UN
LIBRO SPECIALE.
Oggi è
la giornata più brutta della mia vita, sono in viaggio da
un'ora verso una città tutta nuova, verso un mondo tutto nuovo
lasciandomi alle spalle un'intera vita.
Oggi lascio la
famiglia, la scuola, gli amici, le abitudini, la mia casa ma
sopratutto lascio lei, la mia migliore amica: Lena.
Lasciarla è
stata la cosa più difficile che abbia mai fatto ma era
necessario.
Quando ho
scoperto che Matteo mi tradiva con la mia ex amica Chrissy sono
caduta in depressione e vederli tutti i giorni in giro per il paese
non mi aiuta certo a riprendermi così, dato che ho una zia che
abita in Oregon, ho deciso di andare da lei per un po' di tempo e
cercare di dimenticare tutto.
Così mi
trovo sulla mia mini cooper in viaggio verso l'Oregon con il vento
che mi scompiglia i lunghi capelli neri.
Quanto mi
piaceva quando Matteo ci passava dentro le dita e li accarezzava e
ora invece...
Una lacrima
scende piano sulla guancia.
“Lo devo
dimenticare!” Mi dico a voce alta così magari mi sembra
più definitivo e continuo il mio viaggio pensando ad altro.
Sono da poco
arrivata a casa della zia, una villetta con piscina molto graziosa, e
mi sono già sistemata nella mia camera.
Mi annoio così
decido di andare a fare un giro in centro.
Sto guardando
le vetrine quando scorgo a terra un libro.
“Sarà
caduto a qualche studente o magari a qualcuno che ha fatto shopping.”
Penso e sono quasi tentata di lasciarlo lì ma, alla fine la
curiosità vince e lo raccolgo.
Gli do una
veloce sbirciata tanto per vedere di cosa parla ma dalla trama sembra
interessante. Parla della storia di una ragazza col mio stesso nome:
Noemi.
Lo metto in
borsa decisa a portarlo a casa e continuo il mio giro per la città.
La sera, dopo
una cena abbondante e chiacchiere con la zia, salgo in camera e
prendo il libro. Mi metto a leggerlo, parla dell'infanzia di questa
Noemi fin dalla nascita.
Vengo
completamente presa dalla trama e mi meraviglio che tante cose che
leggo siano così simili a quelle accadute a me.
Non riesco a
smettere di leggere e più vado avanti e più mi sembra
di leggere la storia della mia vita. Sono confusa e non riesco a
capire come sia possibile.
La porta si
apre e mia zia entra.
“Noemi, è
molto tardi cosa fai ancora sveglia?” Dice con un sorriso, lo
stesso sorriso della mamma.
Mi perdo a
guardare quanto si assomigliano.
“Mi ero
persa leggendo un libro. Ora mi metto a nanna.”
Prima di uscire
mi da un bacio sulla fronte e quel gesto mi scalda il cuore e allo
stesso tempo mi riempie di tristezza perché mi ricorda la
dolcezza di Matteo. Mi addormento piangendo.
Il giorno dopo
mi metto a leggere di nuovo e inizio davvero a convincermi che parla
di me.
Ne ho la
certezza perché ci sono tutti i fatti importanti della mia
vita.
A tre anni sono
caduta nel vialetto e mi sono rotta un polso, a sei il cane del
vicino mi ha morsa al viso e mi hanno dato tre punti ( ho una
cicatrice sulla guancia destra a seguito di quell'incidente), a sette
anni la casa è andata a fuoco, e infine a quattordici anni ho
conosciuto Alex il mio primo ragazzo.
Ora mi trovo a
pensare come sia possibile trovare per strada un libro che racconta
la tua storia?
Mi rigirai bene
il libro tra le mani studiando la copertina.
La trama diceva
soltanto: LA STORIA DI UNA RAGAZZA.
Il titolo
era:NOEMI.
Ma ora che ci
faccio caso noto che in copertina non vi è riportato il nome
dell'autore.
La cosa mi
sembra davvero strana...
Vengo
interrotta dal cellulare che squilla.
E' Lena che mi
chiama per dirmi che verrà a trovarmi e a passare un po' di
tempo con me se alla zia non dispiace e vuole ospitarla.
“ Si,
intanto ti devo far vedere una cosa perché, non ci crederai,
ma ho trovato per strada un libro che parla di me.” Le dico
sentendo il bisogno di parlarne con qualcuno.
Restiamo a
parlare del libro ancora per un paio di minuti e poi riattacchiamo.
Mi trovo in
giardino quando sento la voce di Lena. Corro ad abbracciarla e la
porto in camera dandole il libro.
La guardo
aspettando una sua sua reazione che non tarda ad arrivare.
“Ma Noemi
qui non parla di te ma di me...Che diavolo vuol dire?” Esclama
sbalordita.
Mi avvicino per
contraddirla ma rimango interdetta: sulla copertina le parole sono
cambiate.
Ora vi è
scritto LENA al posto di Noemi e la trama è cambiata come il
resto.
Poteva davvero
il libro essere magico?
Poteva davvero
aver cambiato da solo la trama ed il titolo?
Sembra strano
ma è proprio quello che è successo.
“Noemi,
se il libro racconta la nostra storia come pensi che finirà?”
Le parole di
Lena mi spiazzano. Non avevo pensato a come potesse finire.
La guardo
scorrere velocemente le pagine e arrivare all'ultima.
Mi avvicino per
vedere e leggiamo insieme fino all'ultima riga.
Spaventata Lena
lascia cadere il libro con un urlo.
“ Parla
della mia morte! Che cazzo di libro è?” Urla spaventata.
“Lena per
favore calmati, è solo un libro. Per quanto macabro sia è
solo un mucchio di parole.”
Cerco di
calmarla anche se la cosa ha scioccato anche me.
Per convincerla
a lasciar perdere prendo il libro e lo vado a buttare nel cassonetto.
I giorni
seguenti scorrono veloci e ci dimentichiamo del libro passando
giornate in piscina e a fare shopping.
In un attimo
arriva lunedì sera e Lena torna a casa lasciandomi sola con la
zia.
Sono le tre di
notte quando il cellulare mi sveglia. Allarmata, vedendo il che è
mia madre, rispondo.
“Noemi,
tesoro, devo dirti una cosa e non so come dirtela...”La voce
della mamma si incrina.
“Mamma
per favore parla, è successo qualcosa a voi?” Chiedo in
preda al panico.
“No no
noi stiamo bene. Si tratta di Lena...”
La interrompo
chiedendole di dirmi tutto in preda a un brutto presentimento.
“Tesoro,
Lena ha avuto un incidente mentre tornava a casa.”La voce della
mamma si fa più fievole.
“Lena? E'
in ospedale? Si è fatta male? Dove l'hanno portata?”
Farfuglio.
“Lena era
molto grave e lei è...lei è...Lei non ce l'ha fatta
tesoro, mi dispiace....”Si interrompe piangendo.
Rimango
scioccata e farfuglio una mezza risposta chiudendo la comunicazione.
Sto tornando a
casa, gli occhi lucidi non riescono più a piangere dopo che
per tutta la mattina hanno pianto, mi sento svuotata e sola. Lena mi
manca. Non faccio altro che pensare ai momenti belli passati insieme
e all'ingiustizia della vita che ha spezzato quella di una ragazza
appena ventenne.
I giorni a
seguire passarono quasi senza che me ne rendessi conto.
Il funerale fu
devastante.
Per una
settimana non parlai e non piansi.
Sembrava che
qualcuno avesse sostituito il mondo a colori che conoscevo con uno
nuovo dove l'unico colore era il grigio. Senza Lena mi sentivo persa,
non provai nulla nemmeno quando vidi Matteo al funerale con Chrissy.
Ero un guscio vuoto.
Sono sul divano
e, a chi mi guarda, può sembrare che stia guardando la tv ma
in realtà ho semplicemente lo sguardo puntato sullo schermo
senza nemmeno vederlo.
Mio fratello si
siede vicino a me e, come se avesse paura a parlarmi mi chiede se mi
va di accompagnarlo a fare benzina e poi al centro commerciale.
Annuisco
intuendo le sue buone intenzioni e vado con lui.
Sto girando
nella corsia dei cd quando a terra scorgo un libro che mi sembra di
aver già visto.
Mi avvicino e
lo raccolgo.
Quasi urlo
quando lo riconosco. Si tratta del libro che ho gettato nel
cassonetto quando ero dalla zia.
Come ha fatto
questo maledetto libro ad arrivare fino a qui?
Ormai ho deciso
che voglio leggere l'ultima pagina dopo quanto è successo a
Lena.
Una volta a
casa mi chiudo in camera e lo tiro fuori dalla borsa.
Vado all'ultima
pagina e leggo.
Resto senza
fiato e il cuore accelera contro le costole.
Dice che sono
morta il 23 agosto del 2013.
Oggi è
esattamente il 23 agosto 2013.
Sono in preda
al panico ad ogni rumore salto su, mi sembra come se da un momento
all'altro dovesse capitare qualcosa, sono agitata e oppressa dalla
paura che quanto scritto si avveri.
La giornata
passa e con un sospiro di sollievo vado a letto pensando che sono
proprio stupida a credere che un libro possa uccidere.
IL GIORNO DOPO.
Una cartella
clinica:
NOME: Noemi
COGNOME:
Peterson
ETA': 20
SESSO: Femmina
NOTE: ora del
decesso 23.59 del 23 agosto 2013 cause sconosciute.
UN MESE DOPO.
Un ragazzo
inciampa su qualcosa mentre cammina per strada. Si ferma per vedere
quale sia l'ostacolo e scopre che si tratta di un libro.
Si china e lo
raccoglie, lo rigira tra le mani un paio di volte poi solleva lo
sguardo e si dirige verso una panchina.
Una volta
seduto ritorna a rigirarsi il libro tra le mani ma viene interrotto
dal' avviso di un messaggio in arrivo.
Estrae il
telefonino dalla tasca e legge: “Ciao tesoro ci vediamo
stasera? Ti amo tua Chrissy.” Il ragazzo sorride e risponde al
messaggio.
Rimesso il
cellulare in tasca la sua attenzione torna al libro. In copertina c'è
solo il titolo che, oltretutto è lo stesso nome del ragazzo.
Si sistema e
inizia a leggere...
FINE
Spero che vi
sia piaciuta e che abbiate capito il finale...Mi scuso in anticipo
per gli eventuali errori. Non sono molto convinta di questa storia ma
mi è venuta in mente e ho dato parole ad un idea come al
solito. :-)
Fly90
|