Marmalade Boy:
Continuation
di
Ashley Auld
Originariamente in lingua inglese
La traduzione in italiano è opera di Erika e del
sito Erika's Fanfiction Page.
"La storia di Marmalde Boy, i personaggi, e ogni
cosa è proprietà di Wataru Yoshizumi, Ribbon Comics e tutti
loro. Io non sto in alcun modo guadagnando niente da questo e lo sto
scrivendo per puro divertimento!". Nota dell'autrice.
Capitolo 1 - Il seguito
Meiko...sono così felice! Ora che io e Yu
abbiamo capito quanto abbiamo bisogno l'uno dell'altra, so che non devo più
preoccuparmi. Non sono minimamente preoccupata che sia a New York. Studierà
duramente e diventerà il miglior architetto del mondo! Sono troppo
timida per dirglielo, ma un giorno spero che vivremo in una casa
progettata da lui. A proposito, quando vi sposerete tu e Na-chan?
Miki chiuse il diario e stiracchiò le braccia sopra
la sua testa, lasciandosi sfuggire un grosso sbadiglio.
"Bene..." pensò fra sè e sè.
"E' ora di dormire per me!" rise e battè le mani insieme,
guardando il soffitto. "Per favore, fa che questa settimana di scuola
passi presto! Si avvicinano le vacanze estive!" bisbigliò.
Si alzò e attraverso la stanza per sedersi sul
letto, gli occhi persi nell'orologio. "Yu probabilmente si sta
svegliando solo ora." pensò fra sè, sorrise e fece
scorrere tra le dita il robottino vicino al telefono. "Lo chiamerò
domani mattina come avevo promesso di fare. Ha promesso di essere presente
al dormitorio per ricevere la chiamata." Arrossì e si infilò
sotto le coperte, stringendosi a Kappa-chan, e spense la luce della sua
lampada da comodino.
"Il liceo è stato difficile da sopportare senza
di lui, almeno sono molto più tranquilla adesso di quanto non lo
ero un anno fa quando è partito....grazie a Dio ci sono le vacanze
estive! Vedrò Yu... e QUESTA volta, rimarrà per TUTTE le
vacanze!" Ridacchiò, accoccolandosi sotto le coperte, pensando
a cosa avrebbero fatto quando sarebbe tornato a casa. Gli avrebbe
preparato una cena speciale, ed era determinata ad andare con lui nella
gita che ANCORA non avevano mai fatto. Sbadigliando, chiuse gli occhi e si
immerse nel sonno.
*********
"MIKI!"
Gli occhi di Miki si spalancarono, e lei li aprì
riluttantemente appena in tempo per vedere due grandi occhi vivaci che
fissvano giù verso di lei.
"Michael..."sbattè gli occhi alcune volte,
"Che stai facendo?"
"Miki, svegliati!!! L'alba è COSI' bella
stamattina! DEVI assolutamente vederla!!"
Miki si alzò e si strofinò gli occhi, guardò
con espressione annoiata l'alto ragazzo ansioso dai capelli biondi. "Michael..."
lanciò un'occhiata all'orologio. "Sono le 6 del mattino!"
"Ma devi vederla!" le prese il braccio e la tirò
fuori dal letto, Miki barcollò e inciampò contro di lui
mentre la trascinava giù dalle scale verso l' ingresso.
"AHHHH--MICHAEL SONO ANCORA IN PIGIAMA! E I MIEI
CAPELLI SONO UN DISASTRO!"
"Ma te la perderai se aspetti!" disse eccitato.
Lu si infilò in un attimo le scarpe e Miki indossò le sue
scarpe scolastiche, rabbrividì al contatto della freddo cuoio con
il suo piede nudo mentre lui la portava fuori. Si accorse che i suoi
genitori erano già fuori, appaiati secondo le loro inusuali coppie
come sempre.
Il viso di Miki si scombinò nel vederli. "Non
mi sorprende..." mormorò a se stessa. "Solo i miei
genitori e una persona come Michael si alzarebbero alle 6 del mattino per
vedere l'alba." Sbadigliò sonoramente e i quattro genitori si
voltarono a guardarla.
"Miki, sei sveglia! Che fortuna!" disse con
entusiasmo sua madre, mentre le andava incontro con irruenza e la
conduceva verso il cancello per ammirare l'orizzonte. "Guarda! Non è
bello? E' il più bel tramonto che abbia visto dopo tanto tempo!"
Gli occhi di Miki si spalancarono nel vedere i colori
dorati sfavillanti e i rossi delle nuvole e la luce che veniva da dietro
le colline. Sorridendo, appoggiò le braccia sul cancello. Il cuore
le batteva forte nel petto mentre il sole che sorgeva la riempiva
d'energia. Respirò una boccata d'aria fresca.
"Oggi sarà una bella giornata!" pensò
fra sè. "Non so come, ma sento che oggi succederà
qualcosa di speciale." Si girò e sorrise a Michael.
"Thank you Michael! I love it." ('Grazie Michael!
Mi piace moltissimo!' NdT )si concentrò al massimo per dirlo in un
perfetto inglese.
"You're welcome Miki! I knew you would!" ( 'Di
niente Miki! Sapevo che ti sarebbe piaciuto' NdT )replicò in
inglese, poi rise e ritornò in casa. "Ora di fare colazione!"
I genitori di Miki si girarono e tornarono in casa
chiaccherando allegramente fra loro. Miki si voltò verso l'aurora e
alzò lo sguardo al cielo luminoso.
"Vorrei che Yu fosse qui a vederlo!" pensò.
"Be', devo ricordarmi di parlargliene quando lo chiamerò. Si
voltò e tornò in casa correndo per prepararsi per la scuola.
" 30-40, Match point per me!" Urlò Ginta
mentre faceva roteare la racchetta in una mano. "Preparati Miki!
Vincerò ancora!"
" Non esserne sicuro!" Urlò Miki ridendo.
Era felice che lei e Ginta avessero un periodo libero. Era bello
cominciare la giornata con una partita di tennis. Si preparò mentre
Ginta serviva la palla,sbattendola duramente e velocemente nell'angolo più
lontano del campo. Miki fece uno scatto ma non la raggiunse in tempo.
"YAH!! Te l'avevo detto che avrei vinto!" Ginta
rise e camminò verso di lei con la racchetta appoggiata sulla
spalla. "Ha! Ricordi la nostra scommessa?" aprì la mano. "Paga!"
"Scommessa?" disse Miki schockata. "QUALE
SCOMMESSA?!" Battè gli occhi per un po' profondamente confusa
e Ginta scoppiò a ridere.
"HA!! STAVO SOLO SCHERZANDO!" Rise e si diresse
verso la panchina. Si sedette e bevette un po' d'acqua. Miki si sedette
vicino a lui imbronciata.
" Non è giusto che tu mi prenda SEMPRE in giro."
guardò da un'altra parte, incrociando ostinatamente le braccia.
"Ahh-- era solo uno scherzo Miki! E' solo che è
troppo facile prenderti in giro." Rise Ginta. "Capisco perchè
Matsura si diverta così tanto."
"NON farti strane idee!" disse, pretendendo di
essere ancora arrabbiata con lui. Poi i suoi occhi si spalancarono e balzò
in piedi dalla panchina. "CHE ore sono?!" disse in tutta fretta.
Ginta sbattè le palpebre alcune volte.. "Hmm?"
Lanciò un'occhiata all'orologio, " Quasi le 8:30..."
"--AAAAAHHH!!" urlò Miki mentre afferrava
la sua racchetta da tennis e il suo zaino. "Ho promesso a Yu di
chiamarlo a quest'ora!! Scusami Ginta, ci sentiamo più tardi!!!"
Si inchinò in tutta fretta, si voltò, e corse fuori dal
campo verso la cabina telefonica, rovistando nella sua cartella per
prendere il robottino componi-numero.
Ginta sgranò gli occhi per un po', guardandola
sparire dietro gli alberi. Poi rise sommessamente tra sè e sè.
" Hanno passato qualche brutto periodo, ma sembra che ora vada tutto
bene... è così che deve essere." Pensò mentre
raccoglieva la sua roba e si dirigeva verso gli armadietti.
********
" Hey ragazzi... Volete andare tutti al bowling
stasera? C'è un locale nuovo che ha appena aperto davanti alllo
Zach." Chiese Bill. Siedeva vicino a Jinny per niente interessato ai
suoi compiti. Doris e Brian siedevano davanti a loro e Yu completava la
piccola cerchia di amici. Sembravano tutti stufi di fare i compiti tranne
Yu, che era immerso in un grande libro blu, e leggeva tranquillamente.
Jinny rise e diede a Bill un abbraccio veloce e un bacio
sulla guancia. " Sembra divertente! Sarò nella tua squadra
naturalmente!" gli fece l'occhiolino e si spostò i lunghi
capelli biondi all'indietro lasciando libere le spalle scoperte.
"Va bene," bofonchiò Brian chiudendo il
suo quaderno degli appunti e sdraiandosi sull'erba. "Dannazione. Non
riesco a studiare in un bella giornata come questa, i campi mi stanno
chiamando."
" Tutto quello a cui riesci a pensare è il
basket?" replicò Doris, anche lei chiudendo il quaderno.
" Non solo a quello." rispose lui con un sorriso
malizioso. Doris arrossì e guardò di nuovo Bill.
" Be' puoi contare su di me!" Doris si fece beffa
di Brian " E farò sì che venga anche questa grossa
bestia."
" Ti ho sentito." Bofonchiò Brian mettendo
le mani dietro la testa e guardando le bianche nuvole passare con una
brezza leggera.
" Devo fare un compito per domani," confessò
Yu senza distogliere gli occhi dal libro di architettura aperto. Giaceva
sul prato, con il mento appoggiato sulle mani, studiando intensamente.
" Ahh--Andiamo Yu! Sarà divertente e potrai
prenderti una pausa! Finirai per studiare fino alla morte!" piagnucolò
Jinny.
"Sei mai andato a giocare a bowling prima d'ora, Yu?"
chiese Doris. Seguì l'esempio di Brian e si distese sull'erba con
la testa appoggiata sul petto di Brian.
" Ci sono andato una volta, molto tempo fa quando ero
piccolo. " mormorò, con gli occhi ancora incollati alle
pagine.
Jinny rise. " CHE COSA potrà mai tirarti il
naso fuori da quel libro?"
" Io lo so--" ridacchiò Bill e diede
un'occhiata all'orologio... "Yu-- Miki non aveva detto che avrebbe
chiamato alle 5:30?"
Yu annuì senza interesse, ancora immerso nel libro.
Bill sorrise compiaciuto, e fece l'occhiolino a Jinny che,
confusa, sedeva con le braccia sottili avvolte intorno alle gambe. "Be'--
Sono le 5:30."
"COSA?!" Gli occhi di Yu si staccarono come un
razzo dal libro, guardò l'orologio che Miki gli aveva regalato per
il suo compleanno ed imprecò sotto voce in giapponese.
"Ti ho sentito." Disse Brian scherzoso. "Farai
meglio a tornare al dormitorio, se perdi la chiamata, Miki volerà
fin qua giù e ti darà un calcio nel sedere."
"Scusate!" Yu saltò in piedi, afferrando
il libro con un braccio e la cartella con l'altro, e fece uno sprint verso
il dormitorio.
Jinny, Bill, Brian e Doris scoppiarono a ridere della
figura che scappava.
"L'hai inchiodato, Bill!" sorrise Doris.
Jinny sorrise pensierosa, " Yu e Miki hanno affrontato
alcuni dei peggiori problemi che una coppia può avere, ma il loro
amore ha superato tutto... è così romantico!" Lanciò
uno sguardo a Bill. "Non ho mai incontrato un ragazzo così
innamorato della sua fidanzata."
Bill circondò con le braccia la sua vita e la spinse
sul prato scherzosamente. "Ah, è così? Io sono proprio
qua..."
*******
Miki batteva le dita sul vetro della cabina telefonica. "Uno
squillo, due squilli..." strinse i denti quando la segreteria si
accese.
Yu ed io non siamo in casa adesso, per favore lasciate un messaggio
e vi richiameremo.
Miki aspettò alcuni secondi dopo che la macchina ebbe emesso il
bip. Magari stava solo tardando a prendere il ricevitore...
Ancora nessuna risposta...
Ora non poteva più controllare la sua rabbia. Come OSAVA mancare
alla chiamata quando si erano ACCORDATI su quell'orario. Stava per
riattaccare quando uno astuto pensiero le balzò in mente, sarebbe
stato divertente prenderlo in giro. Gridò nel telefono a
squarciagola.. "STUPIDO YUU!!!!!!!!!!!!" Ed attaccò
violentemente la cornetta.
Miki ridacchiò e incrociò le braccia. "Questo gli
insegnerà a non mancare la mia prossima macchiata..." pensò.
"Tuttavia, sono un po' depressa." Pensò aggrottando la
fronte. Uscì dalla cabina telefonica e cominciò a cominciòa
camminare verso lo spogliatoio per mettersi l'uniforme. "Aveva DETTO
che ci sarebbe stato, e io volevo sentire la sua vocevoice...Oh be', lo
chiamerò stanotte e spero che sia in casa."
*******
Non molto dopo che Miki aveva riagganciato, Yu entrò quasi
buttando giù la porta. Ansimando sentì il bip della
segreteria e si avvicinò al telefono, facendo cadere il libro e la
cartella sul pavimento. Fissò la piccola luce lampeggiante per un
secondo.
" Sono morto..."pensò. "COME ho fatto a mancare
quella chiamata-- Non posso richiamare, è a scuola ora."
Sospirò pesantemente, spaventato da che cosa avrebbe riservato il
messaggio nella macchina. Riluttante, premette il bottone d'argento, e si
tenne forte.
"... STUPIDO YUU!!!!!!!!!!! *CLICK*
" Il cuore di Yu cominciò a battere un po' più forte.
" Oh Dio, è davvero arrabbiata." Si passò le mani
fra i biondi capelli, non preoccupandosi di cancellare il messaggio e si
trascinò pesantemente fuori dalla stanza, dimenticandosi di mettere
via la cartella ed i libri.
Con il viso completamente inespressivo, uscì dalla porta e si
diresse verso le scale e al praticello dove i suoi amici stavano ancora
bighellonando. La sua mente era riempita dal pensiero di Miki.
" Magari posso chiamarla più tardi, sarà a casa da
scuola alle 3:30, perciò posso chiamarla alle 1:30 del mattino...
spero che non sia al lavoro. Non voglio aspettare fino all'alba per
chiamare. Voglio sentire la sua voce..."
"TERRA A YU!" gridò Jinny mentre gli sbatteva una mano
davanti alla faccia. "Siamo qui base spaziale."
Yu uscì dal suo stato di trance e mise le mani in tasca, si
avvicinò a loro e si buttò sull'erba senza dire una parola.
Non aveva voglia di parlare, aveva aspettato quella chiamata per tutto il
giorno.
" Vista la tua espressione, ne deduco che hai mancato la
chiamata..." disse Doris.
" Mmm.." bofonchiò Yu, avvolse le braccia intorno alle
gambe e si appoggiò su un albero, fissando il vuoto.
Jinny guardò Bill, poi Dorris e Brian. Sapevano tutti che Yu non
se la sarebbe sentita di andare al bowling in quel momento, non dopo che
aveva mancato una chiamata così importante. Si azzittiva sempre e
diventava l'emarginato del gruppo quando era depresso.
" Stai bene?" Yu alzò riluttante lo sguardo verso la
faccia preoccupata di Bill che gli si avvicinava.
" Sì." Yu mormorò. " Ma-- mi manca la sua
voce..."
Bill diede a Yu una pacca sulla schiena . " Hey! Voi ragazzi avete
passato situazioni MOLTO più difficili! Sono sicuro che le potrai
parlare più tardi! Perciò vieni al bowling con noi!"
Brian si mise in piedi e fece un sorriso a Yu. " Ti aiuterà
a passare il tempo fino a che non la chiamerai ancora. E' a scuola adesso,
no? Non c'è nient'altro che tu possa fare finchè non torna a
casa. Allora perchè non rilassarsi e divertirsi?"
Doris diede un colpetto col gomito a Brian, "E' la cosa più
intelligente che ti abbia mai sentito dire."
Yu alzò lo sguardo e sorrise leggermente. " Be', credo che
verrò allora. Avete ragione su una cosa, non c'è nient'altro
da fare finchè non torna a casa da scuola."
*****
"STUPIDO YUU!!"
Meiko appoggiò il registratore sul tavolo e fissò Miki,
che siedeva rimpinzandosi di cibo con rabbia.
" Non essere arrabbiata con Matsura," Cercò di
rallegrare Miki. "Forse ha avuto un'emergenza, ed è dovuto
andare! Possono essere successe un mucchio di cose. Sono sicura che non
avrebbe mancato intenzionalmente una tua chiamata!"
Miki ingurgitò il suo succo e sbattè la lattina vuota sul
tavolo con un tonfo. "NON MI INTERESSA!" Si tappò la
bocca quando diverse persone a diversi tavoli si girarono a guardarla.
" Heh--" abbassò la voce e guardò Meiko con
angoscia. " Yu aveva detto che sarebbe stato lì. Me l'ha
promesso! Se sapeva che non mi avrebbe risposto, avrebbe potuto almeno
lasciare qualcosa per me sulla segreteria telefonica!
" Non ti starai stancando nuovamente della situazione Miki ?"
disse Meiko preoccupata. " HUH? NO NO!" Miki le strinse le mani
con un sorriso rassicurante. " No... per niente!" Appoggiò
le mani sul tavolo, fissandole mentre il suo viso diventava serio. "
Solo non vedevo l'ora di parlare con lui. Volevo parlargli della
bellissima alba di stamattina."
Meiko mise le sue mani su quelle di Miki e le sorrise. " Andrà
bene Miki. E' dura stare lontani dalla persona che si ama. Lo sappiamo
bene entrambe. Ma, manca solo una settimana prima delle vacanze. Poi Yu
tornerà!"
Miki ridacchiò, "Stavo pensando, che cosa faremo? Voglio
fare qualcosa di davvero speciale per lui!"
Meiko appoggiò i gomiti sul tavolo pensieroso. " Perchè
non fate una gita? Solo voi due."
Miki arrossì di colpo. " Era quello a cui stavo pensando!
Comunque non so dove andare! Voglio andare in un posto pieno di favolosi
opere di architettura per Yu. Qualcosa che lo impressioni!"
Meiko ridacchiò, " Sono sicura che penserai a qualcosa. Oh!
A proposito-- hai già deciso cosa fare all'università?"
Miki sgranò gli occhi. " A dir la verità, non ne ho
idea. Ho pensato e pensato a cosa fare con la mia vita. Ma non riesco a
venirne a capo." Sospirò e guardò di sotto. "
Magari avessi un sogno come te. O come Yu. Ma non sono brava altro che al
Tennis. E non credo che vorrò fare la tennista."
" Troverai qualcosa Miki! Non dubitarne!" Miki arrossì.
" Sì-- mi piacerebbe essere un architetto come Yu. Avremmo lo
stesso interesse!"
"Miki, devi trovare i tuoi propri interessi... non solo quelli di
Matsura--"
Fu interrotta dal suono della campanella che segnalava la fine dell'ora
di pranzo. Le due ragazze si alzarono dalle loro sedie, misero via i loro
pranzi e si avviarono verso l'edificio scolastico.
" Vuoi venire a fare shopping con me dopo la scuola?" chiese
Meiko. " Stavo pensando di andare al Junk Jungle a comprare qualche
vestito estivo."
Miki scuotè la testa. " Penso che andrò dritta a casa
dopo la scuola. Per una qualche ragione non me la sento di fare
shopping..." sorrise debolmente a Meiko mentre si separavano per
andare in classi diverse. " Ci vediamo più tardi comunque!"
" Suppongo che il mio presentimento fosse sbagliato..." sospirò
Miki. "Pensavo che oggi sarebbe accaduto qualcosa di speciale, ma non
è successo proprio niente."
******
" Sono a casa!" Miki chiuse la porta dell'ingersso e si tolse
le scarpe, si trascinò al piano di sopra e buttò la cartella
sulla scrivania, poi si buttò sul letto esausta.
" YAWN! Sono così stanca!" Osservò Kappa-chan
che siedeva sul suo cuscino, e lo mise di fronte a lei. " Sei
fortunato a non dover andare a scuola. Non hai niente di cui preoccuparti!"
Sospirò e guardò la sveglia. "Yu sta dormendo ora. Non
posso chiamarlo."
I suoi pensieri vennero interrotti dallo squillo di un telefono, Miki
riappoggiò Kappa-chan sul letto e andò a rispondere.
"Pronto?"
" Miki!!"
Il cuore di Miki cominciò a battere più forte al suono
della voce di Yu. Si sedette velocemente alla scrivania, tenendo il
telefono stretto all'orecchio con un sorriso che le appariva in faccia. "Yu!!
Non pensavo che fossi sveglio a quest'ora!" guardò l'orologio.
"Sono le 2 del mattino a New York! CHE stai facendo alzato?!"
" Mi dispiace aver mancato la tua chiamata prima-- Volevo veramente
parlarti! Perciò sono stato alzato aspettando che arrivassi da
scuola. Perdonami per averlo fatto!" Il tono della sua voce sembrava
cos' pieno di rimorso che Miki si sentì in colpa... snon avrebbe
dovuto prenderlo in giro.
" Yu---" voleva raggiungerlo e abbracciarlo, essere stretta a
lui. " Ti perdono. Mi dispiace-- Non intendevo dire ciò che ho
detto! Ero arrabbiata prima, così ho pensato di prenderti in giro
in modo che non lo facessi mai più."
" Non lo farò mai più! Lo prometto!"
"Ahh-- non ne potrai fare a meno scommetto! E' tutto ok." Lei
sorrise.
" Comunque---Dimmi Miki, come sta andando la scuola?"
" Bene!!" disse Miki con orgoglio, " Ho preso otto e
mezzo nel mio test d'inglese! Ho studiato molto!" Non gli disse che
l'aveva fatto solo perchè lui fosse fiero di lei.
" Buon per te Miki! Sono fiero di te!"
La faccia di Miki divenne rosso-acceso. " Ohh!! Yu non ce la faccio
ad aspettare che tu torni a casa il prossimo weekend! Starai qui TUTTA
l'estate questa volta, va bene?"
" Be'-- non esattamente.." La sua voce si era tranquillizzata
all'improvviso. Miki trattenne il respiro, come se qualcuno le avesse dato
un pugno sullo stomaco. Mormorò. " No? Per quanto starai qui
allora?" I suoi occhi si spalancarono, e il viso divenne
improvvisamente pallido.
" Non verrò a casa per l'estate... Non te l'hanno detto i
nostri genitori?" chiese.
" Non mi dicono mai niente, ma io voglio che tu mi dica che stai
per tornare a casa!" Si mise in piedi, afferrando il lato della
scrivania, la sedia che caddeva all'indietro.
"Calmati Miki! Non c'è bisogno di preoccuparsi!" Miki
si morse il labbro, raccolse la sedia, e tornò a sedersi
riluttante. " Mi spiace, ma voglio vederti quest'estate! Tu non vuoi
vedermi Yu? Siamo stati separati per quasi mezzo anno."
Yu rise, "Certo che ti vedrò, verrai a stare qui per
l'estate!"
Miki sgranò gloi occhi un paio di volte. "Cosa?"
CONTINUA.... |