femlarry smut
So
give me more than your touch.
Louise ha gli occhi
chiusi, quando le labbra di Harriet si chiudono intorno al suo
capezzolo destro e cominciano a succhiare piano; è quasi nuda, sotto
di lei, ed è eccitata. L'altra è sdraiata tra le sue gambe
spalancate, e accarezza quasi con reverenza la curva piena dei suoi
fianchi: due dita risalgono sul suo ventre fino a pizzicare piano il
capezzolo turgido e ignorato del seno sinistro della sua ragazza, e
sorride tra sé quando Louise geme a bassa voce il suo nome.
Alza gli occhi sul
suo viso arrossato, e la trova intenta a guardarla con gli occhi
socchiusi e il labbro inferiore stretto tra i denti; è la prima
volta che si spingono così in là, e Harriet si allontana appena per
sospirare eccitata: con la mano sinistra scende ad accarezzarsi
appena da sopra gli slip che ancora indossa, trovandoli già bagnati,
ed espira sul capezzolo umido di saliva dell'altra. Louise getta la
testa all'indietro sul cuscino, strizzando le palpebre e chiudendo di
riflesso le gambe sul corpo di Harriet, che ridacchia senza fiato
prima di scivolare appena più in alto per riuscire a baciarla sulla
bocca: c'è ancora un accenno di lucidalabbra alla fragola sulle sue
labbra, e insegue il sapore artificiale con la lingua prima di farle
incontrare quella della ragazza.
Louise infila le
dita tra i suoi capelli, mentre si baciano, tirandosela ancora di più
contro, e si accorge che una mano di Harriet è scivolata di nuovo
sui suoi fianchi solo quando la sente insinuarsi tra la sua pelle e
l'elastico degli slip di cotone che indossa; rabbrividisce, tirandole
qualche ciocca riccia senza nemmeno rendersene conto, e ha gli occhi
umidi quando l'altra si allontana dal suo viso per baciarla sul
collo, nell'avvallamento tra i seni e appena sotto l'ombelico.
“Dio,
Lou,” sospira quando porta due dita ad accarezzarla tra le gambe,
abbassando le palpebre e trattenendosi a stento dal gemere. “Sei
già così bagnata, amore,” mormora, sfiorando con il naso
l'elastico dei suoi slip per riuscire a posare le labbra sul tessuto
umido. Louise ha ancora le mani tra i suoi capelli, e lo strattone
involontario che dà loro è quasi doloroso.
“Ti
prego,” sussurra, guardandola mentre le sfila le mutandine e le
getta sul pavimento senza pensarci due volte e le sorride quando
abbassa di nuovo il viso tra le sue gambe e la sua lingua la tocca
per la prima volta. “Ti prego.”
Ooooook,
probabilmente questo tentativo di smut femslash fa schifo ai polli,
ma in mia discolpa posso dire che è la prima volta che provo a
scriverne e che la cosa mi imbarazza appena. XD
Spero
che non vi abbia fatto troppo cagare, lol, avevo la scena in mente
quando mi sono svegliata dal pisolino in spiaggia e proprio non se
n'è voluta andare. Il titolo è un verso della splendida Nirvana
di
Adam Lambert; come al solito, consiglio di andarla ad ascoltare se
già non la conoscete perché quell'uomo è l'amore della mia vita.
Alla
prossima! ♥
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