh!
Spero vi sia piaciuta, e che anche quelle a venire potranno lasciarvi
soddisfatti!
Dedicata a robi, che mi ha assistita durante la creazione e che mi ha
sostenuta come sempre!!
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