In punta di piedi

di Alyssia Black
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La ragazzina si scostò di dosso il piumone e si mise a sedere sul letto. Si guardò intorno con fare furtivo e posò a terra i piedi. Le piante tastavano il freddo parquet, cercando di non fare il minimo rumore. Si stava dirigendo pian piano verso la libreria, situata ad un paio di metri dal suo caldo giaciglio.
Si fermò pochissimi attimi, giusto per tendere l’orecchio e assicurarsi che al piano di sotto tutti dormissero. Sentì alcune parole di sua mamma, che probabilmente si lamentava nel sonno con suo marito, che, con il suo russare, la svegliava molto spesso.
La giovane, prima di compiere altri passi, allungò il braccio, come per toccare il termosifone. Un brivido la avvolse. Era spento e, quindi, freddo.
Raggiunse dopo pochi attimi la libreria. Scrutò attentamente i volumi, tutti privi di polvere e riposti in ordine di altezza sui vari scaffali. Lesse velocemente le parole incise sulle coste di alcuni romanzi.
“Pollyanna, Cime Tempestose, Orgoglio e Pregiudizio, Il Vecchio e il Mare, 1984, Fahrenheit 451”.
Conosceva già le storie incise con l’inchiostro su quei libri, narrate da abili scrittori.
Ella chiuse gli occhi e puntò l’indice verso un libro a caso.
“Viaggio al centro della terra di Jules Verne” sussurrò tra sé e sé.
Sfilò abilmente il volume dalla libreria e osservò il vuoto causato dalla mancanza del libro.
Percorse velocemente i passi che la separavano dal letto, incurante del rumore che avrebbe potuto provocare. Non evitò neanche lo scendiletto, sotto il quale le assi di legno scricchiolavano.
La ragazzina si mise nuovamente seduta sul letto. Prese la torcia sul comodino e spinse con il pollice il pulsante che spegneva l’abat jour. Il buio ebbe il sopravvento solo per alcuni attimi. Il bagliore fioco della pila elettrica illuminava un piccolo angolo della stanza. Si sdraiò e si coprì interamente con il piumone, in modo da non far propagare la luce.
La fanciulla diresse la torcia in direzione delle pagine e iniziò a leggere.
Si immerse in mondi fantastici, tra manoscritti ritrovati e misteri da svelare. Schivò getti di fuoco, geyser e mostri sovrannaturali. Sconfisse i malvagi e fece trionfare il Bene.
Dopo alcune ore, quando i raggi di sole iniziarono a penetra tra le persiane, quando l’Aurora fece timidamente capolino nel cielo, la torcia si spense. La giovane chiuse il libro con la solita nostalgia e si addormentò, sognando i luoghi meravigliosi in cui aveva viaggiato.
                                      

 
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Note.
storia descrive me stessa alle prese con i libri e, quindi, ciò che faccio quasi ogni notte. Le parole finali sui lava, mostri ecc non sono riferiti direttamente a "Viaggio al centro della Terra" ma ai libri in generale.
Spero che vi sia piaciuta.
Un bacione
Alyssia




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