Sakura era appena morta e lui era davanti alla tomba di Obito a chiedergli scusa per non essere riuscito a mantenere la loro promessa.
Ma d’altronde sapeva che era colpa sua e i discorsi dell’amico-rivale Gai non lo sfioravano nemmeno.
Più lui cerava di fargli capire che non era colpa sua se Sasuke aveva fatto quello che aveva fatto,più lui si sentiva in colpa.
In colpa perché proprio come Rin,lei era un ninja medico e in quanto tale aveva il preciso dovere che non le accadesse nulla;in colpa perché Naruto ora reclamava vendetta e aveva così paura di non riuscire a proteggere il figlio del suo maestro.
–Kakashi io ti sfido!-Gai era apparso dal nulla.
–Non è giornata Gai-rispose invece Kakashi indifferente.
Gai ignorandolo,continuò:-Ci sfideremo in un duello…è da tanto che non lo facciamo!-
Un duello.
Sorrise…lui sapeva che questo era il modo di Gai per tirarlo su di morale,perché sapeva che non c’erano parole adatte per alleviare quel genere di dolore,non con lui,almeno.
Con una lentezza inaudita si voltò tenendo quel-secondo Gai(e non solo)-maledetto libro tra le mani e gli rispose:-Fai strada,amico. |