EPILOGO
Non avrei mai immaginato di vedere il crepuscolo con gli occhi
arrossati, di sognare la notte come una signora triste e senza ricordi,
di ammirare l’alba con guance rigate dal pianto o di
sprofondare nelle tenebre, ogni sera, sempre più
giù… e sognare chi se n’ è
andato via per sempre, spezzandomi il cuore.
Un cuore martoriato e ricco di piaghe che ogni volta gemono, urlano nel
mio petto straziato di ricordi, che piano piano si affievoliscono
diventando sempre più sbiaditi e confusi. Forse un giorno
tutto questo dolore che mi perseguita e che infetta la mia anima come
un lento ed efficace veleno finirà e tutto sarà
un ricordo oppure…. Oppure non dimenticherò mai
il suo viso così perfetto, la pelle diafana, gli occhi
d’argilla e le labbra fredde ghiaccio…non
potrò mai dimenticare Edward
CAPITOLO UNO
IL RISVEGLIO
Un giorno e tredici ore dopo
Il letto era sgualcito più del solito, un forte mal di testa
mi costringeva a rimanere sdraiata, impotente, una smorfia di dolore
segnò il mio viso straziato e in un attimo mi resi conto,
capii il perché di tanta tristezza e
dell’apprensione di Charlie…. Ed…
Edward se ne era andato… solo pronunciare o pensare il suo
nome creava una voragine interna nel mio stomaco… sarei
morta… pensavo di essere morta il giorno in cui mi disse
addio…. Delle lacrime salate, ma amarissime mi bagnarono la
faccia, mi voltai e vidi il vuoto dinanzi a me, niente aveva
più senso senza di lui, niente poteva contare sapendolo
distante, non accanto a me… ma almeno era vivo, almeno lui
avrebbe costruito un’altra esistenza, magari con una vampira
molto più bella, e affascinante di me con la quale avrebbe
condiviso il suo segreto….una vita luce, un amore senza
batticuore..
La sveglia fosforescente segnalò le 11.30, avevo dormito
così a lungo??? Non me ne ero resa conto…
Ad un tratto rividi i momenti che avrebbero decretato la fine della mia
vita con Lui… il mio compleanno, la festa a sorpresa, la
ferita(perché sono sempre così impedita,
perché devo sempre rovinare tutto?),Jasper, la sua sete, i
suoi occhi rosso sangue desiderosi di assaggiarmi…. E
l’apocalisse.
Per tutti ero troppo drastica; gli amori sbocciano, fioriscono e poi
come il decorso della vita appassiscono e muoiono… tutti mi
vedevano come la povera depressa mollata dal ragazzo che amavo, a cui
avrei dato tutta me stessa… ma il nostro non era un amore
comune, per niente, ma nessuno poteva sospettare…
Chiusi di nuovo gli occhi ma tutto ciò che vedevo, che
importava nella mia vita era il suo volto, le sue parole armoniose e
sempre ricche di amore, conforto, il suo corpo glaciale e la sua
leggiadria nei movimenti, in tutti i piccoli gesti, il suo sorriso mi
faceva sanguinare il cuore…. È questo che vuoi
Edward? il mio sangue? Prendilo è tuo,il mio corpo? Te lo
cedo, la mia anima? È già tua….
Perché te ne sei andato?? Forse non mi amavi abbastanza,
forse non ti meritavo abbastanza, forse era destino….forse
solo amore…. Ti aspetterò per sempre
CAPITOLO DUE
EDWARD
Due giorni dopo
In un solo giorno avevo visitato centinaia di Paesi, Nazioni, villaggi.
Tutti insignificanti, monotoni e ridondanti.
Pensavo solo alla faccia di Bella alla sua espressione afflitta e di
stupore, credeva davvero in quello che le avevo detto? Il mio cuore
deforme era solo per lei, come poteva amarmi? Come poteva amare un
mostro condannato all’eternità? Mi chiesi se un
giorno l’avrei rivista, se l’avrei ancora sfiorata,
mi sarei accontentato anche solo di guardarla, da lontano in penombra,
all’oscuro di tutto, mi sarebbe bastato vederla
felice…non avrei sopportato di vederla con un altro, lei era
mia, doveva essere mia… ero troppo egoista, avevo messo a
rischio la sua vita un milione di volte… che
irresponsabile… non avrei mai dovuto avvicinarmi a
Bella… ma il suo odore così dolce, leggero,
continuava a danzarmi nelle narici che bramose chiedevano un assaggio
del suo profumo ogni volta che questo diventava meno
intenso…. Dovevo pensare ad altro, dovevo
distrarmi…. Sarei andato a caccia… anche se
sapevo che il mio dolce amore sarebbe sempre stato nel profondo, nel
mio più intimo desiderio… lei ci sarebbe sempre
stata, come un ricordo, una ninna nanna, una poesia,un
dipinto…. Bella c’era, era dentro di me…
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