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di Aagainst
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Mi guardo intorno, mentre corro, disperata. Sono stufa, stanca. Sono passati due anni ormai. Due anni da quando te ne sei andato per sempre. Mi salutasti, dicendomi che ci saremo rivisti, prima o poi. Mi sussurrasti che noi due eravamo legati, che nulla ci avrebbe separati. Già. Nulla a parte la tua stupida malattia. Ho aspettato la tua guarigione. Ma non è mai avvenuta.

"Ti sto aspettando, ma tu non ci sei. Non ci sarai mai."

Mi guardo intorno, alla disperata ricerca di qualcuno che mi scuota e mi faccia ritornare a vivere. Ma non c'è nessuno, solo uno stupido gatto che mi guarda. Mi siedo per terra, distrutta. Aspetto che la mia angoscia finisca. Aspetto che il mio dolore passi. Aspetto una salvezza che forse non arriverà mai. 

"La salvezza... Non dovrei più aspettare nulla."

Realizzo di temere il giorno della mia salvezza. E se, salvandomi, non dovessi più aspettare? Se la mia salvezza coincidesse con l'annullamento di ogni mio desiderio, di ogni mia domanda, della mia domanda?  Ho paura di perdere la mia domanda: qual è il mio destino? E perché tu non sei qui?

Temo la salvezza. Temo la mia perdizione. E allora aspetto. Aspetto che il mio cuore si riempia.


Angolo dell'Autrice

Ehilà! Allora, è una cosa che ho scritto di getto, spero vi piaccia! È un periodo di inquietudine e ho voluto metterlo pe iscritto. Grazie a chi leggerà e, soprattutto, a chi recensirà. Spero vi piaccia, ma accetto anche commenti negativi, servono a migliorare.
Alla prossima!




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