SHIELD
_Infermeria_
Succede sempre
così, passi la vita a rimandare e poi ti rendi conto di non avere più tempo.
Di solito ti rendi conto di essere stato uno stupido quando sei con il culo
ormai nell’aldilà, non prima. Chissà perché poi.
Noelle sa di aver sbagliato fin troppo nella sua vita,
anche se ha solo ventotto anni, anche se ha iniziato a vivere veramente negli
ultimi tre anni, sa di avere una somma di peccati piuttosto consistente a curvarle la schiena.
Ha sbagliato, e ha rimandato fino un giorno per un altro, senza mai fermarsi a riflettere
.
E ora è troppo tardi.
I medici che le si accalcano attorno, le loro grida e il ronzare dei macchinari
sono percepiti come ombre distanti, macchie confuse ai lati del suo campo
visivo, la sua attenzione è tutta per la bellissima signora che la osserva
amorevole e le accarezza i capelli.
-Chi sei?-
Noelle si tira a sedere in mezzo al letto, lo sguardo
fisso agli occhi chiari di Frigga che sanno di dolcezza e amore infinito - Che
mi sta succedendo?-
Frigga sposta lo sguardo oltre di lei, oltre la sua spalla, Noelle
si volta e si vede.
Si vede nel vero senso della parola.
-Oh mio Dio.-
E’ seduta, come nei migliori film di fantasmi, nel bel mezzo del suo stesso
corpo che sta lottando per non morire, circondato da un gruppo di medici che le
grida di non mollare e che cerca di riattivarle il cuore a suon di scariche di
defibrillatore.
Si guarda costernata, è così pallida e inerme, come non si è mai vista. Cerca
di toccarsi, ma la mano sprofonda senza incontrare la minima resistenza.
Si volta di nuovo alla ricerca della donna che continua a spostare lo sguardo
da lei al suo corpo mortale.
-Dimmi qualcosa.-
-Stai morendo.-
Noelle strizza le palpebre terrorizzata -Oddio.- mormora - Oddio.-
-NO!
NO! NO! -
Noelle sbarra
gli occhi e si volta di scatto. Oltre i medici che la circondano vede
chiaramente Tony inginocchiato sul pavimento con le mani a coprire la testa e
vicino a lui Pepper che piange appoggiata alla sua
schiena.
-No…- sussurra colta dalla pena.
-Sei molto amata.-
-E’ mio padre quello.- mormora la ragazza mentre osserva le spalle curve di
Tony, il modo in cui le dita affondano nei capelli e le nocche che si sbiancano
ad ogni stretta - Si sentirà in colpa.-
Frigga sospira poi, lentamente si china su Noelle che
torna a guardarla.
Le stringe una mano -Ascoltami bene
bambina, è da molto che tento di comunicare con qualcuno, quindi prestami
tutta la tua attenzione.-
Noelle la fissa confusa.
-Con il sangue è iniziata e con il sangue finirà. E’ il
sacrificio che fa grande un re.-
-Che
significa?-
-Mi prometti che ricorderai le mie parole?-
Noelle annuisce e Frigga schiude le labbra in un
sorriso dolcissimo -Grazie.-
Soho
-Dopo la scomparsa del sole e della luna, fagocitati dai lupi Hati e Sköll, le creature del
caos attaccheranno il mondo, sarà la nave infernale Naglfar,
guidata da Loki, a trasportarli alla battaglia.-
-Lo sappiamo.- chiede Clint incrociando le braccia -Li abbiamo letti e riletti
i libri sul Ragnarök.-
Phil poggia una mano sulla spalla di Clint e con un occhiata lo invita al
silenzio e alla pazienta mentre Thor serra la mascella e lo osserva stizzito.
-Ok. Ok.- alza le mani per poi tornare a incrociare le braccia al
petto,
Thor gli rivolge uno sguardo truce prima di parlare -Ogni divinità si scontrerà
con la sua nemesi. L’ultimo scontro, quello che segnerà a fine dell’Apocalisse,
sarà quello di Loki .-
SHIELD
_Infermeria_
-Ora
del decesso diciotto e quindici.-
Tony sente qualcosa rompersi dentro di lui, qualcosa di importante, qualcosa a
cui non aveva mai fatto caso fino a quel secondo.
Si accascia in avanti, poggiando le mani sul pavimento mentre Pepper singhiozza e stringe la presa su di lui.
-Mi dispiace signor Stark.-
Tony non risponde. I medici si guardano uno con l’altro senza riuscire a
dire mezza parola, è sempre un dolore
perdere un paziente, poi quando è molto giovane, lo è anche di più. Qualcuno si
fa il segno della croce, un infermiera
abbassa la maglietta di Noelle, e raccoglie il
lenzuolo e la coperta caduta sul pavimento.
Tony cerca di alzarsi, ma le gambe non
lo reggono.
Si accascia di nuovo e farfugliando fra le lacrime chiede perdono a Teresa, per
non aver protetto loro figlia e a Noelle per essere
stato un padre così indegno.
-Perdonami.Perdonami.- è come una litania, mentre Pepper cerca di tirarlo a sé, di farlo appoggiare al suo
petto.
-Tony, non è colpa tua. Non…-
Le parole di Pepper vengono coperte da un fischio
acuto che la fa trasalire. I macchinari riprendono a funzionare di colpo, un
debole tracciato cardiaco torna a muoversi sullo schermo, l’encefalogramma ha un primo debole picco, poi ne da’ altri
sempre più ravvicinati.
Noelle sussulta aprendo gli occhi e Tony caccia un grido di gratitudine mentre i
medici sono talmente scioccati da non riuscire a muoversi. E’ lui infatti la
prima persona che vede Noelle aprendo gli occhi e guardandosi confusamente
attorno .
-NOELLE!-
La
ragazza lo fissa, lo fissa davvero. Nessuno sguardo spento, nessun riflesso da
coma.
Lo guarda e lo riconosce mentre solleva la mano sinistra e se la porta alla
bocca. Tira la valvola della sonda respiratoria con due dita, mugugna strizzando gli occhi -Toglietegliela.- ansima
Tony .
-Ma signor Stark…-
-TOGLIETEGLIELA O LO FACCIO IO!-
Un infermiera, tentennando si avvicina. Sfila il tubicino dalla gola di Noelle che tossisce e butta saliva sul cuscino. Tony si
aggrappa al bordo del letto, non lo sa manco lui come ha fatto ad alzarsi e a
camminare, sa solo che cede ancora e si
ritrova inginocchiato al capezzale di Noelle.
La ragazza gli tende un braccio, cerca
di farlo avvicinare.
-Che c’è?- le chiede.
-…apà.-
-Sì, sono io. Sono io.-
-…apà.-
-Che c’è? Che vuoi dirmi?-
Noelle preme il palmo della mano sul suo viso, sulla
guancia destra e poi lo sposta verso il basso, fa lo stesso con la sinistra,
goffa e ancora stordita. Tony corruga la fronte perplesso, prima di udire il
sussurro commosso di Pepper - Ti ha asciugato le
lacrime.-
Soho
-Davvero?
Ne sei sicura?-
Phil si appoggia alla spalliera del divano con un sospiro sollevato - Grazie
Sharon.- preme il tasto di fine chiamata e solleva gli occhi su Thor e Clint
che per tutto il tempo della chiamata di Sharon non gli hanno tolto gli occhi
di dosso - Era Sharon. Noelle si è ripresa.-
Thor piega le labbra in un sorriso, mentre Jane alza gli occhi al soffitto mormorando un ringraziamento non meglio
specificato da brava atea, Clint invece, si piega sulle ginocchia e si copre la testa con entrambe le mani con un -Grazie
Gesù.- sussurrato in gaelico.
-Dicevamo?- Coulson fa il giro del divano e torna
accanto a Barton a cui serra una spalla in una stretta
comprensiva.
-Il Ragnarök
si concluderà con lo scontro di ogni divinità con la sua nemesi. L’avversario di Loki dopo tutto quello che è
accaduto fra noi, sarò io.- Thor riprende a
spiegare mentre Jane gli prende una mano e la stringe fra le sue, come per
dargli coraggio.
- Pensi davvero di poterlo uccidere?-
Lo sguardo azzurro di Thor si appunta sull’espressione perplessa di Clint - Certamente.-
-Tu?- Barton scoppia a ridere -Non ne saresti ca…-
-Ti sbagli…- la voce di Thor sale di un ottava mentre l’espressione si
indurisce - La mia debolezza nei confronti di Loki
ha nuociuto ha fin troppe persone e ha
recato onta a me stesso.-
-C’è sempre il problema di come fare per
trovarlo Loki.- Phil si liscia il mento pensoso
mentre Clint distoglie lo sguardo da Thor.
-C’è solo una persona che può localizzarlo,
Heimdallr .-
FINE CAPITOLO.
Un grazie a Alley, Fipsi,
Maria Grazie e Ghia9614 per aver recensito l’ultimo capitolo di Monster. Spero davvero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento :D