La distruzione del campo di forza

di BubuChacha95
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-Katniss!- urlo con tutto il fiato che ho in corpo. Questa volta non ricevo nessuna risposta. Non sento più chiamare il mio nome. Katniss non risponde. Ma non c’è nessun colpo di cannone, non è morta. Che cosa sta facendo? Sta combattendo con qualche tributo dell’arena? E’ svenuta?
Devo raggiungerla. Devo proteggerla a qualsiasi costo.
E’ strano pensare una cosa del genere, come se la mia vita non fosse già un prezzo abbastanza alto da pagare. Beh, per salvare la vita della ragazza che amo, sarei pronto a sacrificare la mia dieci, cento, mille volte. Ed è probabile che sacrificherei altrettante vite innocenti pur di permettere al lei di sopravvivere.
Incito me stesso a correre più veloce che posso, cerco di ignorare la stanchezza, i dolori e la paura di poter morire prima di averla salvata. Ma la mia gamba me lo impedisce, non mi permette di correre più veloce. Rimpiango il giorno in cui l’ho persa, anche se prima d’ora non l’ho mai fatto. Anzi, ho sempre pensato di essere stato anche sin troppo fortunato. Dopotutto, in quanti possono vantarsi di essere sopravvissuti agli Hunger Games assieme al proprio compagno di distretto? E, nel mio caso, assieme alla donna che si ama?
Sono sfinito ma sento di essere vicino a Katniss. Quando ancora gridava il mio nome in aiuto, la sua voce non era lontana.
E’ in quel momento, nel momento in cui pensavo di essere vicino dal poterla salvare, che un abbagliante luce blu penetra nei miei occhi, avvolgendo tutto ciò che mi circonda. E' stata la cupola a emettere quella luce. Cosa sta succedendo? Tutto trema. Penso di aver perso la sensibilità dell’udito al primo boato di un esplosione, perché attorno a me vedo tutto saltare per aria, ma non percepisco alcun suono. Il sapore della terra in bocca mi fa notare di essere rannicchiato al suolo, con le mani incollate alle orecchie, che stringono la tempia quasi sino a farla scoppiare. Sento una forte scossa percorrermi da capo a piedi. Ogni centimetro del mio corpo brucia intensamente ed è animato da spasmi. E’ la fine.
Perdonami, non posso venire a salvarti, penso prima di perdere conoscenza, mentre una lacrima mi riga il volto.




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