Eccomi qui,
sono tornata da una lunga astinenza dal sito. Mi è tornata
l' ispirazione per una nuova Hameron... (evviva) e ultimamente ho
notato che il sito è stato inondato di storie huddy o h\w
(bellissime d' altro canto) qundi una lettura hameron ogni tanto, non
fa mai male!!
Inizio a dire che non volevo far succedere quello che
succederà, e che quel personaggio che non
arriverà al terzo capitolo mi sta molto simpatico...
Ultima cosa... per chi segue ER, ho preso spunto da li!!!
Spero vi piaccia!!
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2- A cold Thursday
Il vento di
fine Novembre è sempre freddo. E' forte, punge
sulle gote di tutti, fa cadere le ultime foglioline secche
dagli alberi, rompe gli ombrelli. Quella mattina il vento è
terribilmente forte, crea piccole nubi di polvere sui marciapiedi.
Viaggia veloce verso le strade, sbattendo contro i veicoli.
In una strada le auto sono imbottigliate in una lunga coda. Sono in
fila, ordinate, al volante ci sono persone agitate e nervose. Dopotutto
se lo dovevano aspettare: c' è sempre traffico nelle ore di
punta. Tra i veicoli fermi, c' è una grossa moto arancione,
con grandi scritte, che si muove agilmente indifferente davanti all'
odioso suono dei clacson in protesta.
E' una giornata buia, le spesse nuvole galleggiano nell aria, coprendo
il cielo, il sole, la luce.
La moto supera il blocco e riprende la sua corsa.
Più in avanti si intravede tra le nubi qualche lampo.
Squarciano il cielo veloci, per poi riempire l' aria con un sonoro
botto.
La moto arriva in un parcheggio, e si ferma in un rettangolo blu, zona
per disabili. L' uomo scende. Ha le converse nere, un giubbino da
motociclista, il casco nero, che si sfila velocemente. Questo scopre i
capelli castani, arruffati dell uomo, il naso dritto lelabbra sottili,
la brabetta incolta e due splendenti occhi cerulei. L' umo posa il
casco, sgancia un bastone da degli appositi ganci e inizia a zoppicare
verso l' entrata della struttura. E' un ospedale. L' ospedale dove
lavora quell uomo, il mirabile diagnosta: Gregory House.
Appena entra, la Hall viene riempita da una voce alterata, femminile e
conosciuta. "HOUSE!!" Mai il nome del diagnosta èp stato
pronunciato con tanta furia. Alcuni infermieri si voltano stupiti. l'
uomo si limita ad assumere una faccia annoiata. "Mio dolce raggio di
sole.. già urli la mattina?"
"MAttina?? Mattina?? House, sai che ore sono???" la donna si ferma
davanti a lui. E' molto attraente, con i capelli neri mossi che le
incorniciano il viso, gli occhi azzurissimi e freddi, le sopracciglia
aggrottate, che formano piccole rughe sulla sua fronte.
"Non fare quella faccia, ti riempi di rughe!" dice il diagnosta, sordo
alle parole della donna. Quella lo guarda acido, ma ilassa il volto.
"E' mezzogiorno... dimmi che cosa hai fatto fino ad ora??" Sbotta lei
guardandolo male.
"C' era traffico!"
"Niente palle, hai la moto!!! Ti toccano due ore di ambulatorio!" dice
acidamente la dottoressa.
"Mi metti in punizione??" Cuddy sbuffa "LE avresti dovute fare questa
mattina...."
"MA voglio andare a salutare i paperotti!!" dice House piagnucolando.
"Sai cosa stanno facendo? Cameron sta smistando la TUA posta, Chase sta
firmando le TUE cartelle, e Foreman ha visitato per mezz' ora i TUOI
pazienti!"
"Beh, di ad Africa di visitarli per altre due ore... che gli costa??"
Cuddy rimase a fissarlo,. riducendo gli occhi a due fessure. "Nessun
caso per me?"
"Oh, preferisco che tu faccia ambulatorio!!"
"Cosa?? Condanni alla morte un paziente solo per punirmi?? QUESTA DONNA
è PAZZA!" grida poi, facendosi sentire nel piano .La
dottoressa arrossìisce leggermente. "House, la cartella
è questa... quando lo risolverai farai le tue ore di
clinica!" House afferra la cartella "Ci metterò
più tempo del dovuto allora!" dice, iniziando a zoppicare.
Chiama l' ascensore pigiando sul tasto con il bastone. Entra, mentre la
Cuddy lo guarda irata, da lontano. Lui fa il suo sorrisetto,
leggermente inclinato a destra. Sale al terzo piano. Il piano di
diagnostica.
Già da lontano intravede attraverso il vetro i suoi tre
paperotti.
Cameron è al computer, sicuramente starà
cancellando la sua posta elettronica inutile.
Chase ha ancor una pila di cartelle davanti a sè, e Foreman
gioca a solitario. Entra nello studio.
"Buon giorno miei prodi!!" dice, in tono teatrale. Quello che riceve
però, è solo muno sguardo sarcastico da parte di
Foreman. House si volta verso Chase.
"Ma Canguro! Che cosa hai fatto in tutto questo tempo??" chiese,
osservando la pila di cartelle. Chase sbuffa, evidentemente
infastidito. "Non è colpa mia se non compili cartelle da
Giugno!!"
"E tu donzella? Ancora non hai finito?" Cameron si volta a guardarlo,
gelida. Lui risponde a quello sguardo, sprofondando in quegli occhi
verdissimi. "Allora?"
"Ho finito, sto cancellando le ultime lettere!" "nulla di interessante?"
"No."
"Niente zucchero questa mattina a colazione eh?" Cameorn si volta. Non
lo sopporta quando è in ritardo, quando non fa nulla tutta
la mattina e pretende che loro lavorino.
"Comunque, abbiamo un caso... quindi, tutti ai propri posti!" subito,
le tre sedie attorno al tavolo vengono occupate dai tre. LAncia la
cartella sul tavolo, e Foreman la afferra. "Uomo 34 anni, aggressione,
è stato in coma per tre giorni, feritesul torace dovute da
delle pugnalate, lamenta vomito, disfunzione renale, arresto
cardiaco...." legge i sintomi, mentre House giocherella con la penna.
"House...." sbuffa Foreman .Il diagnosta alza lo sguardo sorridendo
furbamente, si alza e scrive i sintomi, molto letamente. "House, stai
perdendo tempo???" chiese Cameron, osservando che House sta ricalcando
la A di renAle da circa trenta secondi. "Ma certo, altrimenti mi
aspetta la condanna a morte!". Dei tre, l' unico a guardarlo stupito
è Chase.
"La clinica Australia!!!!" sbotta, mentre il ragazzo arrossisce
lievemente.
"La VET è elevata, potrebbe essere un problema vascolare..."
dice Foreman.
"Non così tanto, la VET spesso è elevata!" dice
Chase, riflettendo. Cameron lo guarda scettica "Quasi sempre? E'
elevata sempre e solo nelle donne incinte... e dubito che qualcuno che
si chiami Harold è incinto.." sbotta. Chase la guarda
stupito, House si volta "oggi punge la donzella, l' avevo detto!!"
dice, sorridendo. Cameron lo guarda scettica "Non sono acida House...
ho solamente detto una cosa.."
"Ok, prima che Chase inizi a prenderle da te, andate a fare le
analisi... urina, sangue e feci...." dice. Detto questo esce, va verso
oncologia. Entra senza bussare. Wilson alza lo sguardo scocciato
"House, sto lavorando!" "Ma dai? Siamo o non siamo a lavoro?" Wilson
scuote la testa desolato. "Cosa vuoi?"
"Sai l' infermiera del quarto piano? E' sicuramente interessata a te!"
Wilson lo guarda sbalordito. "Ma di chi parli?" "Quella biondina... ci
parlavi ieri..." "House, non ci casco. Ci ho solo parlato, non ci sono
andato a letto..." dice continuando a scrivere sulla cartella. "Hai
detto sempre così! Intanto hai gli stessi vestiti di ieri!"
"Ma che... e allora? Non ho una casa come l' hai tu..." "per lavare i
vestiti non hai bisogno di una casa!" "House, mi sono semplicemente
dimenticato, ok?"
House si alza "Solo la cravatta è ancora più
orribile!" Wilson lo scruta "Cosa volevi?"
"Cameron è strana..." "... e perchè?" " e che ne
so..."
"HOuse, questa frase non ha senso.. vieni qui a dirmelo... e
perchè sei venuto allora?"
Ma House si è alzato. "Il mio paziente probabilmente ha il
cancro... tieni libero il pomeriggio, perchè
dovrò usarti!" Detto questo va via, lasciando Wilson sempre
più confuso.
I paperotti sono davanti a lui. "Le analisi?" "In laboratorio stanno
ancora...." " E allora cosa fate qui?" "Dall anamnesi è
venuto fuori che soffre di una malattia rara, genetica.." "E allorA? Se
è genetica ci convive fin da bambino..." " Già,
ma mischiata con gli anti depressivi provoca vomito, e disfunzione
renale... e preso in grandi quantità provoca arresto
cardiaco..." dice Allison. House la scruta. "Avete risolto il caso
quindi?" "Beh... forse ha tentato di suicidarsi...."
"E allora? Fate scendere uno psicologo... non sono fatti miei...."
"Ha cercato di strozzare Chase..." dice Foreman indicando il biondo. In
effetti ha dei segni sul collo. "Che gli hai fatto?" "Gli ho proprosto
lo psicologo.." Foreman parla " Dice che gli toglieranno l' affidamento
di suo figlio se scoprono cosa ha fatto..." "E allora non ditelo a
nessuno!"
Cameron lo ferma e lo scruta "E lasci che un bambino viva con un uomo
in grave depressione??"
"Non sono affari miei!" e Chase rincara la dose "Avanti, Cameron...
dopotutto la responsabilità è del paziente..."
"Chase, stai zitto, smettila di fare il lecchino!" Sbuffa Allison.
Chase la guarda male.
"Hey hey hey.... su calmatevi paperotti!! Chase va a parlare con il
paziente, e digli che l' assistente sociale lo deve
chiamare....così non rischierai il linciaggio da parte di
Cameron..." la donna lo guarda acidamente, Chase si volta e va verso la
stanza del paziente.
"Ah...pensavo durasse di più questo caso.... ora mi tocca
dire Wilson che può fare quelo che vuole oggi pomeriggio!"
sbuffa House, andando via, mentre Foreman sconsolato scuote la testa.
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PROSSIMO CAPITOLO: ALARMING
MOMENTS
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