Disclaimer:
Nessuno dei personaggi reali citati mi appartiene, la storia non
è in alcun moda intesa per offendere e/o danneggiare tali
persone, i caratteri rappresentati non riflettono la realtà,
la
traduzione non è stata fatta a scopo di lucro.
Questa fanfiction, è una
traduzione. Potete trovare l'originale a questo
link.
Questo
è il permesso dell'autrice.
Because I know no other way.
Harry sale sullo scuola bus, assonnato e di cattivo umore, i capelli un
disastro e i vestiti tutti spiegazzati. I suoi occhi scattano
immediatamente in mezzo al gruppo di studenti, alla ricerca di quattro
capigliature familiari.
Ne nota tre e conclude
che quella
soffice e color caramello, quella che vorrebbe vedere di
più,
è probabilmente ancora nella tranquillità del
letto del
suo
proprietario - Louis non è mai stato esattamente conosciuto
per
la sua puntualità.
Raggiunge i suoi amici
e si siede
nel posto di fianco a Zayn, dietro a Liam e Niall. Zayn, proprio come
lui, non reagisce molto bene al doversi alzare presto, quindi dopo
essersi salutati, non parlano più di tanto -
sbadigliano molto e borbottano risposte alle domande di Niall e Liam.
La prima lezione del
giorno
è Chimica e Harry (insieme al resto della classe) grugnisce
in
protesta, quando la loro insegnante, Mrs Klatchen, annuncia un test a
sorpresa per vedere quanto hanno capito della lezione della settimana
precedente.
Harry lascia andare
ogni speranza
di prendere un voto sufficiente, dopo aver letto le prime due domande,
così si mette a colorare gli spazi tra le lettere. Quando
Niall,
che è seduto di fianco a lui, vede quello che sta facendo,
alza
un pollice nella sua direzione e ride abbastanza forte, tanto da
attirarsi uno sguardo da minaccia di morte, da parte di Mrs Klatchen.
Niall fa una faccia
seria,
si raddrizza sulla sedia e torna a fare strane smorfie nel tentativo
di ricordarsi qualche risposta.
Quando finiscono il
test, subiscono
trenta assolutamente noiosi, minuti di lezione. Dopo il suono della
campanella, si lanciano tutti e quattro fuori dalla classe a
velocità sorprendente, andando verso i loro armadietti.
"Hey, ragazzi," Louis,
che è appoggiato addosso al muro, li accoglie. "Vi siete
divertiti a Chimica?"
"Tantissimo," risponde
Zayn e sfoga
la sua frustrazione sul suo armadietto, aprendolo con tale forza che
alcuni studenti di passaggio lo guardano perplessi.
"Abbiamo avuto un
test," Harry informa Louis, sorridendogli nonostante il cattivo umore.
"Oh no! E me lo son
perso?" esclama Louis con sarcasmo, facendo un'espressione sconcertata.
"Sei un cretino,"
esclama Harry e
gli dà un pugno sulla spalla, senza nemmeno sorprendersi
alla
sensazione che lo pervade al - lungo meno di un secondo - contatto.
"Ti amo anche io"
risponde Louis e
Harry quasi soffoca a queste parole (anche se sa perfettamente che sono
dette come scherzo). Per fortuna, Louis non si accorge di niente,
perché in quel momento si gira verso Liam, per chiedergli
qualcosa sugli allenamenti di calcio a cui dovrebbero andare dopo
scuola, ma Niall gli offre un sorriso consapevole, uno di quelli che
fanno capire ad Harry che deve allenare le sue capacità
recitative.
La loro prossima
lezione è
Storia e non sarebbe nemmeno così noiosa (la rivoluzione
industriale
è un argomento abbastanza interessante), se non fosse per la
voce monotona del professore che, può giurare chiunque, ti
fa
addormentare più velocemente di un sonnifero.
Fortunatamente,
Louis è presente ora e avendo avuto un'ora extra di sonno
quella
mattina, è abbastanza sveglio da tenere anche loro nello
stesso
stato.
Dopo Storia,
c'è Inglese, che è la materia preferita di Harry
(e non solo
perché Miss Lindon, la loro insegnante d'inglese,
è uno
dei pochi membri decenti del loro corpo insegnanti), quindi riesce a
entrare
in classe con un sorriso in volto.
Louis si siede proprio
di fianco a
lui, nell'angolo destro della stanza e Harry ride quando mette su uno
show completo nel tirare fuori il suo libro - fa finta che pesi almeno
venti volte tanto, così si sforza e boccheggia in cerca
d'aria, mentre lo tira fuori dalla suo zaino e lo appoggia sul banco di
fronte a lui. Harry non sa nemmeno perché sta ridendo, non
è divertente - ovviamente non può non trovare
ogni cosa
che fa il ragazzo più grande, divertente e sbalorditiva.
Quando Miss Lindon
entra in classe,
indossando un vestito estivo a fiori anche se è
metà Ottobre,
annuncia nella sua voce vivace che oggi leggeranno alcune poesia
Latino-Americane.
Dice loro di girare a
pagina 94 e quando Harry lo fa, vede che la poesia stampata sulla
pagina, è chiamata Non
t'amo…*
"Perché
scriverci una poesia allora?" sussurra Harry a Louis, che ha
appena trovato la pagina ed
è riuscito a leggere abbastanza per capire il suo commento.
Ridacchia e gli
risponde "Be', immagino che ci fossero troppe poesia chiamate Ti amo, e il tipo voleva solo essere
originale."
Harry vuole annuire in
accordo e fare una faccia alla mi sembra
giusto,
ma sente una voce squillante chiamare il suo nome.
"Harry" dice Miss
Lindon, "Ti andrebbe di venire qui e leggere il sonetto per noi?"
Harry pensa che dire
che
preferirebbe di no, non sarebbe proprio una risposta accettabile (anche
se la professoressa gli sta sorridendo), così si alza
lentamente, prende il suo libro e cammina verso la cattedra. Odia
essere al centro dell'attenzione, avere gli occhi di tutti su di lui e
sa che la sua voce tremerà, anche prima di iniziare a
leggere.
"Non
t'amo…
di Pablo Neruda" inizia, poi lancia uno sguardo alla classe. Quando
vede tutti e quattro i suoi migliori amici che gli sorridono
incoraggianti, continua, iniziando con la poesia.
"Non
t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o
freccia di garofani che propagano il fuoco."
La voce bassa e
profonda di Harry,
dà alle parole di Neruda un fascino speciale e gli studenti
che
finora l'avevano guardato, o incoraggianti, perché erano
dispiaciuti per lui, o per divertirsi della sua sfortuna, ora prestano
attenzione per tutt'altre ragioni.
"T'amo
come si amano certe cose oscure,
segretamente,
entro l'ombra e l'anima."
Harry alza lo sguardo
appena
finisce di leggere questi versi. Dirige il suo sguardo direttamente a
Louis, il cui sorriso scompare appena cattura gli occhi dell'amico e
viene sostituito da un'espressione pensosa che illumina i suoi occhi di
domande.
"T'amo
come la pianta che non fiorisce e reca
dentro
di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie
al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il
concentrato aroma che ascese dalla terra."
Continua a non
spostare gli occhi
da Louis, con l'eccezione di qualche veloce occhiata al libro per
guardare le parole che deve pronunciare.
Louis lo fissa di
rimando e gli
altri tre ragazzi del loro piccolo gruppo, stanno ora alternando
sguardi tra i due, tutti con lo stesso sguardo consapevole che Niall
aveva prima, agli armadietti.
"T'amo
senza sapere come, nè quando nè da dove,
t'amo
direttamente senza problemi nè orgoglio:
così
ti amo perchè non so amare altrimenti"
Gli occhi
di Harry si
inumidiscono mentre recita, così sembrano ancora
più
grandi e luminosi del solito, e la sua voce si spezza un po' alla fine
di quelle righe. Le pochissime persone che non lo stavano
già
guardando attentamente, si mettono ad osservare.
Harry sta ancora
guardando
direttamente negli occhi blu di Louis, come se loro due fossero gli
unici nella classe, gli unici in tutto il mondo, e come se non possa
esistere nessun'altro a cui direbbe queste parole.
Prende una pausa
più lunga
del necessario e quando finalmente torna a guardare il libro, lo fa
malvolentieri, come se staccare i suoi occhi verdi da quelli blu scuro,
gli causi dolore fisico.
"che
così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così
vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così
vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."
Quando finisce, Harry
chiude gli occhi per un momento, come se stesse
veramente per addormentarsi, e quando li apre, guarda quelli di Louis,
spaventato questa volta, come se cercasse la sua approvazione - non
tanto per come ha letto la poesia, ma per chi l'ha letta.
Quando vede che l'espressione di Louis è dolce, gli occhi
pieni
di comprensione, che man mano è aumentata mentre Harry
leggeva i
versi, e di qualcos'altro, qualcosa che Harry non sa identificare
del tutto, ma ha un'idea vaga di cosa potrebbe essere, si rilassa
completamente.
La classe sta stranamente in silenzio per un minuto, fino a quando Miss
Lindon non si schiarisce forte la voce e sorride.
"Grazie, Harry," dice, "è stato...molto carino."
Harry sposta velocemente lo sguardo verso di lei, come se fosse
completamente sorpreso di trovarla di fianco a lui.
"Di cosa pensi che parli questa poesia?" continua la sua voce
squillante.
"Amore" dice semplicemente Harry.
La maggior parte degli studenti ride, uno di loro addirittura esclama
"Grazie, Mr Ovvio", ma le espressioni dei quattro ragazzi nell'angolo
rimangono inalterate.
Anche Miss Lindon non ride, continua a sorridere e guardare Harry, che
capisce che è in attesa che lui elabori.
"Credo che l'autore parli di un amore semplice, semplice ma che ti
consuma. Non può mostrare apertamente il suo amore, ma poi
ancora, non può non
mostrarlo, perché è parte di lui, è
ciò che
lo rende completo. Non sa come o quando ha iniziato ad amare questa
persona, perché sembra che la ami da sempre." Harry ora sta
evitando completamente di guardare verso l'angolo destro - crede di
aver esposto le sue emozioni abbastanza per la giornata,
così
invece, tiene gli occhi focalizzati sul libro che ha ancora in mano.
"Credo," continua " che per l'autore, sarebbe impossibile non amare questa
persona - sarebbe come non
respirare, perché sembra altrettanto naturale.
Altrettanto...giusto."
"Grazie," dice ancora Miss Lindon. "Hai formulato bene," commenta
sinceramente. "Puoi tornare al tuo posto ora."
Harry sospira sollevato e lascia che i suoi piedi lo riportino dai suoi
amici, può sentire lo sguardo di Louis fisso sul suo fianco
ancora prima di girarsi verso di lui.
"Odio l'opera poetica," sussurra Louis, e per un momento Harry pensa di
aver interpretato le sue reazioni in modo completamente sbagliato e
sente la paura paralizzarlo, prima che il più grande
aggiunga
"ma quella poesia era fottutamente bella."
Harry sorride e Louis ricambia, poi prende la sua mano sotto il banco e
inizia a tracciare righe sulla pelle calda del suo palmo.
Ora, Harry
potrebbe
sbagliarsi, visto come il tocco di Louis fa battere velocemente il suo
cuore e trasforma la sua mente in un disastro confuso, ma è
abbastanza sicuro che le linee che sta tracciando siano lettere e che
quelle lettere insieme, formino quattro semplici parole: Ti amo anche io.
E questa volta, Harry sa che non
sono uno scherzo.
* Il titolo italiano
effettivo, sarebbe Non t'amo
come se fossi rosa di sale,
solo che poi non avrebbe avuto senso il commento di Harry, quindi ho
deciso di mantenere una traduzione letterale dall'inglese, infatti in
questo caso il titolo è proprio I do not
love you...
Note:
Buongiorno a tutti! Questa è la prima fanfiction del blog
che viene postata anche qui su efp, pian piano trasporteremo anche
tutte le altre traduzioni.
Che dire, questa os non è nient'altro che puro fluff e l'ho
adorata per questo! Mi è piaciuto tantissimo anche l'uso di
questa poesia, che trovo perfetta per i Larry.La traduzione della
poesia l'ho presa da questo
sito.
Spero
vi piaccia. Se notate errori, sarebbe fantastico se me li faceste
notare, o per recensione o per mp.
Alla prossima (:
Ems
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